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 In questo marasma che sta accadendo a Pescara negli ultimi tempi, non possiamo non rivolgere un saluto all’ormai ex tecnico Massimo Oddo che, come da lui riportato nel suo saluto su FB, ha condiviso con noi gioie e dolori.
Da quel bellissimo 3-0 di Pescara-Livorno all’umiliante 5-3 di Torino–Pescara sono passate quasi due stagioni dove abbiamo in effetti provato emozioni forti, sia belle che brutte.
Facendo un rapido resoconto, prevalgono senza dubbio quelle positive e per questo Massimo Oddo da noi sarà sempre ricordato in maniera positiva, ma con alcune pecche che, magari dettate dal suo carattere e dall’essere l’allenatore della squadra della sua città, lo hanno portato secondo noi a sbagliare.
Primo fra tutti il non essersi imposto con la società che gli ha dato una rosa non all’altezza della situazione sia ad agosto che a gennaio (i famosi giocatori pronti li avremo forse da domenica prossima, cioè proprio da quando non ci sarà più lui in panchina) non permettendogli mai di schierare la formazione titolare e facendo un intero girone senza attacco!
Una rosa sopravvalutata da molti, ma se dai tifosi è ammissibile, non lo è per gli addetti ai lavori, in primis per chi ha allestito per la seconda volta consecutiva un organico inadatto alla serie A nonostante le tante entrate economiche.
Sembra che qui a Pescara più soldi si incassano e peggiori sono i risultati sportivi…
Tornando al mister, altra cosa che avrebbe potuto fare per migliorare la situazione, era rassegnare le dimissioni quando ancora potevano esserci possibilità per qualcun altro di provare a salvare la squadra che nelle ultime domeniche era diventata imbarazzante per i tanti gol presi in fotocopia e che aveva perso quello spirito sbarazzino di inizio anno.
Infine non ci è piaciuta per niente la dichiarazione post gara col Bologna dove se la prese addirittura con i tifosi che avevano abbandonato la squadra, quando invece sono proprio i tifosi che quest’anno sono stati gli unici da serie A.
Detto questo però va rimarcato che le responsabilità maggiori del fallimento umiliante di questa stagione non sono a lui imputabili, ma come al solito sono della società, colpevolmente recidiva.
Ci piace ricordare Massimo Oddo in tre momenti: l’acclamazione sotto la curva che gli tributammo a Bologna dopo la finale persa ai play off, le lacrime in panchina a Torino e la prestazione della squadra a Perugia dove dominammo in maniera imbarazzante.
In bocca al lupo mister !
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Inserita il: 16/02/2017
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