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Dettagli Giocatore - Archivio Dati Solopescara.com


Cognome: Montrone 

Nome: Angelo

classe: 1967 

Nazione:

Stagione: 1994-1995  Categoria: Serie B

Ruolo: Attaccante     Presenze: 14     Reti: 4

 

Stagioni nel Pescara Calcio

Stagione Cognome Nome Pres Reti
1994-1995 Montrone Angelo 14 4

 

Dettagli:

 

Lui non è uno qualsiasi. Lui il calcio delle
stelle l’ha visto da vicino, l’ha assaggiato,
l’ha vissuto. Angelo Montrone è uno che ne
ha passate tante nella sua vita. Ha calcato
i campi polverosi delle serie minori, ha
sfidato le platee esigenti della B, ha sfiorato
la A e ora vive le ultime battute di una
carriera intensa con la nostra amata Cremo.
Soprattutto, Montrone è un uomo onesto che,
in un ambiente ipocrita come il calcio, ha
sempre detto la verità. Ed eccola, la sua
verità.

Cominciamo dagli esordi.

“Sono nato a Bari e ho iniziato nel Minafra.
A 15 anni sono andato al Cagliari, ovviamente
lasciando casa. E’ stato difficile, mio padre
era morto da poco quando sono partito perciò
per mia madre è stata dura: l’anno dopo sono
tornato una sola volta”.

Cagliari prima tappa. Poi?

“Poi Fiorentina e quindi Padova, dove mi
aspettava una sorpresa”.

Una sorpresa. Di che tipo?

“Ho scoperto che il mio cartellino non era
mai stato delle società per cui giocavo,
come credevo, ma apparteneva al dottor Crispino,
un farmacista di Napoli che era presidente
della Frattese. Mi cedette al Padova per
un pulmino usato”.

Finalmente c’è l’esordio da professionista.


“Il tecnico era Rambone, esordii in un Rondinella-Padova
a Firenze. Era l’85-86”.

L’anno dopo sei al Giorgione.

“Si, col Giorgione ho firmato il mio primo
contratto”.

La prossima stazione è il Cosenza ‘87-88.

“Vincemmo il campionato di C1. In panchina
c’era Di Marzio, la squadra era forte: Padovano,
Lucchetti (tecnico del Pergo), il povero
Bergamini (morto tragicamente)”.

Padova però resta la base. L’anno dopo sei
di nuovo lì.

“Con mister Buffoni ho esordito in B, poi
mi hanno girato all’Alessandria che venne
promossa in C1”.

Siamo nell’89, anno del militare. Come lo
hai trascorso?


“Giocavo nel Vigor Lamezia, ma era più il
viaggiare che il giocare. A Lamezia il campo
era in terra battuta, ma di quell’esperienza
ricordo soprattutto Sereni: era il figlio
del mister e si allenava con noi, si vedeva
il talento”.

Da Lamezia a Sesto San Giovanni. Un bel salto.

“Era la Pro Sesto di Motta. Segnai 10 gol
e attirai l’Empoli di Guidolin, che mi aveva
conosciuto al Giorgione, per cui mi accordai
per un triennale col d.s. Bini. Avrei giocato
con Montella, ma ecco il disastro: la Pro
aveva organizzato un’asta col Lecce. L’ultimo
giorno di mercato ero a Forte Crest col procuratore
Pasqualin per firmare e invece Bini, offeso,
mi stracciò il contratto davanti agli occhi.
L’unico che ci rimise fui io, tornai in Veneto”.

Di nuovo Padova per 3 anni.

“Il primo anno ci salvammo con Sandreani,
subentrato a Mazzia. Nell’estate mi cercò
la Spal che offrì ben 4 miliardi al Padova
e 400 milioni annui a me, ma il presidente
non ne volle sapere e restai. Ci giocammo
la A all’ultima partita con l’Ascoli. Era
il giorno di Sant’Antonio, all’Appiani c’erano
20 mila tifosi entusiasti. Dopo 25’ perdevamo
2-0 (gol di Bierhoff), ma vincemmo 3-2 con
una mia rete al 90’. Fu indescrivibile, Padova
inseguiva la A da 35 anni. Purtroppo scoprimmo
negli spogliatoi che il sogno era sfumato:
il Cosenza si era fatto battere dal Piacenza,
che andò in A al posto nostro”.

In quel Padova c’era Del Piero. Come lo ricordi?

