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Ricorrenza del: 10/06/2015
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IN 3000 ALLA NAVE DI CASCELLA PER IL PESCARA DI ODDO
10 GIUGNO 2015. È stata la prima cosa che Oddo ha detto ai suoi appena messo piede nello spogliatoio: se dai tutto quello che hai, Pescara ti applaude, al di la del risultato. La conferma, purtroppo, è arrivata nell'occasione meno opportuna. Prima, martedì sera, è venuta fuori tutta la dignità del popolo pescarese, capace di tributare un applauso alla sua squadra talmente intenso da mettere i brividi. Ieri poi, l'abbraccio con la città in una Nave di Cascella diventata il simbolo di un sogno che, per ora, è destinato a rimanere tale. Più di tremila persone si sono date appuntamento nel cuore cittadino, incalzate da un passaparola via internet e raccolto un pò da tutti. E' stata una festa che Pescara ha voluto offrire al Pescara, un modo per dire grazie a dei ragazzi che hanno saputo regalare delle emozioni inimmaginabili fino a poche settimane fa, per far capire che nonostante la serie A non sia arrivata, il popolo ha capito lo sforzo della squadra e l'ha apprezzato. Un modo, inoltre, per convincere i ragazzi a rimanere in riva all'Adriatico anche nella prossima stagione: "Restate con noi, l'anno prossimo vinciamo il campionato", la frase più gettonata della serata. Non sarà facile, chiaro. Per una sera però, o meglio due, il tanto bistrattato calcio ha saputo offrire una lezione non da poco: si può uscire vittoriosi anche nella sconfitta, si può camminare a testa alta anche se a gioire sono altri. Questa squadra, infondo, non ha conquistato nulla sul campo. Nulla, tranne il rispetto. Chapeau.
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