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Ricorrenza del: 16/06/2015
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2015: ZEMAN-SEBASTIANI AI FERRI CORTI
Parte tutto da un intervista della Gazzetta dello sport a Zeman dove si parla anche del mancato arrivo a Pescara e da qui parte il botta e risposta con Sebastiani cui Zeman , sempre tramite la Gazzetta, ribatte e conferma le “accuse”. Di seguito quanto pubblicato dalla Gazzetta: I suoi detrattori vedono Lugano come un esilio: non ha ricevuto offerte dall’Italia? "Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara. E ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire la panchina". Ad ascoltare altre proposte non si fa peccato. "Quando do la mia parola per me vale come una firma. Non è la prima volta che chi ho davanti ragiona in maniera differente. Ne resto deluso, ma non per questo cambio modo di agire. Ancora fino a martedì scorso Sebastiani mi ha ripetuto: lei è il nuovo tecnico. Poi ha cominciato ad elogiare il lavoro di Oddo, quindi non ha risposto più al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente...". Zeman come Demi Moore? "Non proprio perché a lei nel film offrivano un monte di soldi, a me invece hanno chiesto di lavorare gratis adducendo come motivo che i tifosi non mi volevano. Ma le persone che conosco a Pescara mi dicono il contrario". Beh qualche tifoso ancora arrabbiato dopo il suo addio di tre anni fa magari c è davvero... "Lasciai il Pescara in A per andare alla Roma. Qualsiasi professionista avrebbe fatto lo stesso". A lei piacciono i ritorni: Foggia, Lecce, Roma. Perché voleva tornare a Pescara? "Volevo ripartire da dove avevo finito e con Pavone d.s. ero sicuro di costruire la squadra giusta". Ha pensato un attimo di accettare la proposta-provocazione di Sebastiani? "No, e non per soldi. Non ha futuro un rapporto o una società gestita così. Ed è la seconda volta che mi capita in sei mesi. Anche a Cagliari a dicembre mi proposero di rimanere se avessi rinunciato allo stipendio. Si vede che così funziona il calcio in Italia oggi". Storia di una amicizia in frantumi. Dopo le dichiarazioni di Zdenek Zeman circa il mancato arrivo al Pescara e la proposta indecente ricevuta per allenarlo, c’è stata la violenta replica del presidente Sebastiani (“Vergognoso e grave ciò che ha detto, nessuno lo ha cercato”). Zeman però raggiunto da Gazzetta.it conferma le sue parole e conferma la sua versione: “Leggo con stupore dello stupore del presidente Sebastiani. Confermo ciò che ho dichiarato alla Gazzetta dello Sport e cioè che ancora martedì scorso davanti al ds Pavone, Sebastiani mi ha confermato al telefono che sarei stato l’allenatore del Pescara. Ci eravamo d’altra parte già visti di persona a Roma e parlati spesso al telefono anche della squadra da costruire. Mi rattrista oggi constatare come una persona con cui ho avuto in questi anni un rapporto stretto professionale che era diventato anche di fiducia ed amicizia, poi non abbia avuto neanche il buon gusto di avvertirmi dei cambiati programmi. E addirittura non mi ha risposto più al telefono. Per mantenere la parola data al Pescara ho evitato di parlare con altri club e ascoltare le loro proposte, perché per me la parola ha un valore. E continuerà sempre ad averlo”. PROPOSTA INDECENTE — Quindi conferma anche la proposta indecente ricevuta: “Ribadisco che una persona da sempre vicinissima a lui e al Pescara, il signor Paglione, mi ha chiamato per dirmi che per giustificare il mio ingaggio al Pescara avrei dovuto dire di arrivare gratis, adducendo come motivo che la piazza mi era ostile. Nel calcio ne ho viste tante e tante spero di vederne ancora, alla mia età forse non dovrei più stupirmi di nulla, ma mi amareggio ancora quando capitano situazioni simili. Ripeto: bastava almeno avvertirmi. La mia storia professionale e personale la conoscono tutti, non saranno certo le offese personali del giovane presidente Sebastiani oggi a mutarla. Lascio alla gente valutare quanto è accaduto e se è normale gestire cosi le cose. Io ho detto la semplice verità, se a qualcuno non piace, non è certo colpa mia” Ci saranno ulteriori capitoli? Di certo per ora c’è solo che Zeman raggiungerà domani Lugano per legarsi al club svizzero e cominciare la nuova stagione. Ciascuno tragga le proprie conclusioni sulla vicenda, ben conoscendo i pescaresi entrambi i personaggi in questione...
Zeman: Mi volevano al Pescara gratis. Sebastiani: Vergognoso e grave
Dalle pagine della Gazzetta l'allenatore boemo svela i contatti avuti dopo l'esonero di Baroni, mentre il presidente della squadra biancazzurra smentisce tutto. In serata Zeman conferma tutto: "Mi stupisce lo stupore di Sebastiani"
Stanno facendo discutere le dichiarazioni rilasciate da Zeman alla Gazzetta dello Sport, che oggi pubblica una lunga intervista all'allenatore boemo a firma di Andrea Di Caro. Sulla Gazzetta Zeman (oggi tecnico degli svizzeri del Lugano) parla del suo mancato ritorno a Pescara, quando sembrava fatta (prima dell'exploit di Massimo Oddo sulla panchina biancazzurra), sostenendo che la società abruzzese lo avrebbe rivoluto praticamente gratis. «Una proposta indecente», l'ha definita Zdenek Zeman, che nell'intervista spiega: «Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara. E ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire una panchina». E oggi è arrivata la dura risposta del presidente del Pescara Daniele Sebastiani, a margine della premiazione della società biancazzurra da parte della Camera di Commercio di Pescara. «Io eviterei anche di rispondere a Zeman perché evidentemente purtroppo sono stato io a non capire in questi anni questo allenatore e soprattutto questa persona», ha riferito Sebastiani. «Quello che ha detto é una cosa vergognosa e grave perché io come presidente del Pescara non ho fatto nessuna proposta indecente a Zeman, sapendo anche come il mister tiene ai fatti suoi. Ribadisco che nessuno lo avrebbe mai chiamato, ci mancherebbe per venire gratis a Pescara. É sempre bello parlare poi - ha detto ancora il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani - quando si toccano i fatti personali. Se c'é uno che non ha mantenuto la parola che aveva dato al Pescara non è certo il Delfino Pescara, ma Zeman, che tre anni fa disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via e il giorno dopo invece ha lasciato Pescara. Il mister però è così e forse più passa il tempo - ha concluso il presidente della società adriatica - più capisco quelle persone che lo avevano catalogato in un certo modo». Tra Zeman e il Pescara è la fine dell'amore.
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