“Io facevo coppia con Galderisi. Ero partito
bene ma mi ruppi il malleolo in un’amichevole.
La società andò sul mercato puntando su Simonetta.
Un giorno dissi al presidente Giordani che,
anche se Simonetta era bravo, il fenomeno
ce l’avevamo in casa. Naturalmente parlavo
di Alex. Il Padova comunque comprò Simonetta,
ma Alex si ritagliò spazi importanti e fece
un gran gol con la Ternana. Io ero triste,
pensavo fosse il mio momento e invece ci
fu l’infortunio. Almeno, sono contento che
sia servito a lanciare Alex. Era incredibile,
in allenamento ci fermavamo ad ammirarlo:
su 10 punizioni ne infilava 9 nello specchio.
Non parliamo poi del tocco di palla, dei
movimenti: ti spiazzava sempre”.

Fuori dal campo com’era?

“Silenzioso e umile. La famiglia ha fatto
uno splendido lavoro: Alex sapeva farsi amare,
è un uomo vero”.

Torniamo a te. Nel ‘93-94 arriva l’agognata
serie A.

“Ci giocammo tutto alla fine. Noi facemmo
1-1 a Bari: segnò Galderisi su rigore, ma
l’arbitro Nicchi ci impedì di entrare in
area nel finale. Intanto, la Fiorentina si
fece docilmente superare dal Cesena. Andammo
allo spareggio, giocato proprio allo “Zini”:
fu un successo memorabile”.

La A però l’hai solo sfiorata.

“Ci furono litigi col d.s. Aggradi e pagai
per tutti: a novembre ero al Pescara. Quel
Padova si salvò: era forte, con Vlaovic e
Lalas. Io mi dovetti accontentare di vederlo
dall’esterno, fu un peccato”.

Da Pescara a Cremona. Veniamo agli ultimi
anni.

“Il Pescara era una bella squadra, con in
porta De Sanctis. Nel ‘95 passai a Pistoia,
ma fu una stagione amara e retrocedemmo.
Tornai a Padova, dove giocai con Lucarelli
e Zenga. Il resto è storia recente: il torneo
vinto ad Alessandria con Maselli, Mantova,
Cremona”.

Il momento dell’addio si avvicina. Rimpianti?

“Sono contento di ciò che ho avuto, perché
mi sono guadagnato tutto con la volontà.
Ho ottenuto più di altri che mi erano superiori,
ma nel calcio contano molto il sacrificio
e la vita regolare. Non ho rimpianti, sono
uscito a testa alta da ogni esperienza”.

Resterai in campo?

“Il calcio mi ha dato tanto, ma è una realtà
cruda. Non bisogna avere scrupoli per restare
in questo ambiente: c’è invidia, la gente
ti calpesta. Non so che mansioni potrei svolgere,
anche se mi piacerebbe continuare: vorrei
un ambiente a misura d’uomo”.



LA CARRIERA

Anno Squadra Serie G

85-86 Padova C1 1

86-87 Giorgione C2 8

87-88 Cosenza C1 0

88-89 Padova B 0

10/88 Alessandria C2 0

89-90 Padova B 0

12/89 Lamezia C2 7

90-91 Pro Sesto C1 10

91-92 Padova B 11

92-93 Padova B 5

93-94 Padova B 3

94-95 Padova A 0

11/94 Pescara B 4

95-96 Pistoiese B 8

96-97 Padova B 3

97-98 Padova B 1

98-99 Alessandria C2 2

99-00 Alessandria C2 12

00-01 Mantova C2 3

01-02 Mantova C2 1

02-03 Cremonese C2 -

Legenda: G=gol


Club Anno Pres Goals
Cremonese 2002-2003 20 3
Mantova 2001-2002 10 1
Mantova 2000-2001 27 3
Alessandria 1999-2000 29 12
Alessandria 1998-1999 19 2
Padova 1997-1998 24 1
Padova 1996-1997 24 3
Pistoiese 1995-1996 36 8
Pescara 1994-1995 14 4
Padova 1993-1994 18 3
Padova 1992-1993 22 5
Padova 1991-1992 31 11
Pro Sesto 1990-1991 34 10
Padova 1989-1990 0 0
Vigor Lamezia 1989-1990 24 7
Padova 1988-1989 3 0
Alessandria 1988-1989 22 0
Cosenza 1987-1988 12 0
Giorgione 1986-1987 30 8
Padova 1985-1986 4 1

 

Aggiornato al: 25/10/2008

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