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 La sconfitta interna con la Recanatese è stata davvero pesante, nessuno si aspettava un altro ko tra le mure amiche e stavolta non ci sono scusanti che tengano, se non l’ovvietà che con sebastiani al comando della società, il Pescara continua ad inanellare umiliazioni storiche.
Le ultime quattro gare giocate all’Adriatico contro squadre che fino a poco fa erano sparring partner del giovedì (Pineto, Vis Pesaro, Torres e Recanatese), hanno portato 1 solo punto, uno schifo mai visto nella gloriosa storia del delfino.
La squadra è partita col piglio giusto nel primo tempo anche se la Recanatese ha fatto subito capire che poteva bucare la difesa con una certa facilità, cosa che si è acuita nella ripresa dove gli ospiti sotto di un gol, hanno ribaltato la gara con giocate dove con due-tre passaggi arrivavano davanti la porta.
Una involuzione dove la squadra ha perso la verve e probabilmente la spensieratezza iniziale: non c’è più l’aggressione feroce sulla trequarti avversaria per recuperare palla, la difesa che tanto aveva fatto bene nelle prime gare sembra aver perso certezze, in primis capitan Brosco che non sembra attraversare il miglior momento.
Tanta fatica ha fatto anche il centrocampo dove è stato sottotono Tunjov, che da due gare non si esprime sui livelli soliti, forse i troppi complimenti lo hanno fatto adagiare; è fuori di dubbio che il terzetto titolare va ancora trovato visto che a Tunjov e Squizzato, vengono di volta in volta provati vari interpreti, ma senza aver trovato finora la quadra.
In avanti siamo alle solite, anche se di occasioni ne stiamo creando meno rispetto a qualche settima fa, la costante è che Merola continua a sbagliare gol davanti la porta e che Cuppone al netto di correre e creare confusione in area avversaria, altro non fa.
Col senno di poi avremmo tenuto in campo maggiormente Tommasini che riusciva a far salire la squadra e giocare di più coi compagni rispetto a Cuppone, anche se il cambio poteva starci visto che stavamo in vantaggio e la sua velocità poteva esser letale.
Purtroppo anche senza le cd corazzate, anche quest’anno, il terzo anno di fila di serie C (che umiliazione!!!), il Pescara a fine ottobre sembra aver perso già la speranza di vincere il campionato visto che siamo a sette lunghezze dal primo posto.
Ora vedesse il mister come raddrizzare la situazione e riprendere il cammino con un filotto di vittorie, che è l’unica medicina possibile.
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Inserita il: 30/10/2023
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