Nell'estate del 2003 i diritti televisivi dividino la lega calcio (allora ancora unita con club di serie A e B). Molte società nel corso di una durissima protesta contro la ripartizione dei diritti telivisivi decide di non scendere in campo bloccando i campionati. Tra le tante società figurano Torino, Livorno, Como, Piacenza, Vicenza, Atalante e altre. Nella protesta delle società ribelli figura anche il Pescara che come altre non scende in campo in Coppa Italia. Nel girone 7 il Pescara rimedia quindi il 3 a 0 a tavolino a vantaggio di Napoli e Salernitana con un punto di penalizzazione per ogni gara non disputata. Nella classifica di girone il Pescara finisce quindi ultimo a -2! Seguono alcuni articoli in ordine temporale che ben descrivono la grave crisi che ha colpito il calcio italiano
Roma, 23-08-2003 Calcio. Una domenica senza Coppa Italia. Compatta protesta della serie B. Carraro e Galliani sotto accusa Domenica senza Coppa Italia, della seconda giornata della prima fase di Coppa Italia di calcio non si disputerà infatti nemmeno una delle partite in programma. La defezione dell'Ancona, altra squadra di serie A che si unisce alla protesta, ha fatto saltare anche la partita con la Sambenedettese. E lo sciopero indetto da 20 società di Serie B - oggi si è aggiunto anche il Como - grazie anche all'adesione solitaria del Martina, ha fatto saltare le altre quindici partite in calendario. Le ripercussioni sul Totocalcio Una situazione senza precedenti che avrà dirette ripercussioni sulle scommesse e sul Totocalcio. Sul primo versante la Snai, che aveva annullato le quote di tutte le partite interessate dalla serrata dei club in rivolta, e che aveva lasciato a disposizione solo quelle per Sambenedettese-Ancona, sarà ora costretta a chiudere tutte le giocate. Sul secondo versante le schedine di Totocalcio e Totogol resteranno sempre valide ma divergeranno in un certo senso "virtuali" dal momento che la schedina vincente sarà determinata dai segni pronosticati con più frequenza dagli scommettitori. Berlusconi: le squadre di serie B sono libere di gestirsi Il presidente del Consiglio, commentando la situazione di caos che sta attraversando il mondo del calcio si mostra distaccato. I presidenti di Serie B che hanno intenzione di bloccare il Campionati di calcio, ha affermato oggi, "sono liberi di gestirsi il loro futuro. Io - ha aggiunto il premier - non sono né in accordo né in disaccordo con loro. Sono liberi di gestirsi autonomamente; è un problema che devono risolvere tra loro". Infuocate assemblee di Lega Mercoledì 27 e venerdì 29 (a soli 2 giorni dal via della serie A) sono previste due cruciali ed infuocate assemblee di Lega. L'ordine del giorno stilato per la seconda è una vera e propria dichiarazione di guerra. Contro tutti. Contro Sky, si vuole decidere autonomamente posticipi ed anticipi; contro Adriano Galliani e Franco Carraro, ben due mozioni di sfiducia; contro l'Assocalciatori, rea di avere votato per l'allargamento. Il clima nella serie B è irrespirabile E' irrespirabile il clima nella seire B, ma se qualcuno pensava che la A potesse restarne fuori, ecco le prese di posizione di Ancona e Lecce, aggiuntesi al boicottaggio di domani per solidarietà. Concedendo un assist clamoroso a Gino Corioni, presidente del Brescia. Corioni temeva, con la sua solidarietà, di rimanere solo. ora non lo è più. Un suo salto al di là della barricata potrebbe trascinare altri club. Chi? Ad esempio quelli della piattaforma fantasma Pmt-Gioco Calcio, club ancora lontani da un contratto con Sky e chiusi in un'alleanza poco fruttuosa. Modena, Empoli, Perugia, Chievo ed, appunto, Brescia, potrebbero pensare di bloccare anche la serie A, domenica prossima. Ma Galliani è pronto a tirare fuori l'asso dalla manica Galliani come ogni buon giocatore, tiene nascosto fino all'ultimo secondo l'asso nella manica. La Gazzetta dello Sport ha provato a smascherare il gioco del presidente della Lega, che pare sia pronto a proporre una B a 22 squadre ed una A a 20 nella stagione 2004-05. Cosa significherebbe? Cinque promozioni dalla B alla A e solo tre retrocessioni dalla A alla B. L'unica soluzione che, forse, potrebbe far felici anche i ribelli.
Roma, 26-08-2003 Calcio. Oggi si riuniscono i presidenti delle società di serie B Si riuniscono oggi i presidenti delle società di serie B per redigere un documento comune da presentare all'assemblea della Lega di domani, mercoledì. Si prepara un muro contro muro per la seconda seduta straordinaria, quella di venerdì, nella quale la maggioranza dei club che compongono la Lega chiederà, oltre alle dimissioni del presidente della Figc, Franco Carraro, anche la verifica dei poteri del presidente della stessa Lega, Adriano Galliani. Per sbloccare la situazione, proprio Galliani ha proposto una serie A a 20 squadre, anziché 18, e una serie B a 22, anziché 24.
Roma, 26-08-2003 Calcio. Giudice: 0-3 a tavolino e un punto di penalità alle 24 squadre Un punto di penalizzazione e 0-3 a tavolino. Sono queste le sanzioni inflitte dal Giudice sportivo Maurizio Laudi alle 24 società che non sono scese in campo domenica scorsa per la seconda giornata della Coppa Italia. In otto partite, non si sono presentate in campo entrambe le squadre: si tratta di Cagliari-Piacenza, Albinoleffe-Verona, Treviso-Palermo, Vicenza-Venezia, Atalanta-Triestina, Pisa-Ternana, Bari-Ascoli e Napoli-Messina. Per tutte queste società il Giudice ha inflitto la perdita della gara con il punteggio di 0-3 e la penalizzazione di 1 punto. La stessa sanzione è stata inflitta al Como (che doveva scendere in campo contro la Pro Patria), al Torino (Cesena), al Livorno (Genoa), all'Ancona (Sambenedettese), al Martina (Teramo), al Pescara (Salernitana), all'Avellino (Catania) e al Lecce (Brindisi).
