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Il 25 gennaio 1941 nasce Giovanni Galeone che a Pescara ha un'altro nome "Il Profeta" Allegria e libertà d’azione, per ogni giocatore il campo deve essere il pavimento di casa”, proferiva il nuovo mister sulla panchina del Pescara, nel 1986, che con questa filosofia di gioco mandò in Serie A una squadra costruita per giocare in Serie C1 e ripescata invece per partecipare alla Serie B. Qualcuno chiedeva che al Profeta venisse intitolata una via o una piazza. A Pescara si parlava addirittura di una statua ma così non è stato. Comunque sia andata a Pescara Galeone resta e lo rimarrà il simbolo vivente di un'era in cui Pescara, grazie al calcio, era il centro del “calcio champagne”, quello per il quale “il quarto passaggio è monotonia”, quello in cui le ali corrono e i centravanti fanno sponde. I mediani? impostano il gioco.
Oggi Galeone sembra ormai distante dalle panchine “un po’ per la condizione fisica – ha dichiarato il Profeta in una intervista pubblicata lo scorso anno (2011) sulle pagine de Il Riformista, “ma soprattutto perché non riesco ad avere più un rapporto con i calciatori”. “Questo pallone s’è ripreso lentamente dopo essere stato mortificato per 10 anni dal 4-4-2 dei falsi imitatori di Sacchi. Per un decennio il calcio è stato prendersi a calci a centrocampo, nulla di più”. La ripresa viene trainata dai suoi tanti “discepoli” che negli ultimi anni hanno siglato alcune tra le correnti di gioco più belle del nostro campionato: Allegri, Reja, Gasperini, Giampaolo su tutti. Anche se in Serie A ancora oggi le partite vengono vinte da un calciatore che lui per primo si accorse fosse così mostruosamente bravo: “Ibrahimovic è il calciatore più forte del mondo, sui di lui avevo puntato nel 2001 ai tempi del Pescara. Una sera telefono al mio secondo, Marco Giampaolo. E gli dico: “Accendi la tv e vedi che cosa sa fare il centravanti dell’Ajax, quello alto. Poi fammi sapere”. Oggi proprio il Milan di Ibrahimovic è allenato da quello che un tempo, insieme a Ricky Massara, era l’inamovibile pedina dello scacchiere galeoniano sui campi di gioco: Massimiliano Allegri.
Giovanni Galeone è un nome che non verrà mai cancellato dalla storia del calcio Pescarese e dal calcio italiano e ancora oggi, anche lontano dai campi, continua a essere protagonista dei tifosi. Ogni volta che giungerà il 25 gennaio i suoi tanti tifosi, e noi di solopescara.com, continueranno a omaggiarlo come si omaggia un vecchio amico che invecchia con noi. Auguri Mister... Auguri Galeo'!
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Inserita il: 25/01/2012
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