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 Il corteo di protesta di un migliaio di tifosi di sabato scorso, è stato un successo oltre il preventivabile: portare quel numero di persone a sfilare pacificamente per le vie della città alle ore 14 con oltre 35°C all’ombra, non è da tutti.
La cosa più bella è stata ancora una volta l’amore che i tifosi del Pescara hanno verso la propria squadra e al contempo si è data ancora una volta la dimostrazione che la stragrande maggioranza della città non vuole più avere il sig Sebastiani in società dopo un decennio fallimentare che ci ha visti trascinare dalla serie A, (conquistata grazie a meriti altrui), al quarto anno consecutivo di serie C, cosa che non avveniva da oltre 50 anni e tra l’altro senza nemmeno essere competitivi, ma solo comparse al pari di paesini che fino a poco fa erano i nostri sparring partners nelle amichevoli del giovedì.
A spingere i tifosi a manifestare una società incapace di essere protagonista in terza serie. Un sodalizio che da anni propone rivoluzioni tecniche in nome del "programma sportivo" che puntualmente si rivela fallimentare e dura mezzo campionato. Solito triste copione che finisce sempre nella giustificazione economica delle scelte fatte.
Stucchevole la complicità di gran parte della stampa locale che continua a tenersi ben lontana dal rimarcare i fallimenti tecnici ed economici di questa società.
Prima o poi arriverà la fine di questa agonia e, molto probabilmente dopo il fallimento, si potrà ripartire con dignità riportando allo stadio tutti quelli che si sono allontanati nel corso degli anni a causa di questa società.
Si tratta della terza iniziativa di protesta contro l'attuale presidente del club biancazzurro, il prossimo appuntamento si terrà in data 4 luglio in coincidenza con l'anniversario della nascita del Pescara Calcio (4 luglio 1936)
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Inserita il: 02/07/2024
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