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Ricorrenza del: 22/06/2011
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ZEMAN DICE SI AL PESCARA
Zdenek Zeman e gli emissari del Pescara Calcio si sono incontrati a Roma. Una lunga discussione, terminata intorno alla mezzanotte nella quale sono stati affrontati tanti argomenti. Il boemo sarà presentato sabato mattina alla stampa nella sua doppia veste, quella di allenatore e di direttore tecnico. Accordo di un anno, perché, come ha sottolineato l'amministratore delegato Daniele Sebastiani, "lui firma sempre per 12 mesi". Un remake di Zemanlandia in riva all'Adriatico stuzzica la fantasia dei tifosi, di certo fa sognare più del ritorno di Lerda - del quale si era parlato in questi giorni - o di Calori, ex Portogruaro e Padova. Il boemo, fustigatore del calcio italiano (anche dopo lo scoppio del nuovo scandalo scommesse ha tenuto a ribadire che: "Da anni in Italia si giocano campionatio virtuali") è uomo di poche parole, ma schietto e diretto quando apre bocca. Non ha avuto difficoltà a dire che: "Signori scommetteva", o meglio giocava, anche quando era parte del suo progetto. Da qui a condizionare l'esito delle partite ce ne corre. Ma il pregio maggiore del tecnico boemo è la valorizzazione dei giovani. A livello di serie B, Zeman non dovrebbe costare cifre impossibili e, soprattutto, non chiederebbe la luna. Con una certezza: le sue squadre, al di là del risultato, divertono. I tifosi del Pescara aspettano da tantissimo. Dai tempi della prima promozione di Galeone. Un aneddoto curioso riguarda proprio i destini incrociati tra il "Profeta" e Zeman. Secondo quanto riferito da Sebastiani, proprio nel 1986 il boemo doveva sedersi sulla panchina del Pescara, poi andò a Foggia e in riva all'Adriatico giunse Galeone. Molto soddisfatto per l'accordo raggiunto Daniele Sebastiani "Crediamo di aver fatto una buona scelta e ci sarà da divertirsi", ha detto l'ad biancazzurro
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