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Ricorrenza del: 13/07/2011
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A PESCARA IL MISTER SVELATO
Spettacolo Zeman. Effetto Zeman. Anche nell'ambito del D'Annunzio festival il suo intervento nell'evento denominato "Il mister svelato" ha lasciato il segno. L'afa non ha dato scampo alle tante persone (oltre mille) che ieri sera hanno affollato il teatro con la colonnina di mercurio che sfiorava livelli record. L'effetto Zeman ha surriscaldato ancor di più la fronte e il cuore dei tifosi del Pescara. Il boemo a 360 gradi: da calciopoli, al doping, al suo modo di lavorare, al suo tipo di gioco, ai progetti con il suo Pescara. Il think show all'aperto è stato condotto dallo scrittore Giordano Bruno Guerri, direttore artistico del festival il quale vive a Pescara per gran parte dell'anno. «Il calcio di Zeman è cultura. "Il calcio deve essere gioia", questa sua celebre frase mi ha fatto innamorare del suo pensiero». Qualche fischio ha accompagnato la presentazione del sindaco Luigi Albero Mascia: «Galeone ha lasciato il segno a Pescara per il suo calcio e per il carattere che aveva. In Zeman vedo la possibilità per un ricorso storico. Zeman è un grande allenatore e un grande comunicatore». Tutti con la maglia biancazzurra sul palco, tranne il giornalista Giampiero Galeazzi, che quando ha preso la parola ha ricevuto anche qualche insulto dai tifosi del Pescara, per via della sua presunta fede laziale, tifoseria da sempre nemica di quella biancazzurra. Zeman è pungente, ironico con il suo modo di parlare. Oltre ai commenti su Moggi, ha rimarcato il suo entusiasmo per l'avventura pescarese: «Io gioco sempre vincere e per dare spettacolo. Spero che la squadra abbia più motivazioni dei nostri avversari. Se si riesce a costruire un grande gruppo possiamo lottare contro tutti». Ancora in pillole. «Voglio una squadra che faccia divertire il pubblico. Sono stato ben contento di venire a Pescara. Qui c'è la passione per il calcio vero. Sul campo non camminano i soldi ma le persone». E poi sulla Juve: «Io passo per nemico dei bianconeri, ma 30 anni fa ero tifoso della Juventus. Per me quella bianconera é una formazione storica del campionato italiano. Il problema é che qualche volta con la Juve hanno lavorato dirigenti che hanno fatto fare brutte figure alla società». Pensieri flash dell'allenatore boemo. C'erano davvero tutti. Dalla nutrita pattuglia dei dirigenti, con Daniele Sebastiani che è intervenuto sul palco, alla squadra. Dalla vecchia guardia composta da Zanon, Petterini, Maniero, Verratti, Giacomelli, Soddimo, Sansovini e Nicco, per arrivare ai volti nuovi Insigne, Togni, Pinsoglio, Romagnoli e Martella. Nella parte finale della serata sono state premiate le squadre cittadine dell'Amatori Pescara basket, la Vianello volley, la Ponzio Pescara e la Simply Pescara.
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