Il campionato di Promozione Interregionale Girone L 1950/1951 vide i biancazzurri, guidati da Luigi Del Grosso presentarsi con otto ragazzi locali su undici. La formazione  con 49 punti in classifica sfiorò la promozione piazzandosi dietro il Chieti (50). I teatini venero dapprima retrocessi per una presunta "combine" e poi promossi in C.
Lo scandalo riguardava la Vastese e appunto il Chieti. Al centro della vicenda la partita disputata all’Aragona il 28 gennaio del 1951 vinta dal Chieti per 2 a 0. L’incontro era stato preceduto da una serie di richieste avanzate dal Chieti alla Lega Calcio e con la presenza allo stadio anche della “celere”. Sta di fatto che subito la gara dopo partì una inchiesta della Lega per presunti tentativi di corruzione nei confronti di giocatori sia dell’una che dell’altra squadra. Ma a rimetterci fu la Vastese che, per evitare la retrocessione, si vide costretta a disputare due spareggi in campo neutro con il Lanciano. Le gare furono disputate al Rampigna di Pescara (Vastese Lanciano 3-3 Pescara, 24/06/1951 - Vastese Lanciano 1-0 Pescara, 01/07/1951) e proprio tra le due partite spareggio si dimise anche il presidente della Vastese De Lerma “stanco ed avvilito” per quanto avvenuto.