Roma, 27-08-2003 Calcio. Galliani ribadisce: 20 in A, 22 in B da prossimo anno. Presidenti serie B: sabato non si gioca Adriano Galliani non cede. E ribadisce la sua proposta. Il presidente della Lega Calcio, è arrivato intorno alle 11.30 nella sede di via Rosellini dove si sta per tenere la tanto attesa assemblea generale straordinaria. Galliani ha anticipato che, in assemblea, "avanzerò di nuovo la mia proposta: 18 squadre in A e 24 in B quest'anno e la prossima stagione 20 in A e 22 in B. Poi vedremo se trova consensi". Il presidente di Lega ha lasciato anche intendere che il campionato di serie B potrebbe partire regolarmente nel week end: "C'è chi urla di più e chi meno, molti silenziosi poi magari chiamano e mi dicono che si parte". Presidenti B: più compatti che mai I rappresentanti di B affermano con sicurezza che dalla riunione informale di ieri "siamo usciti più compatti che mai", per usare le parole del ds del Treviso Carlo Osti, confermate dal presidente dell' Avellino Scibilia. Unica voce fuori dal coro è quella di Enrico Preziosi, patron di Como e Genoa, che non aderisce formalmente alla protesta delle altre di B: "So di avere poca credibilità per il conflitto d' interessi che mi coinvolge però non credo al muro contro muro. Ci vuole buon senso". Preziosi sembra essere dalla parte di Galliani e contro Cellino, il presidente del Cagliari a capo della rivolta: "Il lodo Galliani non è così orribile. Per un fatto straordinario ci vogliono soluzioni straordinarie, anche se impopolari. Cellino? Ha deliri d' onnipotenza, bisogna che torni in se stesso". Salta prima di campionato in B? Per il presidente della Triestina, Amilcare Berti, c'è solo il 10% delle possibilità che la serie B scenda in campo sabato prossimo. "Si considera una situazione pilotata - ha detto Berti prima di presentarsi alla riunione con gli altri presidenti - in realtà sono state fatte grandi ingiustizie: è una questione di principio. Diciannove squadre di serie B sono compatte per la prima giornata di blocco - ha precisato Berti -, mentre il fronte è meno unito per quanto riguarda il blocco a oltranza". "Abbiamo deciso di non giocare" ha aggiunto il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, che si è fatto portavoce delle societa' di serie B considerate "ribelli" perché non vogliono scendere in campo per il campionato. "Tanto poi decide Galliani" ha aggiunto con un pizzico di ironia il presidente del Cagliari, ma poi, più seriamente ha continuato: "In serie B siamo 20 e 20 rimarremo".
Roma, 28-08-2003 Calcio. Matarrese: senza accordo con Sky salta anche la A. Galliani ottimista: credo che i campionati partiranno La guerra per i ripescaggi non è chiusa. E oggi si è aperta quella sui diritti tv. Il mondo del calcio è senza pace e questa volta la minaccia di non far partire i campionati di A e B arriva per uno scontro con la tv di Murdoch appena sbarcata in Italia. "Senza l' accordo con Sky il campionato di serie A non potrà partire" ha detto il vicepresidente della Lega Antonio Matarrese. Non solo la cadetteria ma anche la massima serie sembra in alto mare a due giorni dal fischio di inizio del campionato. La prima parte della riunione con i vertici di Gioco Calcio e Sky, non ha ancora prodotto gli effetti desiderati, ovvero quelli di chiudere l' accordo sulle sei società di serie A ancora prive di contratto con la pay tv. "Se Sky non ragiona, allora la faremo ragionare noi con le buone o con le cattive..." ha aggiunto il nunmero due della Lega.Più ottimista il presidente. "Spero bene, credo comunque che partiranno insieme i campionati di A e di B" ha detto Adriano Galliani al suo arrivo nella sede della Figc per la riunione del Consiglio Federale. Fidejussioni, documenti requisiti Ci sono importanti novità anche per l'altra vicenda che ha scosso il mondo del pallone quest'estate: le false fidejussioni per l'iscrizione ai campionati. La guardia di finanza e i carabineri, hanno perquisito oggi l'ufficio di Amedeo Santoro, una delle persone finite sul registro degli indagati della Procura della repubblica di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulle false fidejussioni colui che è ritenuto il principale responsaabile della presunta truffa. Sono state requisite isionate carte ritenute di grande interesse da parte degli inquirenti. Per giungere nell'appartamento al terzo piano è stato necessaria un'autoscale dei vigili del fuoco sulla quale è salito anche un rappresentante delle Fiamme Gialle.
Milano, 29-08-2003 Calcio. Petrucci: non esiste ipotesi di commissariamento della Figc. Materrese: ma Carraro non può far finta di niente Non esiste un'ipotesi di commissariamento della Figc dopo la sfiducia a Carraro votata dalla Lega. E' categorico il presidente del Coni Petrucci di fornte alla raffica di domande dei cronisti, a margine del meeting di Rimini: "Non esiste l'ipotesi. Il calcio ha un presidente eletto". Ma la pressione sul presidente della Federcalcio resta molto forte. "Partiamo, ma partiamo da una serie di grossi errori- spiega il vicepresidente di Lega Vincenzo Matarrese - Ora bisogna lavorare sodo per ricucire le fratture che sono state fatte". Su un eventuale voto di sfiducia a Carraro, che Adriano Galliani ha definito "politico", Matarrese aggiunge: "E' naturale dopo tutto quello che è successo. A dire il vero mi aspettavo di piu' da lui, ha perso lo smalto. Ora si deve rifare, non faccia spallucce, non può fare finta di niente ma deve recuperare il voto di sfiducia. E' come quando nel governo c'è il partito di maggioranza che sfiducia il presidente del Consiglio: questo non può fare finta di niente".
