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Ricorrenza del: 23/06/2010
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VIENE A MANCARE GIACOMO CONIO CAPITANO DEL PESCARA ANNI '60
Il 23 giugno 2010 viene a mancare all'età di 73 anni iacomo Conio, indimenticato capitano del Pescara negli anni '60. I funerali si svolgono a Pescara il 25 giugno successivo nella chiesa del Sacro Cuore.
articolo tratto da Il centro 24 iogno 2010 L'abilità nel calcio e l'amore per i fiori. Due passioni che hanno accompagnato la vita di Giacomo Conio, ex giocatore del Pescara Calcio, scomparso ieri mattina all'età di 74 anni. Un personaggio molto amato in città. E non solo dai tifosi più accaniti. Di origini liguri, nato a Pieve di Teco il 26 ottobre del 1935, Conio si era trasferito a Pescara nel 1958, anno in cui fu acquistato dalla società. Dall'Abruzzo non si è più spostato.
Una carriera che inizia a Roma, quando appena 14enne esordisce nelle Giovanili della Lazio. Poi il torneo di Viareggio e gli anni nel Verona Calcio. Fino ad arrivare a Pescara, dove ha giocato fino al 1965.
«Contemporaneamente ha cercato di portare avanti la cultura dei fiori liguri, aprendo il negozio di via Fabrizi», dicono il figlio Marco e il genero Gianni, con cui Conio gestiva l'attività commerciale. «Faceva arrivare i fiori direttamente dalla Liguria, perché nei primi anni Sessanta non c'erano grossisti».
In dialisi da qualche anno, l'ex calciatore si è spento qualche giorno dopo il ricovero in ospedale. «Anche se era un personaggio pubblico, ha sempre mantenuto la sua riservatezza e la sua umiltà. Non si è mai vantato di quello che aveva, per questo piaceva a tutti». Un ex giocatore che non ha mai smesso di seguire la sua squadra: «Era felicissimo del ritorno del Pescara in serie B, anche se la dialisi gli ha impedito di guardare le partite».
La scomparsa di Conio ha lasciato un vuoto non soltanto nel cuore della sua famiglia, ma anche in chi lo conosceva da sempre, come Gino Di Censo, ex portiere della Pescara Calcio. «Giacomo era come un fratello. Era più grande di me soltanto di un anno, ma era molto più maturo: io mi sentivo un ragazzino, lui era uno degli uomini che facevano la squadra», ha raccontato, «Era molto generoso e, da buon ligure, una persona gioviale. Era un "grande" con un carattere da "grande". L'ho sempre considerato un "uomo di ferro" e pensare a questo mi rattrista ancora di più».
Il ricordo di Conio anche nelle parole di un altro ex calciatore del Pescara, Edmondo Prosperi: «Ero uno dei giovani della Primavera che nel '63 ha fatto il suo esordio a Cosenza. Ero molto giovane, avevo solo 18 anni ed ero alle prime armi. Giacomo mi ha insegnato tante cose». I funerali domani alle 10 al Sacro Cuore di Gesù. La salma sarà tumulata nel cimitero di Ospedaletti (Imperia
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