La “Tessera del tifoso” una questione che sta dividendo l’Italia “pallonara”, favorevoli vs contrari, chi la accetta e chi la critica, chi protesta e chi si adegua, una situazione che ha fatto discutere e che tanto farà discutere nelle prossime settimane. Il campionato che sta per cominciare presenta questa novità ma in molti non ne sentivano il bisogno. Stavolta pero' si parte. Impreparati, ma si parte. Disinformati, ma si parte. Per cercare di capire cosa realmente è, da dove viene e quali immediate conseguenze ha portato cerchiamo di riassumere in modo piu' sintetico possibile tutto quello che cè da sapere e su cui riflettere sulla famigerata tessera del Tifoso.
Il 14 agosto 2009 nasce la "tessera del tifoso", uno strumento voluto dal Ministro dell'Interno Roberto Maroni. La tessera nasce per tentare di arginare la violenza negli stadi assicurando verifiche della Questura al fine identificare i tifosi di una squadra calcistica o della Nazionale di calcio italiana. In un primo momento si pensava di attuare e attivare la tessera in modo graduale ma le poblematiche iniziali e la resistenza di molti club e dei tifosi spingono, nel novembre 2009, il Ministro Maroni ad accoglie la richiesta delle società di perfezionare l'iniziativa e avviare la normativa dalla stagione agonistica 2010-2011. Alla nascita questi i principi della tessera: Dati generali Il rapporto che si instaura tra la società sportiva e il tifoso sottoscrivente è analogo a quello che c'è nel mondo commerciale, dove i dati sensibili e personali sono conservati solo dalle società e utilizzati nel rispetto della legge sulla privacy. Il costo si aggira mediamente intorno ai 10 euro. Uso principale Utilizzata per seguire la propria squadra in trasferta ed entrare nei settori dello stadio riservato agli ospiti, ma può servire anche per snellire il controllo dei documenti ai varchi, o dalle società per incrementare il merchandising. Forma È delle dimensioni di una normalissima carta di credito (formato A8), con micro-chip e foto del possessore. Condizioni per il possesso Secondo il Ministero degli Interni, sono esclusi dal programma i condannati per reati da stadio (anche con sentenza non definitiva) entro i 5 anni successivi alla condanna e coloro che sono sottoposti a Daspo. Vantaggi Permette di "costituire" la categoria degli spettatori "ufficiali" Garantisce più sicurezza, perché esclude i soggetti sottoposti a Daspo o a condanne per reati da stadio Nel tempo determinerà la costituzione dei così detti "dipartimenti dei tifosi", applicazione già apprezzata in altri paesi europei.
La tessera trova pero' una forte opposizione soprattutto dal mondo degli ultras Numerose sono state poi le proteste e le iniziative personali prese dai singoli gruppi di tifosi sparsi in tutto lo stivale. I gruppi ultras dell'Atalanta, della Ternana e della Lazio scelgono di sciogliersi in gesto di estrema protesta mentre molti altri hanno minacciato lo sciopero del tifo ad oltranza. Una netta posizione contraria arriva pero' anche da molti addetti ai lavori tra i quali Marcello Lippi, ex CT della Nazionale italiana e quella di Michel Platini presidente della UEFA. Reazioni negative sono arrivate anche dai calciatori con Daniele De Rossi, Fabrizio Miccoli, Angelo Palombo e Francesco Totti. Anche la politica dice la sua e tanti sono i commenti negativi. La polemica coinvolge poi anche i giornalisti che si vedono chiedere dalle società la famigerata "tessera". Nonostante l'opposizione piuttosto ampia, la posizione del Ministro dell'Interno Roberto Maroni non cambia e all'avvio della stagione sportiva 2010-11 il calcio professionistico subisce un calo degli abbonamenti stimabile tra il 20 e il 25% rispetto all'anno precedente (dati stimati). A Pescara la situazione è analoga e il sodalizio biancazzurro fresco di promozione e di ben oltre i 7000mila abbonati della stagione precedente si trova a fare i conti con il no della tifoseria organizzata. Alla vigilia dell'inizio della stagione di serie B (ribattezzata serie Bwin) gli abbonamenti sottoscritti non superano le mille unità. A dire no "organizzato" a quella che considerano l'ennesima limitazione alla libertà, schedatura e imposizione da parte del Governo e dell'impero delle pay per view è naturalmente in primis il principale gruppo di tifo ultras biancazzurro organizzato: i Pescara Rangers. Sabato 31 luglio 2010 i Pescara Rangers si riuniscono nei pressi dello stadio Adriatico invitando tutti i tifosi a discutere con loro della posizione da seguire. Dalla pubblica discussione, dove partecipano un gran numero di tifosi, esce un no definitivo che per forza di cose entra in contrasto con la campagna abbonamenti.
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