Sito Rai SPORT 17.06.1999

Galeone e Pescara
Torna alla guida dei biancazzurri il tecnico delle due promozioni in A

 
"I contratti pluriennali tolgono l'entusiasmo e la voglia di raggiungere un traguardo". Cosi', con il solito sorriso sornione e sicuro, Giovanni Galeone ha spiegato la scelta "bilaterale" di un contratto soltanto per un anno con il 'suo' Pescara dopo l'addio di De Canio.

"Sara' facile lavorare: cercheremo i giocatori senza fare troppo 'can can' intorno alle nostre scelte. Chi mi conosce sa che per me e' importante privilegiare la tecnica rispetto alla forza fisica". E a Pescara, ormai, lo conoscono tutti Giovanni Galeone, ormai storico tecnico dei biancazzurri che con questa squadra ha condiviso ben due promozioni in serie A. Ed ora sara' la volta del due senza tre? Il tecnico, in proposito, non si sbilancia, ma non nasconde la sua meraviglia per il fatto che il Pescara si sia fatto sfuggire quest'anno un traguardo cosi' vicino: "non si puo' non vincere con 63 punti".

Ma, subito, si torna al futuro. "Il Pescara di oggi - afferma Galeone - e' una squadra con scarsa personalita' nei momenti decisivi e che invece si risolleva quando tutti la danno per spacciata. Finora e' sempre mancato quel quid che fa fare il salto di qualita'. Probabilmente anche la sicurezza di un allenatore che infonda sicurezza nei giocatori". Sulle prossime strategie di acquisti e cessioni, Galeone non si sbottona. Le uniche anticipazioni riguardano l'intenzione di utilizzare anche i giovanissimi e il 'recupero' di qualche giocatore 'dimenticato'. E' il caso di allegri, ad esempio. "Allegri ha giocato poco: e' stato un po' una delusione per il pubblico. Il fatto - sostiene Galeone - e' che lui e' un calciatore che si esalta quando gioca molto. Se resta in panchina non serve".

E il pubblico? Il tecnico e' stato accolto da centinaia di persone festanti. Per Galeone la gente ha un ruolo determinante. "Ma il pubblico - avverte - si identifica nella squadra quando la squadra di identifica nella citta". Ecco perche' al nuovo allenatore biancazzurro piace fare gli allenamenti davanti alla gente. "Non si puo' pretendere che i tifosi seguano la squadra solo la domenica", afferma annunciando che terra' fede a questa sua abitudine.