Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani è intervenuto quest'oggi ai microfoni di "Te la do io Tokyo" sulle frequenze di Centro Suono Sport.
Queste sono state le sue parole: "Quest'anno siamo quasi sempre usciti con gli applausi della tifoseria avversaria. Da un lato sono strafelice per quello che abbiamo fatto, dall'altro sono triste per le cose che stanno uscendo fuori adesso. Sono cose che fanno male a tutto il movimento e agli appassionati".
La Serie A va affrontata al meglio. "Non pensiamo sicuramente di fare quel che abbiamo fatto in B, però dobbiamo fare la A in maniera dignitosa. Pescara è una piazza che merita la massima categoria. Noi siamo subentrati tre anni e mezzo fa, la nostra società è fatta di gente pescarese. Abbiamo fatto un mezzo miracolo, ci siamo salvati in Lega Pro al primo anno, poi abbiamo vinto il campionato, poi ci siamo salvati in B e quest'anno c'è stato il grande salto".
Ora siederà al tavolo dei grandissimi. Il suo Pescara ha messo in mostra dei grandi talenti. Verratti è richiesto da tutta Italia. Zeman quando l'ha avvisata del suo addio? "Premetto che il mister è una persona correttissima. Ho trascorso un anno al suo fianco, io sono nuovo di questo mondo, ho avuto modo di imparare parecchio da lui, così come lui ha ricevuto molto dalla città di Pescara.
Zeman è rimasto molto colpito da Pescara. "E' una tappa che lui avrebbe voluto percorrere agli inizi della sua carriera. Con il mister c'è un rapporto di assoluta correttezza, parlo molto con lui, già sei mesi fa mi disse che sarebbe rimasto a prescindere, ma se fosse passato un unico treno, quello della Roma, lui avrebbe voluto salirci, del resto ha 65 anni. Lui abita a Roma, ha voglia di riprovare a stare su questa panchina. Avendo vissuto un anno con lui, devo dire che a mio avviso è ancora molto combattuto in questa decisione. Pescara gli è rimasta dentro. Mi dispiace, mi sarei aspettato che lui rimanesse, ma posso parlare solo bene".
Problema economico? "Non è un problema economico né di programmi e questo lo dirà lui stesso quando avrà deciso definitivamente cosa vorrà fare. Eravamo d'accordo su tutto, sul programma, abbiamo deciso insieme la sede del ritiro".
Lei è stato sfortunato con Zeman. Qua nessun tifoso della Roma avrebbe mai pensato ad una soluzione del genere. "Io al mister voglio bene, mi auguro che non sia una scelta di facciata. Il mister è un grande e merita di allenare una squadra di valore. Mi dispiace che prima di lui ci siano state altre candidature, per me è il numero uno. Sono orgoglioso di averlo riportato nel calcio che conta".
Difficilmente nel calcio si sentono parole d'affetto così sincere. "Abbiamo parole d'affetto per chiunque è stato a Pescara, trovarsi male qui con noi è difficile".
Il futuro di Verratti? "Per me rimarrà in famiglia, nel progetto tecnico del Pescara lui è una pedina fondamentale. Potrà essere oggetto di mercato, ma che lo confermi almeno per un altro anno qui".
Venderlo ma tenerlo un anno a Pescara? "Potrebbe essere. Noi vorremmo fare un mercato intelligente per restare in Serie A. Adesso si parla di tre giocatori che sono stati gli artefici, parlo di Verratti, Immobile e Insigne ma ci sono stati anche altri".
Se Zeman dovesse andar via, prenderete un altro allenatore che pratica un calcio spettacolare? Si è parlato di Delio Rossi. "Noi abbiamo deciso di attendere questo fine settimana. Si è parlato di Rossi, Gasperini, Ferrara, Zola, Bergodi. Sono tutti allenatori bravi, però penso e mi auguro di poter portare una persona che ha davvero voglia di fare bene. Voglio rivedere la stessa voglia che ho visto in Zeman il giorno del primo incontro a Roma. Pescara vuol trovare le persone che riescano a farla appassionare, son convinto che ci riuscirà anche il prossimo allenatore se dovesse esserci un prossimo allenatore".
Conserva una speranza di tenere Zeman? La Roma ha chiesto di Verratti? "Sabatini ha sempre avuto un debole per Verratti ma la Roma non ce l'ha mai chiesto. Su Zeman, non comprendo il tempo che passa. Sembra quasi che il mister abbandoni Pescara, qui non c'è nessun tradimento. E' una scelta che trova un cuore spezzato in due parti, in questo momento la parte che comanda va verso il giallorosso. Mi auguro che rimanga un rapporto splendido, quel che ha fatto Zeman a Pescara non si dimentica, e anche quel che abbiamo fatto noi per lui. Quando siamo andati a prenderlo lui era in vacanza, non credo avesse la fila di squadre. Ricevemmo tante critiche, i tifosi erano scettici, noi ci abbiamo creduto e abbiamo avuto un grosso riscontro. Abbiamo sempre pensato all'unica cosa che c'interessava, la sua bravura sul campo".
fonte: tuttomercatoweb
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Inserita il: 30/05/2012
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