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Ricorrenza del: 26/01/2016
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NUOVA INCHIESTA SUL CALCIO IN FUORIGIOCO
La nuova bufera nel mondo del calcio investe anche il Pescara. Il terremoto giudiziario è dovuto ad un’operazione della guardia di finanza che coinvolge quasi tutti i presidenti di serie A e B e diversi giocatori. Tra gli indagati c'è anche il numero uno del Pescara Daniele Sebastiani. Al presidente biancazzurro sono contestati i benefit al centrocampista colombiano Juan Fernando Quintero. «Siamo assolutamente sereni e convinti di avere fatto tutto secondo le regole», ha dichiarato Sebastiani dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia. «Abbiamo già messo le carte nelle mani dei nostri legali e attendiamo fiduciosi che si faccia chiarezza».
Oltre a Sebastiani e al calciatore colombiano sono indagati 64 tra dirigenti e calciatori. Tra i dirigenti spiccano i nomi dell’ad del Milan, Adriano Galliani, del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, del numero uno della Lazio, Claudio Lotito, dell'ex presidente della Juventus, Jean Claude Blanc, e del procuratore Alessandro Moggi. Sono coinvolti anche altri personaggi legati all'Abruzzo: Giovanni Lombardi Stronati, ex della Valle del Giovenco (in serie D), e Claudio Garzelli, in passato dirigente di Chieti e Pescara. Tra i calciatori coinvolti anche Lavezzi, Milito e Crespo, attualmente allenatore, e gli ex Pescara Ciro Immobile ed Emanuele Calaiò. Tra i trasferimenti di calciatori nel mirino del pm c'è anche quello di Massimo Oddo dal Milan al Lecce nel 2011, ma il tecnico biancazzurro non risulta indagato Le accuse: fatture false ed evasione fiscale. I reati contestati sono evasione fiscale e false fatturazioni. Nell’ambito dell’inchiesta, ribattezzata «Fuorigioco», ci sono 64 indagati tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori, ed è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
Nel mirino della finanza i benefit a Quintero. Sebastiani è indagato per il pagamento di un benefit al centrocampista colombiano Juan Fernando Quintero, che ha vestito la maglia del Pescara nella stagione 2012-2013. Secondo gli inquirenti ci sarebbero irregolarità nel pagamento dell'Iva e per la stessa vicenda è indagato anche il calciatore colombiano. «L'indagine risale a un anno fa e riguarda l'affare Quintero - conferma il patron del Pescara - A suo tempo fornimmo tutte le carte agli inquirenti e oggi ci è arrivato l'avviso di conclusione delle indagini, ma noi siamo assolutamente sereni e convinti che non ci saranno conseguenze»
Giro di fatture tra procuratori e società. Nel mirino dei pm partenopei ci sono quote societarie e beni per circa 12 milioni di euro: praticamente gli indagati, tra il 2009 e il 2013, si sono resi in maniera sistematica protagonisti di reati tributari per evadere il Fisco italiano. Secondo l'accusa i procuratori dei calciatori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le proprie prestazioni, simulando così che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo del club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi dei calciatori e degli agenti. Le società, d’altro canto, ne approfittavano dell’indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando altresì della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo-prestazione ricevuta in esclusiva. Così i calciatori non dichiaravano quello che era un cosiddetto «fringe benefit» riconosciuto agli stessi dalla società calcistica, a vantaggio dell’atleta, anche la spesa per l’intermediazione. In altri termini, l’importo pagato dai club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore e, di conseguenza, la società calcistica ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito lordo ascrivibile all’atleta.
L'inchiesta parte dalla cessione di Lavezzi al Psg. L’inchiesta che ha portato ai provvedimenti di oggi, nasce con la Guardia di Finanza che nel 2012 nelle sedi del Napoli e della Figc acquisisce i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e del quasi sconosciuto attaccante argentino Cristian Chavez. Partendo da quella attività, nove mesi dopo, i finanzieri si sono presentati nelle sedi di 41 società di serie A e B per acquisire ulteriore documentazione. Gli investigatori parlarono di un «fenomeno generalizzato» nel calcio italiano, vale a dire la «progressiva ed esasperata» lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori.
