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La retrocessione è un già un ricordo lontano.
Zeman pure. Pescara questa mattina ha voltato pagina: mille tifosi al porto turistico hanno dato il benvenuto al nuovo tecnico Pasquale Marino, che ha firmato un biennale con gli abruzzesi e ricomincia dalla B per tornare presto tra i grandi del calcio.
AMORE E ODIO — Applausi e cori per il siciliano, fischi e ululati per il boemo. Il pubblico dell’Adriatico non ha digerito i due "no" passati alla storia: prima quello del 2012, dopo la promozione, poi quello di pochi giorni fa, quando gli è stata riproposta la panchina biancazzurra.
Marino invece raccoglie consensi: vince la pazienza e la serenità con cui ha detto "sì" al presidente Sebastiani, restando in sala d’attesa per settimane. Arriva con il vice Mezzini, il preparatore dei portieri Senatore, il preparatore atletico Iuri Bartoli e un esperto di recupero infortunati e analisi video, il professor Vincenzo Teresa.
“Parlare di obiettivi adesso è prematuro: voglio una squadra che abbia fin da subito una precisa identità, dove ci siano solo giocatori contenti e orgogliosi d’indossare questa maglia.
Chi crede di essere da A, può cambiare aria. A Pescara ho trovato la voglia di crescere, giocando un calcio propositivo, di cui avevo bisogno. La mia carriera ricomincia da qui”, ha detto Marino, strappando l’ennesima ovazione del popolo biancazzurro.
fonte: gazzetta dello sport
Il neo tecnico degli abruzzesi si presenta: «In questa società c'è un progetto importante. Sapevo di essere la prima alternativa a Zeman, ma lui qui ha fatto un grande lavoro e per me non c'erano problemi»
"Ho preferito aspettare qualche giorno in più perchè volevo venire a Pescara, perché in questa società c'è un progetto importante. Sapevo di essere la prima alternativa a Zeman, ma lui qui ha fatto un grande lavoro e per me non c'erano problemi". Prima conferenza stampa del nuovo tecnico del Pescara Pasquale Marino che si presenta così ai giornalisti, prima dell'abbraccio con i tifosi al porto turistico.
"Ho visto nei dirigenti del Pescara una gran voglia di riscatto - ha sottolineato il neo allenatore -. Avevo anche altre opportunità. Potevo pure scegliere diversamente, ma ho creduto nel Pescara e in una idea di calcio che è anche la mia. Sono poi arrivato in una città che vive di calcio e dove anche geograficamente mi troverò sicuramente bene visto che c'è il mare.
Per me, questa di Pescara è anche una importante occasione dopo un periodo un po' così. Ripartire dalla B non è sicuramente un problema. Non sono abituato a lavorare con la tavola già apparecchiata".
Sul modulo, Marino ha aggiunto: "L'idea è quella del 4-3-3, ma è chiaro che la cosa importante è la mentalità della squadra e la voglia di fare bene in un campionato difficile come quello di serie B, L'unica cosa che posso promettere è il massimo impegno mio e dei giocatori.
Lavorerò per dare una identità alla squadra. Sarà importante ricreare quell'entusiasmo che è la caratteristica principale di questa piazza. Anche per questo abbiamo deciso di andare in ritiro a Rivisondoli (L'Aquila) e poter così permettere ai nostri tifosi di essere al fianco della squadra".
fonte: corrieredellosport
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Inserita il: 15/06/2013
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