L'anno 1989/90 parte con un nuovo tecnico alla guida della squadra, quel Ilario Castagner che tanto bene aveva fatto sulle panchine del Perugia, del Milan, dell'Inter e dell'Ascoli, da cui era stato esonerato quell’anno dopo esser riuscito nell'arduo compito di mantenerla nella massima serie per ben tre stagioni. Una parte della città, nonostante il curriculum di tutto rispetto del nuovo allenatore, chiede la riconferma di Galeone, inneggiando nel corso delle varie partite al nome del loro beniamino. Castagner si trova quindi a lavorare in un clima non proprio idilliaco e i risultati che arrivano non lo aiutano di certo. Dopo aver superato il primo turno di Coppa Italia contro la Sambenedettese, conquista "solo" 3 punti in campionato nelle prime cinque partite e la sconfitta per 2-0 a Cosenza gli costa la panchina. Al suo posto la presidenza, che nel frattempo era passata nelle mani di Franco Fedele, chiama dalla "primavera" Edy Reja. L'allievo del "Profeta", riesce ad imporre un suo gioco e ad ottenere risultati positivi, purtroppo per lui la sconfitta casalinga per 4-1 contro il Pisa vanifica tutti gli sforzi fatti fino ad allora, compresi i sogni di promozione. La squadra conclude il campionato con un misero 9° posto che costa la mancata conferma al tecnico che viene così sostituito da Carletto Mazzone. Il Pescara Calcio in quell'anno, per decisione del suo presidente Fedele, sposta la sua sede sociale passando a Porta Nuova in viale Vespucci 108.