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Ricorrenza del: 25/04/2002
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IL RITORNO DI SANTARELLI
Pescara, il ritorno di Santarelli Repubblica — 25 aprile 2002 pagina 18 sezione: BARI
PESCARA - Qualcuno, tra i tifosi, lo vorrebbe più spregiudicato. Qualche altro, invece, gli urla di essere meno titubante. Su una cosa, però, concordano sia gli amanti del gioco d' attacco che i fautori del «primo non prenderle»: il Pescara poteva fare di più. In effetti, la squadra di Ivo Iaconi è approdata ai playoff quasi per forza d' inerzia. Quei motori che nella fase finale del girone d' andata stavano girando quasi al massimo (10 punti incamerati tra la 14esima e la 17esima giornata) hanno smesso di ruggire proprio nel momento topico della stagione. I biancazzurri, nel girone di ritorno, hanno gettato al vento la vittoria nel derby di Giulianova (12 a 30» dal fine, poi il 22 conclusivo), sono scivolati contro Fermana (21), Viterbese (02) e Ascoli (32), prima di lasciare i tre punti proprio al Taranto nello scontro diretto (21). Tutti capitomboli che dopo sono apparsi evitabili e, proprio per questo, particolarmente dolorosi. Iaconi le ha tentate tutte per reggere il ritmo della capolista Ascoli, passando dall' amato 343 allo spartano 442, senza tralasciare esperimenti come il 4411. Inoltre, ha gettato al vento mesi di lavoro per rendere compatibili i due centravanti Fanesi e Artico. Il suo compito però non è stato nè facile nè benedetto dalla fortuna. Oberata dai debiti, la società ha potuto tesserare solo giocatori svincolati (come Suppa, Antonaccio, ad esempio) e quando, nel mercato invernale, è stata chiamata a fare uno sforzo se n' è uscita con giocatori dal bassissimo costo (Di Fabio e Marino). Come se non bastasse, si è infortunato anche Santarelli, che fino a quel momento, era il portiere meno battuto del calcio professionistico. Ed è proprio a Santarelli che il Pescara si appiglia adesso per cercare di trionfare nei playoff. Lo spettacolare portiere potrebbe rivelarsi determinante. Ma anche Marino, Artico, Fanesi e capitan Palladini hanno mezzi e temperamento per scrivere qualcosa di importante. - MARCO CAMPLONE |