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Ricorrenza del: 20/03/2012
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IL PESCARA PERDE PUNTI PER ERRORI ARBITRALI
Bufera Pescara. Irritati i dirigenti pescaresi, come lo stesso Zeman, ma che con la sua solita flemma cerca di mascherare uno stato d'animo tutt'altro che sereno. «Nel primo tempo, a parte il gol subito, abbiamo fatto bene mettendo in difficoltà il Brescia, poi nel secondo abbiamo reagito male alle decisioni arbitrali che ci fanno innervosire. Così non giochiamo con la stessa lucidità. Abbiamo pagato questo». Giocatori irritati dall'arbitro, come mai? «Perché non sopportano le ingiustizie. Nel secondo tempo non ci potevamo avvicinare all'area avversaria, non perché non sapevamo farlo, perché eravamo sempre fermati da qualche decisione. L'arbitraggio è stato brutto». E continua, il boemo. «Non ci è stato permesso di giocare, ogni volta che ripartivamo l'arbitro ci fischiava qualcosa». Brutto il fallo di Zambelli su Insigne. «Brutto, ma anche noi abbiamo fatto dei falli, pagando come nel caso dell'espulsione di Verratti. Zambelli è un giocatore di carattere e forse visto che Insigne gli ha creato diversi problemi, voleva toglierselo di mezzo». Pungente, Zeman, ma la squadra non è stata attentissima, specie in difesa. «Sì, abbiamo lasciato qualche palla di contropiede su palla lunga, non ci siamo posizionati bene». Se l'allenatore biancazzurro è sempre pacato nei toni, stavolta il presidente, Daniele Sebastiani, arriva direttamente al sodo, senza troppi giri di parole. «Sono arrabbiat
o per l'arbitraggio. Sono stanco di vedere delle partite del genere. È lo stesso arbitro di Pescara-Padova ed è stato lo stesso film, se andate a rivedere la partita». E va a tutta birra, senza freni. «Certe cose non si sopportano più, ho appena parlato con l'osservatore Morganti e probabilmente qualcosa di sbagliato c'è stato. Abbiamo preso botte dal primo minuto. Il fallo su Insigne non può essere sanzionato come un fallo normale. Cattivi pensieri? No, però mi piacerebbe più attenzione, perché non vogliamo passare per scemi». E poi, l'accusa verso un giocatore del Brescia (sembra Martinez). «Nell'intervallo un loro difensore ha minacciato Insigne, dicendo "se continui a fare il fenomeno ti spezzo le ginocchia". Probabilmente insigne è rientrato con un'altra testa. Queste cose nel calcio ci stanno, ma forse se al posto di Insigne c'era un giocatore di 30 anni, era diverso». Ancora: «Protesteremo nelle sedi opportune; senza i torti che abbiamo subìto, forse avevamo 10 punti in più». Tratto da "Il Centro" del 20 marzo 2012 |