Roma, 29-08-2003 Calcio. Raggiunto l'accordo tra Sky e Gioco Calcio Dopo ore di trattative, l'intesa. Le due piattaforme digitali Sky e Gioco Calcio hanno trovato l'accordo per consentire il decollo della nuova società. Secondo quanto spiegato da Marco Bianchi, un azionista del consorzio, l'intesa prevede il passaggio sui canali Sky delle partite della piattaforma Gioco Calcio a partire da domenica. L’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, ha confermato che "l'accordo è stato raggiunto e il campionato partirà regolarmente. Non è importante l' aspetto commerciale, l' importante è che il calcio inizierà e gli italiani potranno vedere le partite". La piattaforma digitale guidata da Antonio Matarrese, vicepresidente della Lega Calcio, legata al consorzio Pmt chiedeva alla società di Murdoch 4 canali a disposizione per trasmettere le partite delle squadre rimaste senza contratto. L’intesa dovrebbe scongiurare il pericolo di rinvio dei campionati. Anche se per la serie B resta l’opposizione dei presidenti delle squadre all’allargamento deciso dalla Figc.
Milano, 29-08-2003 Calcio. L'assemblea della Lega Calcio sfiducia Carraro L'assemblea della Lega Calcio ha sfiduciato il presidente della Federcalcio Franco Carraro. Per la sfiducia hanno votato 26 presidenti, contrari 12 e astenuti 4. Ancora, assemblea tutt’ora in corso, ha disdettato l'accordo collettivo con i giocatori.
Milano, 29-08-2003 Calcio. La serie B partirà il 7 settembre. Fini: Carraro sfiduciato? Buona notizia. Petrucci: fiducia in lui da sempre La prima giornata del Campionato di serie B è stata ufficialmente rinviata al prossimo 7 settembre mentre le partite di serie A prenderanno il via regolarmente domani con l'anticipo e poi domenica. Ad annunciarlo è stato il presidente del Napoli, Salvatore Naldi che ha anche riferito ai cronisti che, Adriano Galliani, non è stato sfiduciato da presidente di Lega. Intanto, il vicepremier Gianfranco Fini, appena saputo della sfiducia del presidente della Federcalcio Franco Carraro, votata dai 26 presidenti, ha commentato: "E' una bella notizia", mentre il presidente del CONI Gianni Petrucci si è rifugiato in un prudente "Non commento, ma ho sempre avuto fiducia in Carraro". La posizione dei club Per Antonio Matarrese, vice presidente di Lega, "i presidenti di A e B oggi hanno dato una lezione a tutti coloro che li hanno messi in una situazione cosi' difficile". Ma non è tutto: "La B non si è ancora calmata", anche "il voto di sfiducia a Carraro è stato una soddisfazione per i presidenti di B". Matarrese ha chiesto ai presidenti delle società di serie B "di non alzare troppo il tiro per non perdere di credibilita"' e si è detto soddisfatto dell' assemblea odierna: "Pensavo che qui oggi succedesse la rivoluzione, vista la serie di gravissimi errori e leggerezze che ci sono stati. Invece, anche grazie all' accordo con Sky, c'è stata grande responsabilità e Milano ha dato una bella lezione a Roma".
Roma, 01-09-2003 Calcio. Figc a pezzi: Galliani chiede rinvio per approvare lo statuto, Carraro rifiuta. Matarrese: la B non parte Il presidente della Lega aveva chiesto il rinvio dell'assemblea straordinaria della Federcalcio per l'approvazione del nuovo statuto ma la sua proposta, appoggiata dalle società di serie A e B, è stata respinta dalla Lega Dilettanti, dalla serie C, dai rappresentanti dell'Associazione italiana calciatori e degli allenatori. Il vicepresidente di Lega antonio Matarrese, intanto, sulla serie B è pessimista: "Non ci sono le condizioni affinché sabato possa partire". "La nostra richiesta di rinvio - spiega Galliani - non è un aprioristico no allo statuto. Non è una sfiducia né una mancanza di rispetto, ma ci serve un po' di tempo per studiare lo statuto anche alla luce di quello che è successo questa estate. Rinnovo così la richiesta di riconvocare l'assemblea fra 60 giorni". Carraro però aveva già ribadito che l'assemblea ormai era convocata e che è "costosa per le casse della Figc ed è difficile tenerne un'altra quando l'attività agonistica è in corso. Noi chiediamo di dar vita al nuovo statuto nel rispetto di tutti". Il rebus B "La serie B ha ragione - insiste da parte sua Matarrese - e prima o poi dovrà partire. Per ora sta vincendo la loro forza e se Carraro avesse dimostrato un po' di umiltà, tutto questo si poteva evitare. Purtroppo c'è ancora molta tensione e la soluzione è distante. Per questo ci sono poche possibilità che sabato si possa partire, la soluzione al momento non c'è. Tutti si stanno impegnando e vedremo anche mercoledì nell'assemblea in Lega, quanto avrà fatto l'opera di mediazione, ma adesso non ci sono le condizioni". Guardando al futuro, Matarrese consiglia a Carraro di "tranquillizzare i presidenti che hanno timori di rappresaglie. Qualcuno deve dire loro che non ci saranno operazioni di giustizialismo". Poi fa capire che potrebbe anche fare un passo indietro: "Se continua così potrei anche decidere di lasciare".