Gli indagati: i dirigenti. Ecco i dirigenti indagati: Alessandro Moggi, Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Leonardo Rodriguez, Fernando Hidalgo, Aleandro Mazzoni, Edoardo Rossetto, Antonio Percassi, Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lo Monaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Oronzo Corvino, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi, Pasquale Foti, Eduardo Garrone, Marino Umberto, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati, Francesco Zadotti, Sergio Cassingena, Massimo Masolo, Dario Cassingena.
Gli indagati: i calciatori. Ecco i giocatori coinvolti nell'inchiesta: Gustavo German Denis, Quintero, Adrian Mutu, Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankulovski, Cristian Chavez, Inacio David Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Rios Pavon, Diego Alberto Alberto Milito.
I trasferimenti nel mirino del pm. Ecco l'elenco dei trasferimenti di calciatori finiti al centro dell'indagine della procura di Napoli e per i quali si ipotizzano presunte evasioni fiscali nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari. - Guglielmo Stendardo, dalla Lazio all'Atalanta (indagati il procuratore Alessandro Moggi e i dirigenti dell'Atalanta Antonio e Luca Percassi). - Matteo Paro dal Genoa al Bari (indagati Alessandro Moggi, Claudio Garzelli e Giorgio Perinetti dirigenti del Bari). Per il trasferimento dello stesso Paro dalla Juve al Genoa sono indagati Moggi, il presidente del Genoa Enrico Preziosi e lo stesso calciatore. Invece, per la cessione di Paro dal Genoa al Vicenza sono indagati Moggi, Preziosi e l'ad dei grifoni Alessandro Zarbano, e i dirigenti veneti Sergio Cassingena, Massimo Masolo e Dario Cassingena. - Michele Arcari dall'Aurora Pro Patria al Brescia (indagati Alessandro Moggi, e i dirigenti del Brescia Luigi Corioni e Gianluca Nani) - Nicola Legrottaglie dalla Juventus al Milan (indagati i procuratori Vincenzo Leonardi e Moggi, i dirigenti dell'epoca della Juve Jean Claude Blanc e Alessio Secco, l'ad del Milan Adriano Galliani. Per il successivo trasferimento dal Milan al Catania sono indagati Aleassandro Moggi e i dirigenti del Catania Sergio Gasparin e Pietro Lomonaco. - Erion Bogdani dal Chievo al Cesena (indagati i procuratori Alessandro Moggi e Marco Sommella e l'ex presidente del Cesena Igor Campedelli). - Fabio Liverani dalla Fiorentina al Palermo (indagati Alessandro Moggi, e i dirigenti rosanero Maurizio Zamparini e Rino Foschi). - Antonio Nocerino dalla Juventus al Palermo (indagati Moggi e i dirigenti del Palermo Zamparini e Foschi) e poi dal Palermo al Milan (per questo trasferimento sono indagati Moggi e Adriano Galliani). Lo stesso Nocerino figura tra gli indagati. - Juan Fernando Quintero dall'Atletico Nacional al Pescara (indagati Alessandro Moggi, il presidente del Pescara Daniele Sebastiani e lo stesso Quintero). - Adrian Mutu dalla Juve alla Fiorentina (indagati il patron della Fiorentina Andrea della Valle, il ds Pantaleo Corvino e lo stesso Mutu). - Ciro Immobile dalla Juve al Genoa (Alessandro Moggi, l'ad del Genoa Alessandro Zarbano e lo stesso Immobile). - Giuseppe Sculli dalla Juventus al Genoa (indagati Moggi e i dirigenti del Genoa Enrico Preziosi e Alessandro Zarbano). Per il passaggio dello stesso Sculli dalla Lazio al Genoa sono indagati Alessandro Moggi, il presidente della Lazio Claudio Lotito e il dirigente della società romana Marco Moschini). - Ferdinando Sforzini dall'Udinese al