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 Nel giorno in cui si sperava nell’aggancio al primo posto, eccoci piombare a -6 dalla vetta e per l’ennesima volta il Pescara cicca la partita considerata un po’ spartiacque, così come avvenuto negli ultimi due campionati.
Stavolta però siamo abbastanza sicuri che non ci sarà l’effetto post Catanzaro col tracollo dell’anno scorso nella gestione Colombo, soprattutto perché pur non rubando nulla, la Torres non è paragonabile alla corazzata calabrese che ha ammazzato il campionato e che sta facendo faville anche in serie B.
Onestamente ieri sera il risultato più giusto era il pareggio nonostante diversi biancazzurri sotto tono, ma pur con questi deficit, la squadra ha preso due traverse, un gol annullato per pochi centimetri, un rigore negato e le immancabili occasioni sotto porta sbagliate.
Questo organico si conferma monco in alcuni ruoli (un’ovvietà che ripete ogni anno) dove alcuni interpreti non sono propriamente adatti al credo del gioco del mister: manca un play puro dove Squizzato si è adattato anche con discreti risultati.
Anche Tunjov, probabilmente il calciatore più forte della rosa, non è propriamente una mezzala funzionale al 433 zemaniano, ma resta elemento imprescindibile per questo organico.
Le note dolenti sono però in avanti, ci manca la bocca di fuoco che finalizzi le occasioni da gol create: Cuppone, Tommasini o peggio ancora Vergani, non sembrano avere finora la letalità che serve a questa squadra.
Se ci aggiungiamo che anche Merola segna ogni 100 occasioni disponibili e che fisicamente in avanti siamo tutti brevilinei, il quadro è presto fatto.
Ma ovviamente non è tutto da buttare, anzi.
Questa squadra riteniamo avere tantissimi margini di miglioramento, basti pensare che giochiamo con quasi tutti ragazzini provenienti da campionati primavera o dilettanti a cui manca totalmente esperienza nei professionisti.
Accornero e Cangiano sono una costante spina nel fianco degli avversari (peccato che giochino nello stesso ruolo e difficilmente saranno insieme in campo), Plizzari sembra essere tornato il portiere prodigio delle giovanili del Milan, i terzini hanno spinta e anche loro tanti margini di crescita.
Se a gennaio riusciremo a restare vicini al primo posto e la società non faccia scempi al mercato, ma magari prenda un finalizzatore, ce la possiamo giocare con tutti.
Di certo è che per vincere i campionati 9 volte su 10 ci vuole programmazione e saper migliorare gli organici della precedente stagione tenendo i migliori, ma sappiamo che qui non è possibile con questa società dove avviene l’esatto contrario (e i risultati sportivi ci dicono che dalla serie A ci hanno portato in serie C con figuracce storiche per la piazza) è tutto più difficile per noi.
Restiamo aggrappati e fiduciosi nel mister Zeman ed ai suoi ragazzi che vanno sostenuti perché danno l’anima e non pascolano in campo con la nostra maglia come spesso visto in passato.
Domenica di nuovo in casa con la Recanatese dove si deve tornare a vincere.
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Inserita il: 26/10/2023
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