|
Ricorrenza del: 21/02/2012
.
IL PESCARA RIMANE AL BUIO
Il Pescara rimane al buio. La squadra viaggia spedita verso il sogno della serie A, l'entusiasmo è alle stelle nella tifoseria, ma c'è sempre qualcosa a turbare l'ambiente. Intendiamoci, niente a che vedere con i patemi d'animo del recente passato quando non c'erano gestioni stabili e spesso arrivavano brutte sorprese. In sintesi il Pescara è rimasto senza luce. Ieri gli allenamenti dovevano riprendere al Poggio degli Ulivi di Città Sant'Angelo, ma tre ore prima del raduno della squadra fissato per le 15 è arrivata la doccia gelata. Il team manager Zucchini ha ricevuto la telefonata dal Poggio. «Niente allenamento, qui non c'è la corrente elettrica». Il gestore dell'energia elettrica ha bloccato l'erogazione per un mancato pagamento o comunque per un disguido nel pagamento. La squadra non ha campi per gli allenamenti. Una piccola tragedia che è stata subito bloccata con la chiamata al dirigente biancazzurro Gabriele Bankowski che si trova per motivi di lavoro in Argentina. Bankowski è patron dell'Angolana che ha in gestione l'impianto Zanni. Il dirigente è anche amministratore delegato del Pescara e così ha dato ordine di lasciare il campo a Sansovini e soci, facendo slittare di qualche ora l'allenamento dell'Angolana. Per fortuna il buon senso e lo spirito di generosità ha troncato qui il dramma. «Un paio d'ore prima dell'allenamento abbiamo saputo che non c'era una disponibilità del Poggio degli Ulivi», ha detto l'amministratore delegato Danilo Iannascoli, che si è occupato direttamente della vicenda. «Dal Poggio ci hanno detto che non c'era l'energia elettrica. Forse c'è stato qualche problema o equivoco amministrativo. Così c'è stato detto. Ho saputo che Peppe De Cecco (proprietario del centro sportivo) sta facendo di tutto per risolvere il problema». In serata è arrivata la risposta e la versione dell'ex presidente De Cecco. «E' vero manca la luce, ma sappiate che il Pescara non paga l'affitto alla Prosport (società che gestisce il Poggio, ndc) da sei mesi», ha tuonato l'ex presidente. «Come faccio a pagare le utenze se loro non versano i soldi per l'affitto del Poggio? Io non devo fare nessun dispetto e sono il primo a volere il Pescara in serie A visto che ho ancora delle fidejuissioni che a fine anno vorrei togliere». E ha aggiunto: «Adesso l'energia elettrica è stata sistemata, ma in seguito potrebbero esserci problemi, anche con il metano per il riscaldamento, se non pagano il canone d'affitto». Apriti cielo e la frittata è servita: «Noi come Pescara calcio non abbiamo debiti con il Poggio e la Prosport», ha fatto sapere Danilo Iannascoli, «nei confronti di De Cecco noi vantiamo un credito legato ad alcune questioni pubblicitarie. Un credito che non abbiamo mai riscosso, ma semplicemente parificato con un accordo sul pagamento dell'affitto del centro sportivo». Dispettucci, scaramucce o semplici disguidi? «Con De Cecco non c'è nessun problema perché l'ex presidente aveva detto e dichiarato tempo fa che in questo momento non poteva ricapitalizzare perché non poteva garantire la stessa presenza economica in entrambe le cose, ovvero il Pescara e il Poggio. Aveva detto che avrebbe tenuto il campo aperto al Pescara e non poteva fare entrambe le cose», ha precisato ancora Iannascoli. De Cecco rivendica il fatto che il Pescara è l'unico vero cliente della struttura. «Non mi sembra che sul quel campo ci siamo solo noi. Pagare le utenze spetta a lui e non a noi». E conclude: «Domani valuteremo bene con il presidente Sebastiani (rientra oggi in città da un paio di giorni di vacanza, ndc). Questa è una cosa grave e spero che si risolva presto». Nel frattempo il Pescara questa settimana Scatta la cassa integrazione e il club sta pensando di chiudere i ponti con il Poggio degli Ulivi.
|