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Torna a parlare del Pescara l'indimenticato "Sindaco" Marco Sansovini ai microfoni di tmw:
’era una volta in cui il Pescara di Zeman vinceva con un tiro in porta e senza prendere gol. Se non vi torna in mente, ve lo ricordiamo noi: 8 ottobre 2011, Pescara-Cittadella, 1-0, gol di Sansovini all’11’ della ripresa. Prima, un tiro al bersaglio dei veneti respinto dalle parate di Anania e dall’imprecisione della squadra di Foscarini. Domenica prossima, 8 ottobre 2017, saranno sei anni esatti da quel successo. P eccato che il match winner di quel giorno non ci sarà, neanche sugli spalti: “Eh no, sarò in viaggio con la Fermana verso Trieste, perché lunedì abbiamo un posticipo contro la Triestina. Ma vedrò la partita su internet durante il viaggio”, dice Marco Sansovini, che di quel Delfino era capitano, leader e goleador (16 reti totali).
Con la memoria torna a quel successo di sei anni fa: “Anche quella squadra, che sapeva dare spettacolo e segnava gol a grappoli, sapeva vincere con il minimo scarto e difendendosi. Punti come quelli contro il Cittadella furono preziosi per arrivare allo sprint finale. E anche quelli del Pescara di oggi, tra Cremona e Carpi, sono fondamentali: alla fine torneranno utilissimi alla squadra di Zeman. Due trasferte con quattro punti, un gol fatto e zero subiti, sono tanta roba. Noi ne facemmo diversi di risultati utili un po’ “sporchi”, come il pari di Vicenza e con il Padova in casa (gol di Soddimo in rimonta e di Insigne prima del pari di Trevisan, ndc)”. Si parla tanto di difesa poco zemaniana e di giocatori non del tutto adatti al gioco del boemo. Sansovini benedice il compromesso storico tra la squadra attuale e il tecnico di Praga: “Vedo poco di Zeman nel Pescara di questo momento, ma la cosa non è per forza negativa. Si sta arrivando ad un punto d’incontro tra le idee del tecnico e le caratteristiche dei calciatori a disposizione. Si parla di difesa non altissima,ma ricordo che sei anni fa, dopo un periodo di crisi, anche noi passammo ad una difesa più prudente, con Bocchetti terzino e con la linea che scappava all’indietro per stare più coperta. Subimmo meno e vincemmo le partite decisive nella fase finale della stagione. Insomma, se la squadra trova equilibrio e i singoli si esprimono al massimo, credo che vada bene a tutti. Uno come Bovo, che può dare esperienza, qualità nell’impostare il gioco da dietro e fisicità, in serie B resta un privilegio”.
Poi ci sono i gol delle punte, il vero segreto del calcio zemaniano. L’esplosione di Pettinari è il manifesto di questa filosofia. “Ma io in Stefano ho sempre creduto: per me da anni è l’attaccante più forte in circolazione in serie B nella partecipazione alla manovra, diciamo fuori dall’area - chiude Sansovini - . Gli mancava trovare la via del gol con facilità e ci sta riuscendo. Merito della sua consapevolezza e anche della squadra che lo mette spesso in condizione di segnare. I suoi 7 gol finora non mi meravigliano. Giocando questo calcio riuscirà a fare grandi cose. E con lui gli altri attaccanti. In questo, il mister resta unico e le sue squadre sempre un incubo per le avversarie”
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Inserita il: 05/10/2017
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