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Ricorrenza del: 01/02/2012
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TUTTI ALL'AEROPORTO PER IL PESCARA
Hanno lasciato mogli e fidanzate a casa, altri hanno messo a dormire i bimbi e sono fuggiti. Altri sono usciti di casa dopo essersi scolati qualche birra e divorata una pizza. Tutti nottambuli, ma per il Pescara primo in classifica dopo il successo per 2-1 a Crotone. Il tam tam è iniziato su internet poco dopo la fine della partita vinta in Calabria. “Tutti all’aeroporto”. Un’idea buttata lì senza grossi consensi? Assolutamente no. Ore 0.15, aeroporto Internazionale d’Abruzzo di Pescara. Le macchine parcheggiate lungo la Tiburtina, in lontananza sciarpe, bandiere e striscioni. I cori si sentono anche fuori il parcheggio. Tutto vero, l’appuntamento biancazzurro è stato raccolto da 200 tifosi (forse anche di più) che si sono riversati nei corridoi dell’aeroporto pescarese per aspettare la squadra che sta rientrando da Crotone con un volo charter. Pescara sportiva non dorme, ma gode per il primo posto in classifica. Il profumo della serie A è devastante. Tanto quanto i decibel che c’erano davanti alle porte del gate arrivi. Oltre un’ora di attesa tra cori, sorrisi e abbracci. “Salutate la capolista”, oppure, “Torneremo in serie A” la colonna sonora della notte magica. Zeman adesso li guarda tutti da lassù.
Il volo V59251 atterra intorno all’1.15 del primo febbraio 2012. Il volume dei tifosi è impressionante. Le forze dell’ordine hanno dovuto faticare per aprire un varco per far passare giocatori, staff e dirigenza. Dopo dieci minuti fa capolino il presidente Daniele Sebastiani con una folta pattuglia di dirigenti. Ecco Zeman. Le urla aumentano e sotto le note di “salutate la capolista” escono tutti i giocatori. Alcuni filmano con i loro iphone, increduli di quanto sta accadendo. Zeman viene “stritolato” dalla folla e subito viene scortato sull’autobus. Il più acclamato è Ciro Immobile, che salta e canta con in tifosi. Più in là escono via via tutti. Brosco, Verrratti, Kone, Romagnoli, Togni. Ecco Capuano che sguscia via e si lascia scappare. “Mamma mia che bello. Mai vista una cosa del genere. Sono fiero di essere pescarese”. Andrea Gessa è scatenato, Marco Sansovini rimane in coda al gruppo a scattare foto, poi alla fine esce e prende l’ovazione dei tifosi, che hanno accompagnato la squadra fin sotto l’autobus nel parcheggio. È il tripudio. Giocatori in piedi dentro il pullman che saltano e cantano come matti. Poi i cori contro gli odiati veronesi, ma alcuni tifosi si fermano e puntano il mirino contro gli acerrimi nemici laziali. Già, perché adesso la Lazio si avvicina. La serie A non è un sogno irrealizzabile. Zemalandia è anche questa. Tutti a nanna, l’alba di un nuovo giorno è arrivata.
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