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 Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNICATO UFFICIALE PESCARA RANGERS 1976
CURVA NORD MARCO MAZZA
Un’ennesima puntualizzazione che in una città di giornalai e malelingue e quanto mai fondamentale semmai qualcosa in fondo in fondo di vero ci fosse.
E’ doveroso però ripartire da prima visto che molti “pescaresi” hanno la memoria corta anzi cortissima. Tra pochi giorni saranno passati 5 anni, più precisamente il 20 Gennaio, l’anno era il 2009 dopo giorni e notti trascorse non in una curva, non in uno stadio non in trasferta, posti per Noi più consoni, ma in tribunale riusciamo finalmente a riprenderci ciò che era e sarà sempre nostra. Ovvero la nostra squadra, la nostra storia, i nostri colori e i nostri simboli, affidati per scelta a gente “nostra”, imprenditori di Pescara che vivono la nostra città. Ne abbiamo conosciuti diversi in questi anni, chi più e chi meno ma con un unico comune denominatore: essere Pescaresi.
Ecco che pochi giorni fà, giornaletti locali e chiacchiere da bar ribaltati sui quotidiani sportivi nazionali annunciavano una cessione imminente del club a Russi? Arabi? Libici? Libanesi? Indonesiani? Chi più ne ha più ne metta… le fonti quasi sconosciute, se non qualcuno che voleva vendere qualche copia in più o come si dice, alle porte della campagna elettorale pescarese, accaparrarsi (secondo lui) qualche voto. Beh a Noi non interessa, oramai abbiamo fatto il callo a questo chiacchierio, ai pescaresi che nei giorni scorsi iniziavano a parlare di Europa League, dei soldi che ha quel magnate russo o quel libico vicini alla trattativa, gli apriamo gli occhi Noi. Non sappiamo se Pincione abbia ritrovato il diamante perduto o l’aeroporto adatto a far atterrare il suo sultano ma si ricordi che se dovesse riuscirci lo scelga ben lontano da Pescara. Negli ultimi anni è stato dimostrato con risultati sportivi e “aziendali” che le cose possono essere fatte bene anche a Pescara e da Pescaresi.
Nei cinque anni che sono passati abbiamo ottenuto 2 promozioni di cui una dopo 20 anni nella massima serie, un campionato di serie b sfiorando i play off ed un fallimentare campionato di serie A, dove l’inesperienza di alcuni, l’incompetenza di altri ( es. Sig. Delli Carri ) ma anche, facendoci tutti un esame di coscienza, una città che non era pronta, l’hanno fatta da padrone ma anche da insegnamento per gli errori da non commettere in futuro. Oggi, nel presente, ci troviamo, dopo un avvio di campionato un po’ difficile, con le critiche dei soliti disfattisti che chiedevano la testa di allenatore, giocatori e società, senza capire che per essere vincenti bisogna essere uniti e avere pazienza, cosa che noi abbiamo maturato con l’esperienza pagando sulla nostra pelle le conseguenze, in piena corsa per la promozione diretta, con una squadra giovane e gente competente messa al proprio posto.
Non capiamo perché ogni qual volta le cose vanno per il verso giusto qualcuno, pensi di destabilizzare l’ambiente ma stavolta lo zittiamo Noi. La Pescara Calcio, il bianco e l’azzurro sono un bene di proprietà della città e dei pescaresi, cosa che i dirigenti attuali sanno benissimo. Noi ne siamo i custodi e i protettori, possono cambiare i nomi e i volti dei dirigenti, questo sì, potrebbe arrivare davvero un arabo milionario o un magnate russo ma la Pescara Calcio non è e non sarà in vendita, solo chi è di qui, solo chi è pescarese ha il diritto dovere di dire che è di sua proprietà. Lo abbiamo fatto come slogan in quei giorni e lo ribadiamo ancora una volta e più forte… PESCARA AI PESCARESI !!!
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Inserita il: 15/01/2014
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