Roma, 01-09-2003 Calcio. Petrucci: "Ora basta, la Lega si decida".Galliani: "La seconda di serie B non la sposto".Naldi:"Il Napoli gioca" "Basta fare gli egoisti e facciamo partire anche il campionato di serie B". Il presidente Gianni Petrucci è stufo: la bufera del mondo del pallone ha investito anche il CONI e la mancata partenza della serie b, con i riflessi sugli introiti del totocalcio, nuoce a tutto lo sport italiano. Sul tavolo dei club resta il papocchio del campionato a 24 squadre, contro il quale si sono schierati tutti i club cadetti. anzi, quasi tutti, visto che il presidente del Napoli dichiara: "Noi sabato giochiamo". Ma Adriano Galliani, presidente di Lega, resta pessimista: il campionato di b non partirà presto. "Un punto d'intesa si deve trovare - sostiene Petrucci - e mi appello a uomini d'esperienza come Galliani e Matarrese per rasserenare gli animi. Galliani ha la capacità per far partire il campionato"."Ci sono molte squadre che non vogliono giocare, io pero' non posso spostare la seconda giornata. Ci sarà e vedremo cosa succederà", è la risposta indiretta del presidente della Lega Adriano Galliani, a Roma per l'assemblea straordinaria della Federcalcio che dovrà approvare lo statuto. "La situazione è difficile - continua Galliani - le nostre societa' hanno lo scopo di giocare e non quello di non giocare. Fino a domenica mi batterò perché tutte e 24 le squadre giochino, ma sarà difficile e io non sono ottimista. E' tutto molto complicato ma di certo io non potrò spostare la seconda giornata". Quanto alle eventuali penalizzazioni in cui incorreranno i club che non si presenteranno in campo Galliani ha detto che "è compito del giudice sportivo, non dipende da me". "Comunque vada, continui o no lo sciopero, il 7 settembre il Napoli scenderà in campo", rilancia, intanto, Salvatore Naldi, presidente del Napoli. "Vogliamo essere indipendenti dalla politica che stanno facendo le altre. Ho dato a tutti i miei colleghi il tempo di ragionare, di riflettere. Ma adesso basta". "Per la Coppa Italia a Pescara -prosegue Naldi- dobbiamo ancora decidere, ma in campionato dalla prossima giornata noi ci saremo, perché non vogliamo perdere più punti, né vogliamo prendere altre penalizzazioni. Insomma, non vogliamo regalare più niente a nessuno". Questo, tuttavia, non significa aderire al progetto della serie B a 24 squadre. "Non ritengo giusto -precisa Naldi- il ripescaggio in B di squadre che avrebbero dovuto partecipare al campionato di serie C. Mi riferisco alla Fiorentina. Come sportivo e presidente di società lo ritengo una decisione ingiusta". "Se il Napoli giocasse, per noi non cambierebbe nulla replica Attilio Romero, presidente del Torino - E' una sua decisione legittima di cui eravamo già al corrente. La scelta del Napoli non significa che ci sia una spaccatura tra gli altri club che si oppongono alla serie B a 24 squadre. Per noi non c'è nulla di nuovo".
Roma, 01-09-2003 Calcio. I club di B ricorrono al Tar del Lazio:incostituzionale il decreto anti Tar,illegittimo l'allargamento della B "Ci hanno tolto la dignità di vincere sul campo, e così è stato calpestato l'unico vero valore". Nelle parole del presidente del Livorno Aldo Spinelli, nell'intervento dell'assemblea della Federcalcio, tutta la rabbia dei club di B che, partite la serie A e la C e dopo l'ampliamento del torneo a 24 squadre, si sentono beffati ed irrisi. "Non ce l'ho contro il consiglio federale - ha detto Spinelli - ma queste quattro promozioni sono imposte dalla politica". I 18 club di B in un ricorso al Tar del Lazio presentato oggi chiedono l' annullamento delle delibere della giunta del Coni con le quali si è fissato a 24 il numero delle squadre di serie B con l'ammissione straordinaria di Catania, Fiorentina, Genoa e Salernitana. Uniche defezioni fra i firmatari, quelle del presiente del Como e del Napoli. Nel ricorso l' avvocato Stincardini denuncia l' illegittimità delle delibere della giunta del Coni del 21 agosto in relazione "all' incostituzionalità del decreto legge 220/03 per violazione dell' art. 3 della Costituzione (principio di non contradditorietà e di ragionevolezza) e degli art. 2 e 18 (principi di libertà di associazione dei privati e di loro autonomia nei confronti dei poteri pubblici). Temi questi sviluppati dal prof. Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte costituzionale, che con me assiste le ricorrenti". Le delibere della giunta Coni sono illegittime, secondo il legale, "in relazione ai vizi amministrativi di legge, eccesso di potere, difetto e/o carenza di motivazione, e disparità di trattamento, in relazione ai principi di partecipazione all' attività agonistica in condizioni di parità e di pari opportunità, cosi' come previsti dalla legge 91/1981, dal decreto Melandri e dallo stesso Statuto del Coni; nonche' anche di eccesso di potere rispetto a quanto previsto dallo stesso decreto legge". La soluzione possibile? In attesa di un accordo fra Lega e club di B, la lascia intuire il presidente della Triestina, Amilcare Berti: far partire le squadre ripescate in serie B con un handicap, di due punti per il Catania e intorno ai sei punti per le altre tre, aumentare il numero delle promozioni e diminuire quello delle retrocessioni. In un' intervista radiofonica al Giornale Radio Rai del Friuli-Venezia Giulia, Berti ha detto di avere gia' parlato con altri presidenti della questione: "Pensiamo - ha affermato - che bisognerebbe almeno dare qualche vantaggio a quelli che c' erano rispetto a quelli che sono arrivati: quindi, maggiori promozioni, due retrocessioni in meno, e far partire le squadre ripescate con un handicap". Berti ha ribadito le sue critiche al presidente federale Franco Carraro: "Ha cambiato le regole del gioco - ha commentato - e adesso vorrebbe riprendere dicendo che non le cambia più. Faccio un esempio: mettiamo che stiamo giocando a carte e che noi abbiamo il settebello. Carraro dice che il settebello non è più il sette di denari ma il sette di bastoni perché ce l' ha lui e poi chiede anche di giocare un' altra partita. Eh, no: decidiamo bene le regole - ha concluso Berti - oppure mandiamo via il maestro di cerimonie del gioco delle carte".
