Campionato non disputato. Il 13 AGOSTO 1943 Pescara venne bombardata.
Il 1943 è un anno difficile per l'italia. Un'immagine particolare colpisce tra quelle confuse e tragiche della guerra. È quella del marchese Luigi Ridolfi che firma le dimissioni da Presidente della Federcalcio. Il fascismo aveva trasformato i calciatori in professionisti: i due mondiali vinti nel 1934 e nel 1938 avevano alimentato la propaganda. Nell'estate ?43 il calcio finisce in effetti 'nel pallone?: i giocatori allo sbando vengono liberati dalle società. Eppure, nei campi di concentramento come sotto i bombardamenti, la passione sopravvive: si gioca. Con questo spirito l'italia apprende la notizia dell?avvio del campionato ?43-?44: sarà un regionale misto voluto dalla Repubblica di Salò. Quello che è stato definito 'il medioevo del calcio? abbracciava l'italia dal Nord fino al Lazio. Il 27 novembre 1943 viene presentato il comunicato ufficiale: il campionato si gioca, con un sistema 'misto?, squadre di A, B, e C in un'unica serie divisa in gironi regionali. Le finaliste si sarebbero poi incontrate in un girone unico. Per favorire la partecipazione al campionato, viene emanata la norma sul 'nulla osta?, che consente ai giocatori di esercitare anche al di fuori della loro società di appartenenza. Sarà un campionato goliardico per i giovani giocatori che grazie al calcio potranno scampare la guerra. Sarà un campionato giocato a singhiozzo tra i bombardamenti e i coprifuoco. Sarà un campionato indimenticabile. Le piccole squadre si mettono in luce, favorite dai problemi organizzativi e logistici delle formazioni più grandi. Il La Spezia restera' a tutti nel cuore: una squadra di Vigili del Fuoco, costretti alla leva volontaria per sfuggire ai rastrellamenti. Il comandante dei Vigili del Fuoco della città ligure li arruola tutti. La loro qualifica gli permette di avere il lasciapassare con cui superare i posti di blocco ed allenarsi. Non è il solo caso di gemellaggio. Nascono il Torino-Fiat, la Juventus-Cisitalia, l'ampelea Conservifici di Isola d'istria. Nelle lunghe trasferte, gli spezzini potevano approfittare per barattare olio e sale, facendo della borsa nera il riscaldamento prima delle partite. I Vigili del Fuoco ottengono di essere assegnati al girone emiliano, più abbordabile a livello di avversari, e meno rischioso a livello bellico. Si gioca tra due fuochi: a Nord i tedeschi e Salò, a Sud gli alleati. L'avanzamento del fronte mette fuori combattimento le squadre romane. La partita decisiva è Torino ? La Spezia, da giocare a Milano. L'allenatore spezzino Ottavio Barbieri inventa per questo incontro la figura del 'libero? calcistico. Un giocatore tra il portiere e la mediana, per tappare i buchi del poco allenamento dei giocatori. È domenica 20 giugno 1944: uno storico 2?1 mette in ginocchio il favoritissimo Torino dell'allenatore Pozzo. L?8 Agosto 1944 il campionato è ufficialmente loro. Lo scudetto, però, arriverà solo il 4 Gennaio 2002. La vittoria infatti non fu equiparata a quella di un vero campionato. Solo grazie ad un'istanza presentata dal sindaco di La Spezia alla FIGC un'apposita commissione ha concesso il riconoscimento alla loro impresa. Anche a memoria dei giocatori con cui la sorte fu meno generosa. Quelli che, caduti, sarebbero mancati all'appello del campionato ?46.
Visualizzato: 7247 volte |
ID: 42 |
|
|
|
|
|