Ricorrenza del: 24/10/2011

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SANSOVINI RINASCE CON ZEMAN

Da centravanti a esterno d'attacco: il capitano segna sempre in casa

La prima tripletta della carriera, la prima tripletta del campionato: il Pescara sogna ad occhi aperti grazie alle magie del capitano. Grazie a quel Marco Sansovini che a 31 anni ha raccolto la sfida lanciatagli da Zeman: trasformarsi da centravanti in ala destra del tridente d'attacco del 4-3-3 che è il marchio di fabrica del boemo. Una sfida che sta vincendo il bomber romano. Lui che è di Cinecittà è abituato ai film, quello che sta girando a Pescara lo vede protagonista. Sette reti in undici partite, tutte segnate in casa nelle cinque gare vinte dal Pescara. Segna solo davanti al suo pubblico Sansovini. A Brescia, lunedì scorso, ha colpito due pali; sabato, contro l'Ascoli, si è rifatto con gli interessi realizzando tre gol. Simili i primi due: taglio da destra verso il centro dell'area di rigore dove raccoglie e finalizza gli assist di Verratti e Insigne; da opportunista d'area di rigore il terzo. Marco Sansovini è l'ultimo dei centravanti nel quale il popolo biancazzurro si riconosce. E' stato scelto come simbolo della nuova società nell'estate del 2009: il colpo di mercato alla vigilia dell'inizio del campionato di Prima divisione, pagato al Grosseto circa 600mila euro dalla dirigenza subentrata al fallimento. Con un ingaggio di tutto rispetto, visto che percepisce circa 250mila euro l'anno. A Pescara era già stato nella stagione 2007-2008, quella chiusa con i play off sfiorati in C1. 16 gol alla corte di Lerda. Poi, il ritorno a Grosseto dove si è distinto

per le 16 reti realizzate in serie B. Un attaccante nel pieno della maturità calcistica che ha deciso di scendere di categoria e di tornare a Pescara per sposare un nuovo progetto. Appena cinque gol tra campionato e play off nella stagione della promozione. Eppure raramente messo in discussione. Tanti legni colpiti, gol con il contagocce. Meglio nella passata stagione, 11 prodezze personali. Talmente amato dalla dirigenza e della tifoseria che nemmeno l'avvento di Zeman l'ha scalzato. Ma il boemo lo sta cambiando, da centravanti ad attaccante esterno del tridente. Una svolta per il bomber di Roma sposato con la signora Greta e padre di Annalisa. Mica facile riciclarsi a 31 anni. Mica facile mettersi a correre come un ragazzino sulla destra quando sei un centravanti di categoria e hai un buon contratto. Lui ci sta riuscendo e rischia di diventare una delle tante punte valorizzate nel tempo da Zeman e dai suoi schemi. Parte da destra Marco Sansovini e poi taglia verso il centro, a volte per lasciare lo spazio alle sgroppate di Gessa e Zanon, a volte per raccogliere gli assist dei compagni al centro dell'area di rigore. Si è rimesso in discussione con umiltà e ora punta a migliorare il record di gol (16) stabilito nel 2009 a Grosseto. Ora è felice, a tal punto che sabato ha detto: «Ci sono degli attaccanti che pagherebbero per giocare con il mio allenatore». Si sono ritrovati dopo 12 anni Sansovini e Zeman; si erano incrociati a Roma quando il boemo allenava Totti, Di Francesco, Cafu e Balbo e il ragazzino di Cinecittà giocava con la Primavera giallorossa dei vari Daniele Conti e De Vezze. Il tempo di sfiorarsi e poi ognuno per la sua strada, quella del capitano biancazzurro non è stata facile da percorrere. Tanta gavetta: Foggia, Viareggio, Torres, Tivoli, Pro Sesto e Manfredonia. Infine Grosseto e Pescara. E' esploso tardi. E ora sogna anche lui insieme al popolo biancazzurro. Sogna perché questo Pescara fa gol con una facilità mai vista negli ultimi anni. Addirittura, ha stabilito il record della serie Bwin: 27 reti in undici incontri. E' terzo in classifica, dietro a Padova e Torino, e regala spettacolo ovunque. E' sorretto da un'invidiabile condizione atletica, ma il propellente è il talento dei giovani abbinato alla voglia di sacrificarsi dei cosiddetti anziani. Ad esempio, di Marco Sansovini che suda e fa gol. Impara gli schemi del boemo e li mette in pratica, senza disdegnare qualche consiglio a Immobile e Insigne, ragazzi ricchi di talento destinati alla serie A. Lo fa da vero capitano

24 otobre 2011 Il Centro