Il 12 giugno 2013 arriva Pasquale Marino e dopo la firma l'allenatore siciliano si reca immediatamente a Rivisondoli per preparare il ritiro. La presentazione del tecnico di Marsala avviene il 15 giugno con entusiasmo alle stelle al Porto turistico di Pescara. Oltre mille tifosi accolgono il nuovo tecnico con cori e applausi. "Non ho mai ricevuto un’accoglienza simile, ringrazio tutti i tifosi presenti - dichiara l’allenatore siciliano -. Non ho ancora vinto una partita, quindi sono ancora più felice per questo entusiasmo".
La piazza, dunque, accoglie Pasquale Marino con calore ed entusiasmo e di fatto si cancellano in parte le scorie e i veleni di una stagione (quella precedente di serie A) da incubo. Poco prima, al termine dello sfacelo di massima serie, l'aria era irrespirabile, e a far montare la rabbia dei tifosi, oltre alle ultime figuracce rimediate dalla squadra sul campo, erano i silenzi di Zeman sul suo possibile ritorno e, di conseguenza, anche le incertezze che sembravano trasparire dall'atteggiamento di attesa dalla società. La scelta di Pasquale Marino si rivela dunque una soluzione gradita un tecnico credibile al quale affidare il progetto di ripartenza. Non una scommessa ma un allenatore di consolidata esperienza e con la giusta voglia di rivincita su una piazza in grado di rilanciarlo nel calcio che conta.
Cercando di cavalcare un ritorno di entusiasmo dei tifosi, la società cerca di riparare agli errori fatti in precedenza cominciando dalla campagna abbonamenti proposta con prezzi contenuti e novità intese a riavvicinare la tifoseria. Altra mossa, la decisione di affidare la responsabilità del settore tecnico a Giorgio Repetto, uomo di calcio di provata capacità prima ancora che bandiera del Pescara.
Per quanto riguarda la rosa la squadra viene rivoluzionata. Salutano Pescara Weiss, Quintero, Verratti, Immobile, Insigne, Caprari solo per citarne alcuni.
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