Ha suscitato un vespaio di polemiche il post pubblicato dall'ex calciatore ed allenatore Gianluca Vialli poco prima di Empoli-Pescara del 21 gennaio 2012 riguardante il Pescara e Zeman. Vialli infatti ha ironizzato sulla grande energia dei giocatori biancazzurri“ Il Pescara gioca bene, vince e corre moltissimo. Chissa' come si sentirebbe Zeman se qualcuno cominciasse a sospettare di così tanta energia...". Con questo tweet - che riportiamo così come scritto - Gianluca Vialli (gvlondon su Twitter) replica al Boemo, quattordici anni - e varie vicende giudiziarie - dopo la celebre intervista a L'Espresso in cui l'allora tecnico della Roma esprimeva dubbi sulla rapida crescita muscolare di alcuni calciatori di serie A, facendo i nomi di Vialli e Del Piero. Molteplici, come prevedibile, le reazioni pro e contro la frecciata dell'ex calciatore ed ex allenatore, ora commentatore di Sky Sport, che sarebbe ritornato in argomento minimizzando "l'uscita" definendo il tutto solo una battuta. Nella conferenza stampa post Empoli, il tecnico biancazzurro avrebbe risposto all'ex juventino incalzato dai giornalisti: “Battuta fuori luogo con i suoi precedenti”. “... Magari uno si può meravigliare che lo dica proprio lui…"
Sulle polemiche e relativi strascichi anche giudiziari della questione Farmacie-Juventus riportiamo un articolo di MARCO TRAVAGLIO del 1998 tratto da La Repubblica che descrive un delicato e determinato momento della storia del calcio italiano.
18 agosto 1998 — pagina 41 sezione: SPORT
TORINO - "Ebbene sì, alla Juve prendevo creatina, come gli altri. Ma anche Zeman, alla Lazio, non scherzava...". Gianluca Vialli si difende attaccando. E attaccando Zdenek Zeman, l' uomo che l' ha tirato in ballo, a proposito della sua stupefacente esplosione muscolare nel periodo Juve. La vendetta di Gianluca arriva in tarda mattinata, nell' ufficio del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, che l' ha sentito per due ore e mezzo. E che si prepara a una trasferta fuori Torino, forse a Roma nei santuari del calcio "politico". Poi, dopo il 20 agosto, il match- clou con Ronaldo: ieri il pm ha chiesto alla Federazione brasiliana le cartelle cliniche, quelle del misterioso ricovero alla vigilia della finale di Francia ' 98. Non ha paura di flash e telecamere, il testimone Vialli Gianluca. A differenza di Del Piero, non pretende vie di fuga. Appuntamento in piazza Palazzo di Città, nella sede della Procura presso la pretura. E lì arriva alle 10.50, scortato da Franzo Grande Stevens, avvocato civilista, e consulente di casa Fiat, fedelissimo dell' Avvocato. Vialli, molto amico del figlio, scende dalla sua "Uno" bianca e scuro in volto s' infila senza fiatare in Procura da una porticina laterale. Ne esce dall' ingresso principale alle 13,35, un po' più rilassato. "è andata bene, molto bene, benissimo, ma non posso parlare. Segreto istruttorio". Cinque pagine di verbale: la storia di 17 anni di carriera. Un accenno alla Cremonese, uno alla Samp. Poi Guariniello apre il capitolo-Juve. E le domande si fanno stringenti e pignole. Come per Del Piero. Quanta creatina? Quali altre sostanze e farmaci? E somministrati come? Vialli, ovviamente, nega di aver mai assunto sostanze dopanti. Distingue le due fasi: quella "artigianale" di Trapattoni e del dottor Bergamo (oggi in Procura), fino al ' 94; poi quella "scientifica" dell' èra Lippi, con il preparatore atletico Ventrone e il dottor Agricola (la cui audizione slitta di qualche settimana). "Integratori", o presunti tali, a gogò. Vialli parla di creatina, e in dosi piuttosto sostenute, come del resto Del Piero. E nomina altre sostanze, racconta altri sistemi di somministrazione: tutti particolari inediti, per il pm. Del Piero e Agricola non ne avevano mai parlato. I dosaggi - spiega il giocatore - variano da caso a caso. Ma i suoi e quelli di Del Piero sono "sorprendenti", per gli inquirenti. Oltre le soglie di rischio per la salute? Lo stabiliranno le perizie medico-scientifiche, già commissionate. Guariniello parla di "colloquio molto istruttivo", perché "s' impara sempre qualcosa di nuovo, da questi calciatori". E l' esplosione muscolare? "Tutta roba mia", si gonfia Vialli, "tanto lavoro atletico e molta palestra". Con l' aiuto, però, di elettrostimolatori muscolari: come aveva spiegato l' altro giorno il dirigente Coni Sandro Donati. Si parla di Nazionale: creatina pure lì. Poi il discorso scivola sulla Lazio di Zeman (non sul Foggia, contrariamente ad una voce). Il boemo aveva minimizzato il proprio ruolo, sostenendo di averla data a malincuore, e solo ai "nazionali" che la chiedevano. Per Vialli, che dispone di ottime fonti (nel suo Chelsea militano Di Matteo e Casiraghi), quella di imbottire i giocatori di creatina era una politica ben precisa del suo grande accusatore. Alla fine, Guariniello butta lì: "Mi scusi, ma come mai da due anni la Juve "scoppia" alla vigilia della finale di Coppa Campioni?". Vialli, che ha chiuso con la Juve proprio due anni fa, sorride e scappa via. A quella domanda risponderà qualcun altro. Magari Didier Deschamps. Forse già oggi. E Zeman è contento del polverone sollevato. "Certo, perché le reazioni del mondo sportivo mi hanno fatto capire che si tratta di una faccenda seria, più di quanto si pensasse. E io non mi sento un terrorista. Mi dispiace che alcuni continuino a non capire, come Ravanelli. La Juve? Ha reagito in maniera contraddittoria. Logico che fosse così, perché là non c' è una situazione normale".
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Inserita il: 23/01/2012
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