Il campionato 1997/98, che si sarebbe dovuto iniziare con Delio Rossi ancora seduto sulla panchina pescarese, incomincia invece con l'arrivo di Maurizio Viscidi, viste le sontuose offerte economiche giunte per l'ex tecnico biancazzurro da Salerno. La Società comunque non si sfalda e, liberato il "vecchio" allenatore, mette a disposizione del nuovo tecnico una squadra rinnovata dai nuovi acquisti: centravanti Aruta, Beghetto e Cammarata, centrocampisti Di Già, Moretti e Tisci, portiere Bordoni. Nonostante le illustri partenze di gente come De Sanctis, Colonnello, Sullo, Terracenere e Giampaolo, il Pescara targato Viscidi parte subito bene, eliminando dalla Coppa Italia, squadre di categoria superiore come l'Ancona al primo turno ed il Vicenza al secondo turno, prima di essere dignitosamente eliminato dalla Fiorentina (1 - 0 a Firenze e 2 - 2 in casa dopo essere stati in vantaggio per 2 - 0). In campionato però le cose non vanno altrettanto bene, la squadra alterna spesso buone prestazioni contro grandi compagini (3 - 0 al Torino, 4 - 0 al Padova, 3 - 2 all'Ancona e 3 - 1 al Chievo) per poi perdersi, soprattutto in casa, con squadre di livello tecnico inferiore. In questi ultimi incontri è decisiva la sconfitta per 2 - 0 contro l'Andria alla 22° giornata che porta il cambio sulla panchina pescarese: al posto dell'esonerato Viscidi subentra prima Reja e nel turno seguente Buffoni. L'arrivo del nuovo allenatore conduce "subito" ad una pronta reazione ed a una piccola rivoluzione all'interno del gruppo. Viene dato più spazio ad alcuni giocatori, forse un pò “snobbati” dal vecchio tecnico, come il centrocampista Moretti e l'attaccante Pisano, e che invece grazie ai loro assist ed ai loro gol diventano fondamentali nel finale di stagione. Il Pescara conclude il campionato al quint'ultimo posto a pari merito con Lucchese e Monza ed a soli 4 punti dall'ultima retrocessa Foggia.
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