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Ricorrenza del: 09/08/2005
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2005: ROMA-JUVENTUS FINISCE A COLTELLATE
L'amichevole Roma-Juventus giocata il 9 agosto 2005 allo stadio Adriatico di Pescara inizia e termina con scontri e tafferugli tra i tifosi romanisti e pescaresi.
Due giovani tifosi pescaresi accoltellati, uno dei quali non si è fatto medicare in ospedale, due macchine in fiamme, numerosi finestrini in frantumi, auto semidistrutte, gomme bucate, lanci di sassi e cocci di bottiglia, cariche della polizia e scontri corpo a corpo. Era solo un'amichevole, quella tra Roma e Juventus, ma attorno allo stadio Adriatico si è scatenata la guerriglia. Gli scontri tra opposte fazioni, i romanisti da una parte e una frangia della tifoseria biancazzurra dall'altra, hanno avuto luogo davanti allo stadio, in viale Pepe, ben prima dell'inizio della partita, sotto la tribuna Maiella. A originarle, secondo quanto si è appreso, delle vecchie ruggini tra i due gruppi. Del resto, incidenti del genere si erano verificati anche un anno fa, in occasione della stessa amichevole quando, però, l'afflusso di pubblico era stato superiore. L'episodio più grave dell'accoltellamento (l'altro giovane è rimasto ferito in maniera superficiale e non si è fatto accompagnare in ospedale) si è verificato prima dell'inizio della gara davanti allo stadio, in prossimità di uno dei cancelli di ingresso. Un tifoso ha riportato una ferita a una gamba, forse provocata da un'arma da taglio oppure da un oggetto contundente. È stato soccorso immediatamente da alcuni volontari che l'hanno medicato e successivamente è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale dall'ambulanza della Croce Rossa. Le sue condizioni, comunque, non sono apparse gravi. Gran lavoro anche per i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme che si sono sviluppate all'interno di una macchina che era stata parcheggiata nella zona di viale Pindaro. L'automobile presa di mira era targata Roma e il fuoco è stato appiccato dopo aver rotto il finestrino. Un'altra macchina è stata danneggiata da un fumogeno scagliato contro il mezzo, ma in questo caso i danni sono stati limitati. A fuoco anche alcuni cassonetti che sono stati anche ribaltati nel corso degli spostamenti delle due tifoserie. La bagarre è proseguita anche al momento del deflusso dei tifosi, a partita finita. Gli scontri, però, si sono spostati più a sud, nella zona della Pineta, specialmente dalle parti di via Luisa D'Annunzio, dove i tifosi di fede romanista avevano parcheggiato le loro auto. Punto nevralgico degli incidenti è stata tutta l'area a ridosso del distributore dell'Agip dove i gruppi si sono fronteggiati fino a tarda ora. È in questo punto che si sono concentrate le forze dell'ordine, compresi gli agenti del reparto mobile che hanno dovuto fare ricorso anche ad alcune cariche di alleggerimento per cercare di disperdere gli esagitati. Molti tifosi romanisti sono rimasti appiedati in quanto hanno ritrovato le gomme squarciate. A quel punto si è creato il problema di come farli ripartire. Per questo la polizia ha stazionato a lungo nella zona raccogliendo le denunce dei tifosi alcuni dei quali sono stati accompagnati a casa da altri amici che sono riusciti a "salvare" le loro macchine. Molti finestrini delle auto sono finiti in frantumi e sono stati piuttosto consistenti i danni subìti dalla carrozzeria delle macchine. I tifosi arrivati da Roma erano piuttosto numerosi. All'inizio c'era stata ressa davanti all'unico botteghino aperto, un fatto, questo, che ha scatenato la protesta da parte di molti presenti. La situazione è tornata lentamente alla normalità solamente dopo l'una, quando è cessato l'allarme. Ma il bilancio dell'amichevole, a quell'ora, era già pesante. |