Il campionato 1980/1981 vede il Pescara guidato dal grande ex calciatore del Torino Aldo Agroppi che, grazie alle modifiche apportate al regolamento da parte della Lega, potrà portare oltre al secondo portiere, per la prima volta altri quattro giocatori dei quali soltanto due potranno entrare in campo durante la partita, una modifica non da poco conto per quei tecnici capaci di leggere la partita e quindi di saper fare in corsa le mosse giuste. Però la squadra durante tutto l'anno non convince mai interamente, alternando buone prestazioni (togliamo 3 punti su 4 al Milan, vincitore del campionato) ad altre più scialbe che portano un progressivo distaccamento da parte dei tifosi nei confronti della squadra. Infatti si raggiunge il record negativo con i 3179 paganti, registrati nell'incontro casalingo vinto per 1 - 0 contro il Pisa, e con un complessivo dimezzamento stagionale sia di presenze sugli spalti che di incassi. Concludiamo comunque con un dignitoso 6° posto; se è vero che non abbiamo mai sperato su di una possibile promozione, d’altronde davanti a noi c’erano squadre ben più allestite e attrezzate della nostra, come il Milan, il Genoa, il Cesena (le promosse), la Lazio e la Sampdoria. Unico neo del campionato trascorso è la decisione da parte di Agroppi di lasciare la Società per motivi familiari costringendo Marinelli a cambiare programmi e a ripartire dall’allenatore Saul Malatrasi, scuola Milan.