Milano, 02-09-2003 Calcio. I presidenti delle squadre di B non fermano la protesta, ma Como e Napoli scenderanno in campo Domani nuovo round in Lega. L’assemblea delle squadre di A e B si riunirà a Milano per discutere i nuovi format dei campionati. I presidenti delle squadre della serie cadetta continueranno la loro battaglia contro l'allargamento a 24 squadre. Ma ora il Napoli si è unito al Como nella decisione di scendere in campo domenica. "Le altre 18 squadre sono compatte e il fronte è tutt'altro che spaccato", assicura infatti Ivan Ruggeri, presidente dell'Atalanta. A meno di improbabili colpi scena salteranno anche le gare di Coppa Italia in programma domani sera. Per domenica non sarà facile per Adriano Galliani trovare una soluzione che accontenti tutti. Il presidente di Lega non ha intenzione di rinviare ulteriormente l'inizio del campionato di B e quindi chiederà a tutte le società di giocare. Ma per convincerle dovrà offrire qualcosa di più di cinque promozioni in serie A, come prevede la sua proposta di riforma dei campionati. Galliani potrebbe rivedere il suo format aggiungendo almeno un'altra promozione e l'abolizione di playoff e playout, come chiesto oggi dall'Associazione calciatori. Oggi il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso delle squadre di B che chiedevano la procedura d’urgenza. Ma la decisione di Roma non preoccupa più di tanto il presidente del Cagliari Massimo Cellino, che oggi si è detto disposto a ritirare il ricorso se tutto si risolverà nei prossimi giorni.
Roma, 02-09-2003 Calcio. Il Tar del Lazio ai club di B che non scendono in campo: il campionato non si blocca. Gioco calcio contro Sky La decisione di Francesco Corsaro, presidente della III Sezione Ter del tribunale amministrativo regionale del Lazio, lascia poche strade, ora, ai 18 club di serie B che si rifiutano di scendere in campo, poiché boccia la richiesta di sospensiva inclusa nel ricorso presentato ieri. Nel gran caos che caratterizza il calcio italiano, intanto, si annuncia un nuovo fronte, quello di Gioco Calcio, la nuova piattaforma che trasmette le partite di alcuni club in diretta la domenica, e Sky tv. Al Tar Al termine dell'udienza, il presidente Corsaro ha ritenuto che "non sussistano ragioni di estrema gravità e urgenza prospettate dalle società ricorrenti". Per queste ragioni sono state respinte "le istanze di misure cautelari provvisorie". La camera di consiglio, per l'esame nel merito della causa, è stata fissata al 16 settembre. Nel ricorso, firmato dall'avvocato Ruggero Stincardini e dal professor Antonio Baldassarre, i 18 club 'ribelli' guidati dal presidente del Cagliari Massimo Cellino chiedono l'annullamento delle delibere della Giunta del Coni che hanno allargato a 24 squadre il campionato di B 2003-2004 con l'ammissione di Catania, Fiorentina, Genoa e Salernitana, senza interpellare la Lega Calcio, per incostituzionalità del decreto legge 'salva-calcio'. All'Authority Gioco Calcio presenta oggi all'Autorità Garante delle comunicazioni un'istanza contro Sky tv: sotto accusa le condizioni poste da Sky nell'accordo sulla trasmissione delle partite delle sei squadre aderenti alla nuova piattaforma, sottoscritto venerdi' dalle due parti. Con l'accordo, Sky ha garantito la trasmissione delle gare, che altrimenti Gioco Calcio non sarebbe riuscita a trasmettere, in cambio di un corrispettivo economico e, soprattutto, dei contatti dei nuovi abbonati, che per vedere le partite devono fornire dati e estremi della carta di credito ai call center Sky.
Roma, 03-09-2003 Calcio. Serie B. Galliani: impensabile altro rinvio. Società ribelli: via Carraro o non si gioca Un altro rinvio dell' inizio del campionato di serie B è "impensabile" per Adriano Galliani. Al suo arrivo in Lega Calcio per l'assemblea odierna, Galliani ha spiegato che "sono quindici giorni che si parla della mia proposta e credo che questa sia la soluzione giusta". Galliani non ha voluto invece commentare la possibilità di un aumento delle promozioni dalla B alla A rispetto alle 5 inserite nella sua proposta: "Vedremo - ha detto - non voglio fare pronostici, e quindi vediamo alla fine dell'assemblea. Di certo un altro rinvio è impensabile". I ribelli: via Carraro o non si gioca Fino a quando Franco Carraro rimarrà sulla poltrona della presidenza federale, la Serie B non intende scendere in campo. E' quanto emerso dalle dichiarazioni di alcuni presidenti che sono appena arrivati in Lega Calcio per partecipare all'assemblea straordinaria di oggi. No comment di Matarrese Intorno alle 11.30 e' arrivato in Lega il vicepresidente vicario Antonio Matarrese: scuro in viso, ha schivato i cronisti rispondendo alla domanda 'come va?' con un secco "Male!". Un po' più loquace, il fratello Vincenzo, presidente del Bari. Anche lui ha ribadito la posizione di molte società di B: "Siamo fermi sulle 20 squadre, poi vediamo con le promozioni cosa si può risolvere. Il lodo Galliani è una base di partenza, ma va modificato prevedendo sei promozioni. Noi comunque non giochiamo, e se c'è qualcuno che vuole farlo, vuol dire che non ha problemi". Resta la linea della fermezza "Oggi sarà una assemblea significativa. Ma ieri abbiamo parlato di fermezza". Per il presidente del Verona, GianBattista Pastorello, l'ipotesi che il campionato di serie B parta questo sabato si allontana: "oggi in Coppa Italia non si gioca, sabato gioca la nazionale, ma la serie B è difficile che giochi". "I ezzi di informazione parlano continuamente di ribelli e di presidenti rresponsabili ma gli irresponsabili sono stati altri" ha detto in riferimento a Carraro, il presidente della Federcalcio. "Noi per ora rimaniamo alla proposta di Galliani: è chiaro che lui deve far di tutto per far partire il campionato". Pastorello ha parlato a margine dell'assemblea dei presidenti di A e B che oggi discuterà della riforma dei campionati.
