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Ricorrenza del: 14/04/2012
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TRAGEDIA ALLO STADIO ADRIATICO: MOROSINI MUORE IN CAMPO
Tragedia allo stadio Adriatico: Morosini crolla in campo e muore per arresto cardiaco
Il match è stato interrotto, dopo che il centrocampista degli ospiti è stato portato via dall'ambulanza entrata direttamente sul terreno di gioco. Poi il tragico epilogo.
Momenti di grande preoccupazione all'Adriatico di Pescara nella gara Pescara - Livorno. Il calciatore toscano Morosini intorno alla mezz'ora del primo tempo, durante un'azione d'attacco del Pescara si è accasciato a terra in seguito ad un probabile arresto cardiaco. Il giocatore, classe 1986, era sulla fascia sinistra tra la tribuna Maiella e la Curva Nord, eall'improvviso lontano dalla palla si è accasciato al suolo. Dopo alcuni tentativi per rialzarsi si è definitivamente disteso sul campo privo di sensi. Il primo ad accorgersi dell'accaduto è stato Schiattarella che ha subito richiamato l'attenzione dell'arbitro Baratta. La panchina del Livorno è scattata tutta in campo e sono partiti i primi soccorsi. Morosini infatti sembra essere stato colto da un arresto cardiaco ed è stato praticato il massaggio al cuore dal massaggiatore del pescara, Claudio D'Arcangelo. Dopo poco è arrivata l'ambulanza che ha caricato il centrocampista privo di sensi all'ospedale per i primi soccorsi. La partita è stata ufficialmente sospesa e rinviata a data da destinarsi
Piermario Morosini, 25enne centrocampista del Livorno, è morto oggi sul campo di gioco dello stadio Adriatico, dove si stava giocando Pescara-Livorno. Una notizia terribile che si è abbattuta come un pugno nello stomaco sul sabato calcistico italiano Scene davvero drammatiche e che fin da subito non avevano lasciate molte speranze quelle vissute oggi pomeriggio nello stadio abruzzese. Al 33' del primo tempo il ragazzo è crollato a terra lontano dal pallone: si è dapprima rialzato, per poi crollare nuovamente esanime al suolo dopo pochi secondi. A Morosini è stato praticato il massaggio cardiaco ed ha lasciato il campo in ambulanza, entrata direttamente sul terreno di gioco e poi diretta all'Ospedale Civile 'Santo Spirito' di Pescara (si parla di qualche minuto di ritardo dovuto ad una vettura della polizia municipale che ostruiva il passaggio). Silenzio allo stadio, terrore puro sugli spalti davanti ad una scena che ha subito riportato alla mente tragedie cui già si è assistito sui campi di calcio anche nel recente passato, come quella di Fabrice Muamba del Bolton. Con giocatori e dirigenti di entrambe le squadre con mani nei capelli e lacrime agli occhi, la partita è stata prima momentaneamente sospesa, in attesa di ulteriori notizie sulle condizioni del centrocampista classe '86 (il cui cartellino era di proprietà dell'Udinese), per poi essere definitivamente interrotta poco dopo e rinviata a data da destinarsi. In ospedale, lo sfortunato giocatore è stato tenuto in coma farmacologico, dopo avergli applicato un pacemaker provvisorio, in seguito a diagnosi di crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio. Ma non c'è stato nulla da fare. A dare l'annuncio ufficiale il dottor De Blasi: "E' stato per arresto cardiaco. Purtroppo è arrivato già morto in ospedale. Non si è più ripreso". Tutto dunque è stato inutile, visto che Morosini è di fatto morto in campo, come ha confermato Leonardo Paloscia, medico sociale del Pescara e responsabile del reparto di Unità coronarica dell'ospedale abruzzese: "Abbiamo fatto tutto il possibile per rianimare il ragazzo. Ma non ha mai ripreso conoscenza. Morosini era in arresto cardiaco e respiratorio, abbiamo praticato il massaggio cardiaco per un'ora e mezza, prima solo manualmente e poi con diversi strumenti, ma non c'è stato nulla da fare. Non si può dire se la causa sia cerebrale o cardiaca. Solo una eventuale autopsia potrà dirci perché è morto Piermario".
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