Grosseto (indagati Moggi e Luciano Cafaro amministratore unico del Grosseto). - Pasquale Foggia dalla Lazio alla Sampdoria (indagati Moggi, i dirigenti della Lazio Claudio Lotito e Marco Moschini, i dirigenti doriani Eduardo Garrone e Umberto Marino e lo stesso Foggia). - Massimo Oddo dal Milan al Lecce (indagati i procuratori Moggi e Sommella, l'ex ad del Lecce Renato Cipollini e Adriano Galliani). - Francesco Tavano dal Valencia al Livorno (indagati Moggi e Aldo Spinelli, presidente del Livorno). - Emanuele Calaiò dal Siena al Napoli (indagati il procuratore Riccardo Calleri, il patron del Napoli Aurelio de Laurentiis, Alessandro Moggi, l'ex patron del Siena Massimo Mezzaroma, l'ex dg Roberto Zanzi e lo stesso calciatore). - Morgan De Sanctis dal Siviglia al Napoli (indagato il procuratore Federico Pastorello) - Dorian Pabon dall'Atletico Nacional al Parma (indagati il procuratore Calleri e lo stesso calciatore) - Nicolas Amodio, dal Napoli al Portogruaro (indagato il procuratore Umberto Calaiò) - Domenico Danti dal Siena alla Reggina (indagati Moggi e il presidente della Reggina Lillo Foti). Per il trasferimento dal Vicenza alla Ternana sono indagati Moggi e il dirigente della squadra umbra Francesco Zadotti. - Cristian Molinaro, dalla Juve al Siena (indagati Moggi, Giovanni Lombardi Stronati ex presidente del Siena e Molinaro). - Hernan Crespo dal Chelsea all'Inter (indagati il procuratore Fernando Hidalgo e lo stesso calciatore oggi allenatore del Modena). - Diego Milito, dal Genoa all'Inter (indagati il procuratore Fernando Hidalgo e lo stesso calciatore). - Cristian Chavez, dal Deportes Talca al Napoli (indagati gli agenti Alejandro Mazzoni e Edoardo Rossetto e lo stesso Chavez). - Ignacio Fideleff dal Newell's Old Boys al Napoli (indagati i procuratori Leonardo Rodriguez e lo stesso calciatore). - Ezequiel Lavezzi dal San Lorenzo al Napoli (indagati i procuratori Luis Rossetto, Alejandro Mazzoni e lo stesso Lavezzi). Per il passaggio dal Napoli al Paris Saint Germain è indagato Alessandro Moggi. - German Denis, dall'Udinese all'Atalanta (indagati il procuratore Leonardo Rodriguez e lo stesso calciatore) Nel mirino degli inquirenti anche una serie di rinnovi contrattuali. Per l'adeguamento del contratto dell'ex calciatore del Milan Marek Jankulovski sono indagati Alessandro Moggi, l'ad rossonero Adriano Galliani e lo stesso Jankulovski. Per quello del difensore Gabriel Paletta col Parma sono indagati Moggi, i dirigenti del Parma Tommaso Ghirardi e il dg Pietro Leonardi nonchè lo stesso Paletta.
tratto da il centro del 26 gennaio 2016
Comunicato apparso sul sito ufficiale della squadra Sebastiani: "Siamo Tranquilli"
Martedì 26 Gennaio 2016 18:05
In riferimento ad alcune notizie apparse su organi di stampa il presidente della Delfino Pescara Daniele Sebastiani commenta:
"Non scopriamo nulla di nuovo, sono vicende ormai in piedi da un anno e per le quali la società si è sempre messa a disposizione e senza nulla nascondere nei confronti degli organi competenti. Abbiamo sempre rispettato le regole e al momento stiamo lavorando per formulare un ricorso, confidando nel giusto iter di giustizia. Invitiamo tutti a restare tranquilli come siamo tranquilli noi e mi auguro che la vicenda non distolga l'attenzione sull'importante cammino dei nostri ragazzi, e anzi, mi auguro che i nostri tifosi sabato diano un segnale forte a tutto l'ambiente per l'amore e per la passione che noi tutti nutriamo nei confronti della Pescara Calcio". |