Milano, 03-09-2003 Calcio. All'assemblea della Lega Calcio i presidenti di B votano per rinvio del campionato Acque agitate in Lega Calcio. L’assemblea di oggi è stata sospesa più volte per consentire trattative informali tra i presidenti delle squadre per sbloccare la situazione del campionato di serie B. Poi nel pomeriggio i presidenti che guidano la protesta sono riusciti a mettere a segno un vero e proprio strappo con la dirigenza della Lega. Nonostante il parere contrario del presidente Adriano Galliani, è stato messo ai voti e approvato un ulteriore rinvio del campionato cadetto. Secondo indiscrezioni, la mozione per il rinvio ulteriore del campionato sarebbe stata approvata con 23 voti favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti. Galliani ha però subito chiarito che la decisione su un eventuale rinvio è di competenza del presidente e non dell'assemblea della Lega Calcio. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha annunciato che la riunione di Lega proseguirà domani "per cercare di trovare un accordo che ci consenta di giocare domenica". Per ora, ha aggiunto il presidente del Palermo, "l'accordo non c'è e quindi stiamo continuando a trattare".
5 settembre 2003 Calcio. Caos B. Presidenti società ribelli riuniti a Milano. Incerto numero di squadre in campo domenica Un gruppo di rappresentanti dei club di B è riunito all'hotel Gallia di Milano, dove si sta cercando di fare il punto della situazione anche alla luce del nuovo colpo di scena di stamane, con le dimissioni e la messa in vendita del Palermo da parte di Zamparini. Il gesto segue di poche ore quello analogo deciso ieri sera per protesta dal vicepresidente della Lega per la serie B, Massimo Cellino. Tutti in un albergo Da questa mattina si sono ritrovati nell' albergo milanese Romero (Torino), Riccardi (Piacenza), Foschi per il Palermo, Dal Cin (Venezia), Pastorello (Verona), Preziosi (Genoa e Como) e Ruggeri (Atalanta). E' stato visto anche Massimo Cellino che però ha lasciato l'albergo verso le 10. La mattina dopo l'atto d'imperio con il quale il presidente della Lega Adriano Galliani, di fronte al mancato accordo e alla spaccatura "insanabile" tra club di A e di B, aveva disposto l'inizio del campionato per domenica. Ma la spaccatura continua a essere definita "insanabile", le consultazioni sono quindi riprese a ritmo febbrile. L'incertezza su quante saranno alla fine le squadre che scenderanno in campo domenica sera è ancora molto grande: così come gia' deciso dal Cagliari, a questo punto anche il Palermo potrebbe"obbedire" alle decisioni del presidente Galliani. Ma paradossalmente domenica ci potrebbero essere in campo tutte le squadre, molte delle quali, però, senza padrone. Naldi chiede intervento del governo Il governo e il presidente della Fiorentina Diego Della Valle debbono aiutare il presidente della Lega Calcio Galliani, perché da solo non ce la fa a risolvere l'impasse che si è creato nella serie B. E' in sintesi il pensiero del presidente del Calcio Napoli, Salvatore Naldi, che, nel corso della presentazione dello sponsor tecnico della squadra (la napoletana Legea) e della nuova maglia (completamente azzurra, la seconda bianca), ha rivolto un appello "a un presidente ripescato, con un titolo che si è comprato, di fare il mediatore" perche' "chi ha avuto un enorme regalo deve compensare questa mancanza di equilibrio che si è avuta nel calcio". "Della Valle deve rimediare. Deve fare il mediatore. Siccome Galliani non riesce a farlo, invito lui a farlo", ha aggiunto e rispondendo ai giornalisti ha detto: "Non credo sia il caso che si autoescluda (dal campionato) ma può mettere a disposizione i diritti televisivi che acquisisce entrando nella serie B".
Milano, 05-09-2003 Calcio. Coppa Italia, nuove penalità dal giudice sportivo. Serie B, ribelli chiedono rinvio del campionato Seconda ondata di sanzioni per le società di B ribelli. Come aveva fatto per le 24 assenti alla seconda giornata della prima fase di Coppa Italia, il giudice sportivo ha inflitto oggi la sconfitta per 3-0 e un punto di penalizzazione alle 21 squadre che non sono scese in campo il 3 settembre per la terza giornata. Le uniche partite giocate mercoledì scorso erano state Cesena-Genoa e Pisa-Sambenedettese, entrambe concluse sul punteggio di 1-1. Riunione dei ribelli La serie B si mostra ancora compatta nella riunione informale che si sta tenendo a Milano all'hotel Gallia. Tra deleghe telefoniche o cartacee sono infatti rappresentate 17 società, tutte pronte a non scendere in campo domenica: le sole assenti sono Messina (intenzionata probabilmente a giocare), Bari, Treviso e Ternana, oltre al Cagliari che deve fare i conti con le dimissioni del proprio presidente, Massimo Cellino. Quanto alle quattro ripescate, secondo il presidente del Torino Attilio Romero "il Genoa è con noi, ma mi sembra che tutte e quattro facciano parte del nostro schieramento o quanto meno siano solidali". Richiesto nuovo rinvio I "difensori della legalità", come li ha definiti Romero, che hanno consultato anche degli avvocati durante la riunione, sono intenzionati a far rispettare dal presidente Galliani il voto assembleare di mercoledì scorso con il quale era stato deciso a maggioranza il rinvio del campionato. "Altro che rivoltosi, noi siamo gli unici che rispettano le regole", ha chiarito il presidente del Verona Gianbattista Pastorello. La B quindi esige un nuovo rinvio (o meglio il rispetto della decisione del rinvio) e per questo una delegazione sta contattando Galliani per avanzare la richiesta. Lo stesso Galliani sarebbe poi in contatto con i presidenti di serie A per cercare di trovare una soluzione. I club di B comunque, vogliono ripartire dalla propria "richiesta imprescindibile come ricompensa dell'allargamento a 24 squadre, ovvero le sei promozioni dalla serie B alla serie A": così si è espresso Romero che ha definito la questione delle promozioni "la base di partenza e anche di arrivo della trattativa".
