Il presidente Daniele Sebastiani risponde alla lettera aperta inviatagli dai consiglieri comunali Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio in data 10 ottobre 2012: In risposta a quanto esposto nella lettera aperta dei consiglieri Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio (10 ottobre 2012), mi preme chiarire, una volta per tutte, la posizione della Società che presiedo.
La Delfino Pescara 1936 Srl, definita dai due consiglieri “una società arrogante”, intende, mio tramite, rispedire al mittente tale affermazione, in quanto sin dal momento della propria costituzione si è impegnata per avere un rapporto di proficua collaborazione con tutti gli enti e le istituzioni.
Appare, in proposito, opportuno sottolineare che la stessa si è sempre attenuta ai regolamenti adempiendo a tutti gli obblighi, anche nei momenti meno felici che ha attraversato.
Con riferimento, poi, alla situazione venutasi a creare nella giornata di domenica scorsa, il Dott. Acciavatti si è limitato a riportare puntualmente i fatti e cioè che la Delfino Pescara per ovviare ad un problema di sicurezza aveva regolarmente presentato un progetto al Comune di Pescara per la realizzazione di un Bar a norma (contrariamente a quanto accade da anni) nella Tribuna Centrale ed a servizio della stessa (Tribuna d’Onore, Poltronissime e Tribuna VIP) e di altri due Bar, sempre a norma, posizionati nell’area parcheggio retrostante le due Tribune Majella laterali (Nord e Sud) e a servizio dei rispettivi spettatori.
Devo, purtroppo, notare, non senza disappunto, che i due consiglieri evidentemente ignorano che a seguito di nuove normative nazionali i biglietti sono diventati nominativi e, conseguentemente, ciascun spettatore è tenuto ad occupare, rigorosamente, il posto assegnato.
Il progetto presentato al Comune ed approvato dagli uffici tecnici dello stesso era funzionale proprio ad evitare che prima dell’inizio della partita, ovvero durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo chiunque potesse liberamente circolare nelle altre tribune, avendo poi la libertà di occupare posti diversi da quello assegnato, creando disagi, disordini e tensione tra gli spettatori e con gli stewards in servizio.
Mi corre, inoltre, l’obbligo di sottolineare che il Dott. Acciavatti non si è reso protagonista di alcuna “sbruffonata”, essendosi limitato a dire che, ove il problema non si fosse risolto, in occasione delle prossime partite, la Società avrebbe provveduto ad offrire, gratuitamente, l’acqua ed il caffè agli spettatori delle Tribune Majella laterali.
Sul punto ed a conferma del fatto che non si trattava di “sbruffonate”, devo ricordare ai due consiglieri che questa Società ha realizzato in questi mesi ingenti lavori di adeguamento ed ammodernamento dello Stadio, tutti a proprie esclusive cure e spese ed al solo fine di fare in modo che l’immagine della nostra Città potesse apparire, attraverso i media nazionali, all’altezza del palcoscenico che la nostra squadra aveva saputo conquistare sul campo.
Relativamente ai punti nn.1 e 2 della citata “lettera aperta” faccio presente che anche su quanto in argomento, evidentemente, i due consiglieri estensori della stessa non sono adeguatamente informati in quanto, nelle more del bando, sempre in ossequio ai rapporti di cordiale collaborazione con l’ente, in particolare con il dirigente, ci era stato chiesto di gestire direttamente il servizio bar e di presentare, all’uopo, un computo metrico dei lavori che avremmo realizzato, sempre a nostre spese, per la realizzazione dei tre bar all’interno della Tribuna Majella, contenendo nella offerta anche la prospettazione di un canone di € 1.800,00 a partita (superiore a quello contenuto nel bando appena pubblicato di € 1.500,00 a partita), tanto da mettere il dirigente stesso in condizione di affidare il servizio bar alla nostra Società che avrebbe, così, oltre che pagato il canone, anche effettuato lavori per circa € 120.000,00 realizzando opere che, al pari di tutte quelle già realizzate, sarebbero rimaste di proprietà del Comune, risolvendo, definitivamente, il problema del servizio bar nella Tribuna Majella.
La Delfino Pescara, ovviamente, ha presentato tutto quanto richiesto, nei tempi e con le modalità concordate, con il solo risultato di venire, ancora una volta, presa in giro con una telefonata del dirigente che chiedeva il perché della mancata presentazione della domanda di partecipazione al bando…
Premesso, quindi, che la Delfino Pescara non ha nessun interesse a gestire il servizio bar e che la finalità di ottenere l’affidamento relativo era e resta, unicamente, quello di garantire all’utenza un servizio adeguato agli standard degli altri stadi che ospitano la nostra squadra nel palcoscenico della massima serie, non si può certamente addebitare alla stessa il fatto di non aver partecipato al bando.
Per chiudere, trovo del tutto infondate, per tutte le ragioni ampiamente illustrate, le accuse rivolte alla società che rappresento e sono a completa disposizione dell’intero consiglio comunale per un incontro che chiarisca definitivamente la ns. posizione nei confronti dell’ente.
Ritengo, infatti e con grande dispiacere, prima di tutto da cittadino pescarese che la nostra città abbia già fatto una magra figura nel recentissimo passato e che ulteriori polemiche non facciano, sicuramente, bene all’immagine della città stessa che noi tutti rappresentiamo a vario titolo e ribadisco che non è assolutamente nelle nostre intenzioni creare o alimentare problemi e discussioni, ma che, d’altro canto, non abbiamo alcuna intenzione di subire passivamente attacchi per comportamenti e condotte non imputabili.
Certo di aver chiarito quanto da Voi richiesto, resto a disposizione e saluto cordialmente.
Pescara, 11 ottobre 2012
Delfino Pescara 1936 Srl Il Presidente
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Inserita il: 13/10/2012
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