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Ricorrenza del: 03/08/2011
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PETARDI E SCONTRI IN TERAMO - PESCARA
Si vede di molto peggio fuori e dentro gli stadi. Anzi, quello che è avvenuto ieri nelle partite amichevoli Teramo-Pescara (lancio di petardi in campo con giocatore del Teramo stordito e leggermente ferito) e in Chieti-Ascoli (breve scontro fra le tifoserie e danneggiamenti nei pressi della stazione) potrebbe essere derubricato nell'ordinaria "normalità" che fa quasi sempre da contorno a una partita di calcio. Roba da poco, in fondo, quasi tollerabile, un qualcosa a cui tutti hanno ormai fatto l'abitudine. Ma non è stato lo stesso un bel segnale. E' stato, anzi, un brutto modo di cominciare una stagione agonistica che, per quanto riguarda la piazza di Pescra, dovrebbe essere dominata - come del resto sta accadendo - solo dal grande entusiasmo suscitato dall'arrivo di un allenatore carismatico come Zdnek Zeman. E il primo a stigmatizzare il comportamento di certi tifosi, nel dopopartita di Teramo-Pescara, è stato proprio il tecnico boemo che, dopo aver invocato una maggiore civiltà da parte dei sostenitori biancazzurri, ha concluso dicendo: «Queste cose non c'entrano niente col calcio». E infatti lo danneggiano, in un certo senso lo sequestrano, lo sottraggono al tifo genuino per renderlo ostaggio di chi pensa di sostenere meglio la proria squadra lasciandosi andare alle solite intemperanze, quando non trscendono in violenze. La coincidenza, no solo temporale, di quanto accaduto a Teramo e Chieti - anche se resta da capire se la responsabilità degli scontri sia da addebitare ai supporter teatini o a quelli ascolani - non ha fatto altro che che acuire il senso di fastidio e di sconcerto: due amichevoli di un certo peso avrebbero dovuto accendere l'interesse sulle squadre, per verificarne il grado di preparazione, e non trasformarsi in occasione per lanci di petaradi in campo e disordini fuori dallo stadio. Se accade tutto questo per un'amichevole, figuriamoci quando ci saranno le partite vere. La presunta ineluttabilità di certi comparanti e il grado di assuefazione da parte degli appassionati - che ormai li prendono come un inevitabile pedaggio da pagare - diventano ancora più grotteschi se confrontati con la straordinaria (per noi) normalità di uno stadio inglese di cui parlava ieri un quotidiano sportivo. Controlli ridotti al minimo - in Italia sono asfissianti, eppure petardi e bastoni entrano lo stesso - famiglie con bambini, personale gentilissimo che ti accompagna al posto prenotato, un posto che magari è a due metri dai giocatori, senza barriere di sorta e senza che a nessuno venga minimamente in testa di infastidire i calciatori o lanciare petardi. Normale in Inghilterra, da noi ancora un sogno.
IL Pescara targato Zeman si aggiudica il Trofeo Vittoria Assicurazioni battendo i padroni di casa del Teramo per quattro reti a zero.
La gara, oltre alla solita contestazione al Ds Daniele Delli Carri, ha vissuto le intemperanze di alcuni sostenitori biancazzurri che hanno lanciato a più riprese grossi petardi in campo, costringendo il direttore di gara ad interrompera la contesa per diversi minuti. Nel corso del primo tempo una bomba carta ha colpito il giocatore del Teramo Galuppi facendolo cadere a terra. Mattatore del match è stato l'attaccante scuola Juve Riccardo Maniero. Il centravanti, motivato anche dall'arrivo di Ciro Immobile, subentrato poi al suo posto ad inizio ripresa, ha siglato due reti da vero bomber d'area al 38' e al 44' della prima frazione di gioco.
Nella seconda frazione di gioco ad arrontondare le segnature biancazzurre ci hanno pensato il solito Insigne e Cascione. Insigne al 20' ha realizzato un gran gol al volo su splendida verticalizzazione di Cascione. L'ex Reggina invece, a tempo scaduto, ha siglato la quarta marcatura con un fendente deviato prima dal palo e poi dalla schiena dell'estermo difensore Pompei.
Teramo: Pompei, De Fabritis (35' st Di Paolo), Tommaselli(18' st Mariani), Galli (8'st Vitone), Calabuig, Galuppi (18'st Ekani), Speranza (35' st Filipponi), Laboraggine (25'st Petrella), Valentini (27' Traini), Arcamone (8'st Berra), Masini (1'st Bucchi). All. Cappellacci. A disp. Serraiocco, Diop, De Iulis
Pescara (4-3-3): Anania (1' st Pinsoglio), Zanon (1' st Balzano), Romagnoli, Capuano, Bocchetti (1' st Martella); Gessa (1' st Nicco) Cascione,Togni (33'st Lulli); Sansovini (1'st Giacomelli), Maniero (1'st Immobile), Insigne (33'st Petterini). All. Zeman. A disp. Perrotta, Sciarra.
Reti: 38' e 45' pt Maniero, 20'st Insigne, 45' st Cascione
Ad attendere ora i biancazzurri c'è la presentazione allo Stadio Adriatico contro gli spagnoli del Real Sociedad. Per quella data i dirigenti biancazzurri sperano di risolvere alcuni intoppi burocratici che non hanno permesso alla Juve di ufficializzzare il prestito di Immobile al Delfino
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