|
Ricorrenza del: 02/06/2014
.
IL TRIO DI ZEMAN AI MONDIALI
Il 3 giugno 2014 il ct della nazionale Prandelli comunica l'elenco ufficiale dei calciatori che parteciperanno al mondiale di calcio in Brasile 2014. Verratti, Immobile e Insigne sono Mondiali.
Il trio di giovani esploso a Pescara sotto la guida del boemo si è ritagliato un posto nei 23 del Brasile di Pradelli. Una rivincita per il discusso tecnico ex Roma e Foggia che ha dichiarato: "Sono semplicemente orgoglioso di loro"
Marco Verratti, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne sono arrivati a fare parte del gruppo dei 23 che disputeranno il mondiale in Brasile lo devono innanzitutto all’anno 2011-2012 trascorso a Pescara dove i tre seguendo in maniera pedissequa gli insegnamenti del boemo sono sbocciati trascinando la squadra abruzzese in Serie A e guadagnandosi la ribalta nazionale e l’attenzione del ct.
Se non avessero incontrato sulla loro strada un tecnico, tanto amato quanto odiato, ma che di sicuro sa come valorizzare e lanciare in orbita i giovani forse non sarebbero arrivati a questo punto. Sì perché prima della cura zemaniana: Immobile, Insigne e Verratti non è che brillassero proprio di luce propria. Ciro era reduce da una stagione da due gol in Serie B trascorsa per lo più in panchina a Siena e Grosseto, Lorenzo era al debutto in cadetteria dopo aver brillato in Prima Divisione con il Foggia di Zeman mentre Marco era una mezzala di belle speranze ma ancora tutto da scoprire.
Al termine di un’intensa annata trascorsa insieme a provare e riprovare tagli, sovrapposizioni e verticalizzazioni e a sciorinare un calcio spettacolare sempre fedeli al dogma del 4-3-3 le tre scommesse di Zeman si sono trasformate in tre luminosi diamanti. Immobile, l’attaccante che non segnava mai era divenuto un bomber capace di segnare 28 reti, Lorenzino era diventata una punta esterna tutta estro, velocità e fantasia mentre Verratti un formidabile regista basso capace di attrarre da subito le attenzioni di Prandelli (che il 12 maggio 2012 lo inserisce nella lista dei 32 pre-convocati per l’Europeo) e di far innamorare Ancelotti e il PSG che per assicurarselo e rubarlo alla Juve e al Napoli paga al Pescara la considerevole cifra di 12 milioni di euro.
Nel frattempo, pur fra alti e bassi, i tre figliocci di Zeman hanno completato il loro percorso di crescita diventando chi capocannoniere della Serie A (Immobile), chi miglior giovane del campionato francese e pilastro di una big del calcio europeo (Verratti) e chi profeta in patria capace di segnare in tutte le competizioni con il Napoli (Insigne). Col lavoro e i sacrifici sono saliti sull’aereo per il Brasile e regalato una piccola rivincita a un vecchio maestro di 67 anni che con la flemma che lo contraddistingue ha dichiarato: “Sono semplicemente orgoglioso di loro”.
Sarà una Nazionale in salsa biancazzurra quella che andrà in Brasile. Sì, perché tra i 23 convocati dell’Italia di Cesare Prandelli ci sono tre dei protagonisti del Pescara di Zeman che nel 2012 ha conquistato la promozione in serie A: Ciro Immobile, Marco Verratti e, sorpresa dell’ultimora, Lorenzo Insigne. Dalle prodezze dell’Adriatico-Cornacchia fino ai Mondiali. Nel giro di due anni ne hanno fatta di strada i moschettieri di Zdenek Zeman, talmente tanta che vestiranno la maglia azzurra nel tentativo di cancellare la figuraccia del 2010 in Sudafrica. Che Prandelli avrebbe portato Ciro Immobile (“il sogno di ogni bambino italiano si realizza! Vado al Mondiale, e con me tutti i miei amici! Grazie” ha twittato ieri sera) era certo. D’altronde, come rinunciare al capocannoniere della serie A con 22 gol segnati tutti su azione? Negli ultimi giorni erano in rialzo le quotazioni di Marco Verratti dopo che in precedenza sembrava non rientrasse nei piani del commissario tecnico. E, invece, le ottime stagioni con il Paris Saint Germain abbinate a una buona condizione atletica hanno convinto Prandelli. A maggior ragione dopo la buona prestazione di sabato sera a Londra. D’altronde, sarebbe stato un delitto lasciare a casa il folletto di Manoppello (“E’ fatta, si vola in Brasile”, ha twittato ieri sera), uno che ha qualità e sa giocare a testa alta. Uno che, dopo l’infortunio di Riccardo Montolivo (oggi si opera, sarà fuori per alcuni mesi), “rischia” di avere buone chance di giocare in Brasile. Ma la sorpresa è Lorenzo Insigne, 23 anni mercoledì, che andrà ai Mondiali al posto di Giuseppe Rossi. Lo scugnizzo di Frattamaggiore ha iniziato male la stagione, ma negli ultimi mesi si è ripreso fino a firmare il successo del Napoli in coppa Italia. I tre – Ciro Immobile, Marco Verratti e Lorenzo Insigne – , tra l’altro, vantano un affiatamento straordinario, dentro e fuori dal campo, maturato proprio alla corte di Zeman. Per un anno hanno deliziato i tifosi del Pescara, adesso hanno un’estate per incantare l’Italia. Sembra ieri vedere Verratti in cabina di regia del 4-3-3, Immobile implacabile bomber d’area di rigore (28 gol) e Insigne esterno d’attacco che infila dribbling, lanci e azzecca gol (18 complessivi) incredibili. Roba da spellarsi le mani per gli applausi. Adesso tutti e tre sull’aereo per il Brasile a misurarsi con i grandi del calcio mondiale. Del gruppo, ovviamente, l’unico abruzzese è Marco Verratti da Manoppello. Uno che va ai Mondiali senza aver mai giocato in A, visto che dal Pescara, nel 2012, ha fatto direttamente il salto verso il Paris Saint Germain degli sceicchi. Dove si è affermato, disputando belle partite anche in Champions League.
L’Abruzzo sorride e ha tre motivi in più per tifare la squadra di Prandelli. Ma resta un pizzico di delusione per l’esclusione di Giuseppe Rossi (sangue abruzzese, dal momento che il compianto papà Ferdinando era originario di Fraine, in provincia di Chieti), l’attaccante della Fiorentina lasciato a casa perché, secondo il ct, non è pronto fisicamente. Rossi, dopo l’infortunio dei mesi scorsi, ha fatto di tutto per recuperare. Quando si è fatto male sembrava spacciato, ha corso contro il tempo per convincere Prandelli che, al fotofinish, l’ha bocciato. Fuori ai Mondiali 2010, fuori agli Europei 2012 e fuori adesso: per lui è maledizione azzurra.
Restano a casa anche Destro (media gol da applausi, ma il romanista vedrà i Mondiali dalla televisione), Romulo (i problemi fisici hanno tarpato le ali al brasiliano del Verona), Maggio (non si è ancora ripreso del tutto dall’infortunio al pneumotorace), Pasqual. E il difensore Ranocchia (Paletta e Barzagli sono acciaccati) andrà Brasile da riserva.
|