dal CORRIERE DELLO SPORT, 28/11/2000 Pescara, un buon organico rigenerato dalla cura Galeone di ALFREDO PEDULLA'
Gli avevano chiesto un pronto intervento e risultati immediati. Galeone aveva invocato un minimo di pazienza, ma si era rifugiato nel suo inguaribile ottimismo: «L'organico del Pescara è buono, anzi ottimo. Non capisco per quale motivo dovremmo amplificare le preoccupazioni. Lavorerò sull'aspetto psicologico e cercheremo di raccogliere». Poi quella frase che il tifoso medio avrebbe voluto ascoltare: «Non credo che ci possano essere problemi di salvezza». Già, l'incubo era questo: tormentato da Rossi con una serie di decisioni incomprensibili, con moduli inadeguati, con giocatori schierati fuori ruolo, c'era il rischio che il Pescara potesse andare definitivamente fuori strada. Galeone non ha impiegato una vita per mettere su un prodotto accettabile: se Rossi aveva aspettato vanamente nove settimane senza raccogliere lo straccio di una vittoria, a Galeone ne sono bastate per sbloccare la situazione a Verona. Avete capito bene: a Verona contro il Chievo, ovvero una delle squadre più organizzate. Galeone avrà qualche innegabile limite (altrimenti qualcuno in serie A gli avrebbe offerto la possibilità di portare avanti un progetto intrigante), però alcuni pregi vanno rimarcati. Per esempio, accorcia al massimo i tempi. Lo chiamano, studia e analizza pregi e difetti dell'organico, fa una scelta. Di Galeone non si potrà dire che utilizza in ruoli diversi lo stesso giocatore. Galeone non guarda in faccia nessuno, anche se ha i suoi pupilli, ma non al punto da mandarli in campo se non lo meritano. Dato all'allenatore ciò che gli spetta, va sottolineato che l'organico del Pescara è di grande qualità. Prendete il centrocampo: Palladini, Melosi, De Patre e Sullo farebbero la fortuna di molte pretendenti alla promozione. La stessa difesa è stata rigenerata: un portiere come Bordoni buca poche partite, Gregori e Giacobbo sono i pezzi pregiati, hanno un buon mercato anche in serie A. In attacco a Giampaolo ha fatto comodo qualche settimana in panchina: si è ricaricatom si è messo al servizio del nuovo Palmieri, nuovo nel senso che a Piacenza mai l'avevano visto così brillante. Insomma, un organico che è finalmente uscito dal black-out, con la benedizione di Galeone.
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