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Ricorrenza del: 20/02/2013
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2013: PESCARA IN SERIE A: UNA DELUSIONE DA 30 ML
La rabbia dei tifosi è tanta, la pazienza della piazza è quasi terminata e le critiche, anche pesanti, iniziano ad aumentare. Dopo l’ennesima figuraccia, con il Cagliari (17.02.2013 pescara-cagliari 0-2), l’ira dei pescaresi è aumentata notevolmente. Basta fare un giro sul web per capire l’indignazione del popolo biancazzurro. Le critiche sono rivolte un pò a tutti, dai giocatori, a Bergodi, al ds Delli Carri, al presidente Sebastiani e a tutti gli altri dirigenti. I tifosi accusano il Pescara di aver messo in piedi una campagna acquisti disastrosa, altri, invece, hanno insinuato che non sono stati abbastanza i soldi investiti per costruire la squadra. «Abbiamo speso più di quanto abbiamo incassato tra vendite di calciatori, diritti televisivi e incassi», ha detto l’amministratore Danilo Iannascoli. «I risultati non sono stati soddisfacenti, ma non è vero che non abbiamo investito. Tra cartellini e monte ingaggi sfioriamo i 30 milioni di euro». Per l’esattezza sono 28 milioni e 950mila euro, che, sommati alle altre spese, fanno oltre 42 milioni di euro. Le entrate sono state inferiori: circa 29 milioni e 550mila euro. Con un disavanzo di 13 milioni di euro, però mancano ancora 8 milioni della cessione di Verratti, dato che è stata pagata solo la prima rata (4 milioni) dal Psg. E da qui alla chiusura del bilancio ci sarà anche la vendita di altri calciatori, in primis Quintero (valutato oltre 12 milioni). I soldi spesi per costruire la squadra, comunque, anche per i tifosi, non sono stati investiti nel migliore dei modi. «Non è vero che abbiamo speso male le nostre risorse», è il parere del presidente Daniele Sebastiani. «Il Pescara, anche se dovesse retrocedere, ma credo ancora che i giochi non siano fatti, ha un patrimonio tecnico importante e per questo motivo non penso che siano state fatte delle operazioni senza logica. Forse abbiamo sopravvalutato alcuni calciatori, specie quelli della scorsa stagione, ma non si dica che non ci siamo dati da fare per allestire una squadra competitiva». Il numero uno biancazzurro è molto arrabbiato per alcune critiche piovute sulla società. «Alcuni ci hanno accusato di aver intascato dei soldi e di non averli spesi nel mercato. Ecco, questa cosa mi fa arrabbiare. Vorrei ricordare che da quando abbiamo preso la società, io e tutti gli altri soci (compresi i vecchi che negli anni sono andati via, ndr) abbiamo messo nelle casse una cifra di gran lunga superiore ai 20 milioni di euro. Sotto l’aspetto tecnico posso accettare tutte le critiche, però, poi, che non si dica che abbiamo “rubato” soldi non spendendoli per la gestione del club». C’è anche qualcuno che chiede alla società di farsi da parte. «A Pescara vogliono tutto e subito e qui non ci sono sceicchi e imprenditori del calibro di Garrone e Preziosi. Noi abbiamo fatto il possibile con il massimo impegno. State certi che andremo avanti anche in futuro. In caso di serie B? Il patrimonio tecnico, ripeto, c’è e, in caso di retrocessione, spero di no e credo ancora che possiamo salvarci, una buona base tecnica dalla quale ripartire c’è già e faremo altre operazioni per rendere ancora di più competitivo l’organico. Su questo non ho dubbi. Quante piccole realtà, come la nostra, prima di affermarsi in serie A hanno fatto su e giù dalla serie B? Tante. Negli anni sono stati fatti sacrifici. Continueremo a farli». Tratto da "il centro del 20.02.2013" |