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Ricorrenza del: 18/04/1993
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ATTENTI AL PESCARA
ATTENTI AL PESCARA, NIENTE LINCIAGGI Repubblica — 18 aprile 1993 pagina 40 sezione: SPORT
NELLA domenica del dopo scandalo, tutti colpevoli, tutti da bruciare? E sì che parecchio tempo fa, alle ansiose domande su quanti puri di cuore era necessario trovare, laggiù nella città perduta, perché l' ira del Signore la risparmiasse, il Libro diminuiva sempre più le sue pretese: mille buoni, cento buoni... e sarebbe stato disposto a trattare ancora, ma laggiù nella città del vizio i buoni erano al lumicino. E allora piovvero lingue di fuoco purificatore. Oggi a Pescara l' esercizio resta altrettanto difficile. Il Pescara era davvero una società dove pochi "aggiustavano" le partite e tutti sapevano e omettevano denunce e magari al momento buono ritiravano la gamba? Il guaio della cultura del sospetto è che spinge a far di ogni erba un fascio e fa perdere di vista l' accertamento della verità, che richiede un po' più del tempo necessario a far galoppare un' accusa, anche se sussurrata sulla banda riservata ai telefoni cellulari. A Pescara c' è forse chi "si è fatto prendere", così come da sempre succede, a fine campionato e sempre in zona calda: serie A e B sono un turbine di pettegolezzi, voci, parole al veleno e di tristi verità. Il sospetto della combine è uno dei risvolti più amari del fondo classifica. La polizia ha annunciato misure particolari oggi in Abruzzo. Più che una contestazione (che non è esclusa), le forze dell' ordine temono i tremila foggiani che arrivano per uno dei derby interregionali più duri di sempre. Intanto i tifosi della Nord pagano due ore di tasca loro nel palinsesto di un' emittente locale, per "raccontare la nostra verità". Che è moralmente preferibile a chi dice di sapere la verità ma di non volerla dire. Sarà capace la gente di Pescara di pensare agli innocenti che non sapevano o hanno dovuto vedersela anche col guaio di chi combinava le partite? Si tratta di aspettare i tempi dell' indagine federale, le prove verranno fuori, qualcuno racconterà ciò che ha visto e ha sentito. Perciò buona domenica: a Pescara e allo spirito del calcio (o a ciò che ne rimane). - di VITTORIO ZAMBARDINO |