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Ricorrenza del: 13/06/2010
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PESCARA PROMOSSO CITTA' IMPAZZITA CON TRAFFICO IN TILT
Chi dallo stadio, chi dalla spiaggia: tutti si sono ritrovati davanti al monumento di Cascella per celebrare il Pescara. Traffico in tilt
PESCARA - L’apoteosi della festa arriva in piena serata, quando il pullman che porta gli eroi della promozione all’hotel Esplanade per la prima tappa della notte di festa del Pescara fa tappa davanti alla Nave di Cascella. Come l’Inter del triplete, come a Madrid. Sono le ventuno e trenta e il centro della città è ancora paralizzato. E’ un concerto assordante di vuvuzela. Sì, le trombette del mondiale in Sudafrica: le vendono anche gli ambulanti posizionati in ogni angolo della città. La notte di gloria del Pescara di Di Francesco arriverà fino all’alba. Dopo la cena, la squadra si è trasferita al Jambo, sulla riviera, seguita da centinaia di tifosi in delirio. La sintesi della gioia biancazzurra, esplosa già pochi minuti dopo il fischio finale della finalissima contro il Verona, è nello striscione “Sbronzi bevendo spumante Ganci”. Avviene tutto in poco spazio, tra le due strisce pedonali che neanche a farlo apposta sono bianche e azzurre. Fumo da bengala, bandiere grandi come lenzuoli, sgasate di chi tenta di passare in motorino, schizzi d’acqua di chi, complice il gran caldo, si getta nella fontana. Lo striscione «Giulietta veste solo biancazzurro» fa sorridere chi guarda. . C’è anche chi eccede e s’arrampica su alcune auto in sosta, danneggiandole. La baraonda invade dopo le 18 corso Umberto e piazza Salotto, fino a poco prima deserte. La fiumana di chi torna dal mare si ritrova davanti un muraglione di indemoniati esultanti, e allora le due anime si fondono. E l’esultanza contagia anche chi alla panchina in curva o tribuna ha preferito la sdraio sotto l’ombrellone. Una moltiplicazione di mani alzate, di fischietti. Chi in costume e ciabatte e chi con il kit del perfetto tifoso. Mutande a fasce comprese. Qualcuno s’è dipinto anche i capelli: metà chioma bianca, metà azzurra. L’ambulante sistemato tra Camplone e Berardo ha finito le trombette. Eppure dice di averne portate un furgone intero. Chi non ha nulla sottomano fa rumore con quel che trova. Persino il campanello della bicicletta. I più attrezzati hanno addobbato con la sciarpa con il Delfino anche il barboncino. Chi il figlioletto nel passeggino. Le ragazze che saltellano sono quasi più dei maschietti. Il calcio delle grandi occasioni rapisce tutti. Man mano che via Pepe si svuota si riempie corso Vittorio Emanuele. E il traffico si paralizza con i falconi della polizia municipale che vanno e vengono. Festeggiano anche le badanti di piazza Sacro Cuore che fino a poco prima parlottavano tra loro in ucraino. Dalla chiesa escono due sposi tenendosi per mano. S’avvicina un ragazzo con la faccia dipinta e urla: «Bravi ragazzi, avete scelto il giorno migliore per sposarvi, non lo dimenticherete mai».
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