Nel campionato 2002/03 I biancazzurri, ricominciano dalla serie C ma la squadra profondamente rinnovata. La difesa ed il portiere (unici ruoli in cui si siano viste buone cose) vengono confermati in blocco. Al posto di Artico e Tisci arrivano due giocatori di indiscusse qualità: L'ex Federico Giampaolo (di ritorno dal prestito di Cosenza) e Andrea Cecchini una garanzia per la categoria (a fine stagione risulterà il biancazzurro con il maggior numero di reti: 19, 22 con l'appendice dei playoff). La squadra, nonostante un inizio poco convincente, riesce comunque ad ottenere ben 10 risultati positivi consecutivi che la portano fin dall'inizio ad occupare i piani alti della classifica. All'undicesima giornata arriva però la prima sconfitta stagionale sul campo di quel Avellino che, a fine campionato, ci costringerà a dover cercare il salto di categoria attraverso la lotteria dei play off. Il passo falso con gli irpini non cambia i piani dei biancazzurri che, con grande determinazione e convinzione, continuano la loro marcia verso la B. La squadra, pur non mostrando quasi mai un gioco convincente, riesce quasi sempre ad ottenere bottino pieno (sono ben 21 le vittorie finali durante il campionato regolare) e a veleggiare solitaria in prima posizione fino al 23 marzo. In quella giornata infatti i biancazzurri, primi e con 2 punti di vantaggio sull'Avellino, perdono in casa nuovamente contro i campani che, sconfiggendoli per 2-1 li sorpassano in classifica. La pessima prestazione dei pescaresi e la rispettiva contestazione, danno una scossa anche dal punto di vista del gioco che però, nonostante le 6 belle vittorie nelle 6 ultime partite (ben 20 gol fatti) non basteranno per la matematica promozione. I biancazzurri pur finendo la competizione con 69 punti a pari merito con l'Avellino, a causa della classifica avulsa finiscono secondi e quindi costretti a giocarsi, per il secondo anno consecutivo, la possibile promozione nuovamente ai play off. Il primo turno ci vuole opposti all'ennesima squadra facente capo alla famiglia Gaucci, la Sambenedettese. All'andata, nonostante un'altra bella prestazione, usciamo sconfitti per 1-0 con un rigore nel finale negato. Il ritorno a Pescara vede lo stadio stipato in ogni ordine di posto, e i biancazzurri, in ottima condizione non deludono la folla. Il 2-0 finale è un risultato ampiamente meritato per il Pescara, a cui resta ormai solamente il Martina a dividerli dalla B. Anche in Puglia non riceviamo certamente un trattamento di favore, e in una partita piena di tatticismo, gli unici episodi degni di nota sono il dubbio rigore concesso ai Pugliesi e nuovamente parato dal "Sindaco", e quello evidentissimo su Bellè al 90° negato ai pescaresi. I biancazzurri arrivano così a giocarsi l'ultima partita che, nonostante i vistosi torti subiti durante la fase finale, gli da 2 risultati a disposizione per centrare il traguardo promozione. Il Pescara però, davanti a più di 25000 spettatori, gioca senza farsi conti di alcun genere e imposta fin dall'inizio una partita d'attacco. Nel primo tempo un palo e numerosi errori di precisione negano il gol ai pescaresi, che però, al 4° minuto del secondo tempo lo trovano con Palladini ben lanciato dal solito Minopoli. Lo stadio diventa una bolgia e i biancazzurri, sostenuti dal solito calore dei propri tifosi, continuano ad attaccare fino a conquistarsi il rigore del conclusivo 2-0 finale con il solito Cecchini. Può così finalmente iniziare la festa per il meritato ritorno in una categoria che da molti anni a questa parte ci ha sempre visti protagonisti in positivo. Dopo 2 anni di estenuante sofferenza per la Società e per i suoi tifosi, il Pescara Calcio raggiunge finalmente la meritata promozione in serie B.
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