Milano, 05-09-2003 Calcio. Caos B. I presidenti contro Galliani: domenica non si gioca E' sempre più improbabile che il campionato di calcio di serie B possa partire domenica, come annunciato ieri dal presidente della Lega Adriano Galliani. Dalla riunione informale dei presidenti del campionato cadetto a Milano è scaturita infatti un'ennesima fumata nera. I dirigenti sono infatti usciti dall'Hotel Gallia con un documento-diffida allo stesso presidente della Lega, nel quale chiedono di applicare la decisione assunta dall'assemblea il 3 settembre, con la quale si deliberava il rinvio "sine die" del campionato di serie B. I presidenti, inoltre, hanno ribadito la loro volontà di non giocare domenica. "Siamo tutti decisi a continuare", ha avvertito il presidente del Torino Attilio Romero. Il 3 settembre l'assemblea ha votato il rinvio del campionato con 23 voti favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti. Dal canto suo Adriano Galliani aveva respinto questa decisione sostenendo che spetta solo al presidente, e non all'assemblea, decidere il rinvio di un campionato o di una giornata dello stesso. In sostanza i "ribelli" chiedono che venga compensato il danno subito con l'allargamento della B a 24 squadre. "Ribadiamo la nostra volontà negoziale - ha spiegato il presidente del Torino -. Noi dimostriamo buon senso, e chiediamo altrettanto alla nostra controparte e in particolare chiediamo che questo mostro giuridico venga compensato con 6 promozioni dalla B alla A". Ipotesi che non piace a Galliani e nemmeno a buona parte dei presidenti delle società della serie maggiore. Al documento-diffida si è arrivati quando il fronte degli "scioperanti" non sembrava più tanto compatto. In mattinata anche il presidente del Palermo Zamparini, dopo quello del Cagliari Cellino, aveva annunciato le sue dimissioni. Poi il presidente del Napoli Naldi aveva precisato: "La mia squadra sarà regolarmente in campo domenica contro il Como se non si arriverà ad un accordo tra tutti i presidenti. Una linea condivisa dalla società lariana. Il Catania aveva messo in vendita i biglietti della gara casalinga contro il Cagliari. E ancora, il partenopeo Naldi aveva lanciato un appello al governo e al presidente della Fiorentina Diego Della Valle, chiedendogli di fare il mediatore" perchè "chi ha avuto un enorme regalo deve compensare questa mancanza di equilibrio che si è avuta nel calcio. Della Valle deve rimediare - aveva concluso in maniera più esplicita Naldi - deve fare il mediatore. Non credo sia il caso che si autoescluda dal campionato ma può mettere a disposizione i diritti televisivi che acquisisce entrando nella serie B". Ora che il fronte sembra di nuovo compatto, la parola passa a Galliani, che ieri aveva minacciato sanzioni gravi (penalizzazioni e partita persa a tavolino) a chi si fosse rifiutato di scendere in campo.
Milano, 06-09-2003 Calcio. Assemblea straordinaria della Lega lunedì 15. Questa sera si deciderà la data di partenza della serie B Lunedì 15 settembre si terrà una nuova assemblea generale straordinaria della Lega Calcio. L'unico punto sostanziale all'ordine del giorno riguarda il "format dei campionati di serie A e B, il che lascia ipotizzare un ulteriore rinvio della partenza del campionato di serie B, prevista per domani. Su questo argomento, però, non c'è stata ancora alcuna comunicazione. La decisione di convocare l'assemblea è stata presa nel primo pomeriggio, dopo una serie di frenetici contatti, e subito ufficialmente comunicata. La notizia di un nuovo incontro della Lega è stata accolta con soddisfazione dal presidente del Torino, Attilio Romero. "Si tratta di un gesto che potrebbe essere un segnale di disponibilità. A questo punto sarebbe molto ragionevole la sospensione della seconda giornata di campionato per abbassare ulteriormente i toni del conflitto". "Rinviare le gare di domenica - ha concluso Romero - sarebbe un gesto di intelligenza politica da parte di Galliani". Gallaiani: " Questa sera alle 20 si deciderà della serie B" Uscendo dalla Lega Calcio in compagnia di Enrico Preziosi, il presidente Adriano Galliani ha chiarito che nulla è stato ancora deciso circa lo svolgimento delle gare della seconda giornata del campionato di serie B in programma per domani. La decisione sarà presa alle 20.00. "Se entro una certa ora di questa sera - ha spiegato Galliani - almeno 18 società si impegnano a giocare in maniera irrevocabile a partire dalla terza giornata (giovedì 11 settembre alle 20.30), io sono ancora disponibile a spostare la data d'inizio del campionato" Il presidente della Lega ha fatto quindi il punto della situazione dopo il gran lavorio ufficioso di questa mattina insieme con Enrico Preziosi e Cristina Rossello, responsabile legale della Lega. "Lo stato dell'arte - ha spiegato - è che la giornata di domani è fissata". Ma di fronte all'impegno sottoscritto da "almeno 18 club" c'è ancora lo spazio per spostarla. "La mattinata di contatti e di lavoro - ha aggiunto - ha prodotto una nuova convocazione dell' assemblea generale straordinaria per riparlare del format dei campionati il 15 settembre". "Io non so - ha aggiunto Galliani - quante partite si sarebbero giocate domani: se due, tre, oppure 10, comunque il fine è quello di non aggravare le spaccature. Io non posso accettare - ha aggiunto Galliani - una impostazione che rinvii a data indeterminata la partenza del campionato. Quindi, se tutti dimostreranno ragionevolezza si può anche partire giovedì, ma a condizione che giovedì si parta e si concluda il campionato secondo il calendario fissato dalla Figc". Ottimista? Gli è stato chiesto. "Vedremo... è inutile fare professione di ottimismo o di pessimismo".
