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Ricorrenza del: 16/05/2012
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IN 20MILA ATTENDONO LA RIMONTA
Il 15 maggio 2012 Il recpero Pescara-Livorno termina senza reti ma lo 0 a 2 del 14 aprile precedente condanna i biancazzurri a rimandare la festa promozione. Quanto impegno per gli appassionati di calcio pescaresi in questo insperato finale di campionato. Dopo soli tre giorni dalla memorabile vittoria sulla capolista Torino, i tifosi sono ancora chiamati all'ennesima partita che può valere un campionato. Il richiamo è forte, anche per chi finora ha seguito discontinuamente le vicende della squadra di Zeman. Il compito si presenta arduo, non appare agevole recuperare due reti in un'ora di gioco. Le previsioni sull'affluenza vengono comunque rispettate, con le presenze che non sono un ennesimo record, ma di tutto rispetto per una notturna: 18.886 paganti, incasso non comunicato. E anche ieri sera il cassiere biancazzurro è uscito, lui sì, contento e vincitore. Appena entrata, la tifoseria si scalda sostenendo anche la fase del riscaldamento dei biancazzurri, nell'ennesimo appuntamento che può valere una stagione. All'Adriatico-Cornacchia c'è anche chi non c'era in quel tragico pomeriggio del 14 aprile scorso. E' tutto rigorosamente biancazzurro sugli spalti, tra bandiere, sciarpe e striscioni che hanno fatto forse la fortuna delle bancarelle del merchandising, sempre più numerose nella zona attorno allo stadio. Tutti pronti a ripartire da quel tragico trentesimo del primo tempo del 14 aprile, ultima partita terrena di Piermario Morosini. La curva lo ricorda con uno striscione "Ciao Moro, la Nord ti onora". Trequarti di partita con il cuore diviso tra la tristezza del recente passato e la speranza del presente, un presente che potrebbe riportare Pescara nella massima serie dopo venti anni di attesa. E' un epilogo che tutti si aspettano, nel quale tutti sperano. Sugli spalti il prepartita registra discorsi che si incrociano tra la convocazione in Nazionale di Marco Verratti verso gli Europei (simpatico lo striscione "Tutti matti per Verratti") e le concrete possibilità di promozione che questo Pescara mostra di possedere, e che ha mostrato di meritare nell'arco di una stagione memorabile che volge alla conclusione. Si invoca, incrociando le dita, anche la "matematica", intesa come promozione anticipata ed inattaccabile, con l'orecchio attento anche alla contemporanea gara del Torino col Sassuolo. Si discute sempre al positivo in questi tempi. L'avvio della gara è preceduto dalla deposizione di due mazzi di fiori e di uno striscione sotto la curva Nord da parte di un gruppo di rappresentanti della tifoseria livornese, in ricordo di Piermario Morosini ma anche degli ultrà pescaresi Domenico Rigante e Marco Mazza. Viene anche apposto uno striscione dai tifosi labronici, con "Avevi la nostra maglia, ciao Moro". Il tutto mentre sul maxischermo scorrono le immagini del centrocampista livornese scomparso proprio su questo prato, in un clima suggestivo ed emozionante, coronato da scoscianti appalusi da tutte le parti dello stadio. Ed un lungo applauso accoglie anche la lettura della formazione ospite, a sottolineare un clima di serena cordialità in campo e sugli spalti. La partita è combattuta, ma il muro eretto dai toscani lascia pochi spazi alla manovra pescarese, che così non riesce a cogliere il ribaltamento del punteggio. Ma il tifo incessante non rallenta la propria forza, anche se alla fine cala un leggero velo di amarezza così come era accaduto nello spezzone di partita di metà aprile. Un risultato che tuttavia non pregiudica le possibilità di promozione diretta, e lo sanno bene i tifosi che comunque applaudono i biancazzurri nel consueto abbraccio finale. Tutti convinti, a ragione, che la festa è solo rimandata. Mancano tre punti per la promozione diretta, indipendentemente dal risultato degli altri.
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