Il campionato 1994/95 riparte quindi con il confermato Rumignani alla guida di una formazione biancazzurra notevolmente rinforzata rispetto a quella dell'anno precedente. Se si eccettua la partenza del centravanti Carnevale tornato ad Udine, arrivano alla corte dell'allenatore gli attaccanti Giampaolo, Artistico e Luiso (arrivato a ottobre) ed i centrocampisti De Patre ed il rientrante Gelsi. Sulla carta la squadra pescarese è sicuramente una delle più forti della categoria, ma fin dalle prime battute questa superiorità tecnica viene spesso a mancare e così alla 13° giornata e con soli 12 punti in classifica il presidente Scibilia pressato a gran voce dalla tifoseria e da tutto l'ambiente circostante si trova costretto ad esonerare Rumignani e chiama al suo posto il "pescarese" Oddo. Con l'arrivo del nuovo tecnico la squadra inizia a ritrovarsi, e lentamente tra mille polemiche si tira fuori dalla zona retrocessione, conquistando alla fine del torneo l’ 11° posto. Alcune decisioni del tecnico tra cui quella di preferire Di Giannatale a Luiso creano malumori all'interno dello spogliatoio e tra la tifoseria. Il campionato trascorso lascia parecchi rimorsi per le possibilità di un gruppo forte creato per puntare in alto e che invece si perde tra futili polemiche in giro per i soliti salotti televisivi. Fra l’altro si ricorda la decisione presa per la seconda stagione consecutiva dalla Società di non fare la campagna abbonamenti per sentirsi libera da obblighi e questa a riprova che i rapporti fra il Commendatore e parte della tifoseria andavano sempre più incrinandosi. Infine, proprio in quell'anno, viene spostata la sede della Pescara Calcio da viale Vespucci a viale Marconi, 131.