Milano, 06-09-2003 Calcio. Fallita la mediazione: domani parte la serie B, ma molte squadre non giocheranno Fumata nera a conclusione di una tesissima giornata in Lega Calcio. Solo 4 o 5 società di B avrebbero accettato l'impegno a giocare giovedì prossimo in cambio del rinvio della giornata di gara di domani in vista dell'assemblea del 15 settembre. Lo ha anticipato Enrico Preziosi, lasciando la sede della Lega. Quindi la giornata di domani non viene ufficialmente rinviata e ognuna società farà la propria scelta. Al momento, oltre alle 4 squadre ripescate per decreto, solo Napoli e Como hanno deciso di scendere in campo. "I presidenti - ha spiegato Preziosi - vogliono avere ancora la libertà di decidere se giocare giovedì. Quindi, siccome questo non è accettabile secondo la Lega e secondo la Federazione, lo scontro è su questo punto, più o meno ideologico”. Matarrese: situazione allarmante Molto preoccupato il vicepresidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese: "Ora che l' ultima mediazione è fallita, la situazione è ancora più allarmante per l'ordine pubblico, la sicurezza negli stadi. E' una cosa che non e' mai accaduta prima, siamo alla crisi totale del sistema". "E' evidente che il sistema è andato fuori strada, fuori controllo dai vertici. A questo punto è necessario andare verso un nuovo governo forte della Federazione".
Milano, 07-09-2003 Calcio. Serie B. Non c'è l'accordo. In campo oggi solo 5 squadre Enrico Preziosi e Adriano Galliani ci hanno provato fino alla fine dell'ultimo minuto ma non ce l'hanno fatta: l'estremo tentativo di mediazione per una tregua, che sembrava poter ragionevolmente essere accolto da tanti (ci volevano 18 adesioni su 24), alla fine è risultato addirittura letale e ha definitivamente frantumato il fronte dei presidenti della serie B, già duramente provato da tante e insanabili differenze di interessi. Sembra infatti che solo quattro o cinque società avrebbero accettato l'impegno a giocare giovedì prossimo in cambio del rinvio della giornata di gara odierna in vista di una assemblea straordinaria di Lega il 15 settembre. Oggi, dunque, nessun rinvio e ogni società farà la propria scelta. Per Matarrese ormai è la crisi totale del sistema. Sforzi inutili Quello messo in campo con tanta cocciutaggine da Preziosi, in pratica autonominatosi portavoce della B raccogliendo ufficiosamente il testimone di Massimo Cellino dopo il clamoroso forfait del presidente del Cagliari, e da Galliani stesso, era un compromesso, qualcosa che non avrebbe risolto tutti i problemi ma che almeno aveva il bel merito di far partire il campionato e di non farlo fermare più. E di far ripartire anche la trattativa su retrocessioni e promozioni, l'unica che appare ancora realisticamente possibile, prima dei giudici amministrativi. Le due fazioni che animano la serie cadetta, però, appaiono inconciliabili: alcuni non accettano ancora di sentir parlare di B a 24 (e quindi vorrebbero tirarla alla lunga fino all'udienza del Tar del 16 settembre); altri invece questo dato di fatto l'hanno assorbito come ineluttabile e vorrebbero ridurre i danni. A nulla, insomma, è valso lo sforzo di tenere aperta la sede della Lega per tutta la giornata di ieri, mentre Preziosi e Galliani mettevano a punto la strategia; a nulla il comunicato del presidente che riconvocava l'assemblea straordinaria per il 15 settembre (la prima data utile per statuto) mettendo in discussione il format dei campionati. Inutile anche l'altra lettera, diretta ai presidenti, che chiedeva di sottoscrivere un impegno a far partire il campionato "inderogabilmente e definitivamente" da giovedì con la terza giornata e a portarlo a conclusione secondo il calendario pubblicato dalla Figc. Tutto è saltato e oggi la B parte con la seconda giornata di calendario: ma sarà una partenza a pezzi, e con apprensione per rischio incidenti. Poi, a stilare la prima classifica, provvederà soprattutto il giudice sportivo.
Milano, 08-09-2003 Calcio. Serie B, per i club che non scono scesi in campo, quella di ieri non è una giornata di campionato valida Ci sono Spinelli (Livorno), Sagramola (Vicenza), Ruggeri (Atalanta), Romero (Torino), Zamparini (Palermo), Dal Cin (Venezia), Agnolin e Pastorello (Verona), Berti (Triestina) e Osti (Treviso). Le maggiori società che ieri non hanno fatto scendere in campo la loro squadra nella prima giornata di serie B si sono riunite nella sede della Lega Calcio e il minimo comune denominatore che sembra accomunarle è questo: la giornata disputata ieri non ha valore, nessun provvedimento disciplinare può essere preso nei confronti delle squadre che non sono scese in campo. A norma di regolamento, invece, i club dissidenti si vedranno attribuita la sconfitta per 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica. Se il loro rifiuto a scendere in campo dovesse protrarsi oltre la quarta giornata, la squadra verrebbe automaticamente esclusa dal torneo cadetto.
Milano, 09-09-2003 Calcio. Serie B. Trovato l'accordo: giovedì si gioca Pace fatta tra Lega e società di B. Dopo una lunga riunione tra il presidente della Lega Adriano Galliani e quelli delle squadre "ribelli" di serie B si è giunti a un accordo sulla formula del 5+1. La formula prevede 5 promozioni, 3 retrocessioni e uno spareggio tra la quart'ultima di seria A e la sesta del campionato cadetto. Poi, per 10 anni, la serie B sarà a 22 squadre. Proprio l'idea dello spareggio si è rivelata decisiva, per accontentare con un compromesso sia i presidenti di B, che chiedevano 6 promozioni, che quelli di A, che chiedevano non più di 3 retrocessioni. Giovedì si giocherà regolarmente la terza giornata. Per le 20 squadre che non sono scese in campo domenica, per ora non sono state previste penalizzazioni: i recuperi verranno stabiliti in un secondo momento. Il giudice sportivo, intanto, ha omologato il risultato delle uniche due gare disputate, Catania-Cagliari e Napoli-Como, disponendo le prime sanzioni disciplinari: una giornata di squalifica a Padalino (Como) per doppia ammonizione, e a Zeoli (Catania) per gioco falloso.
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