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La verità a Pescara nessuno la dice, si preferisce addossare ad un "poveruomo" tutte le negatività, tutti gli errori commessi nell'estate passata. Non ho sentito nessuno dire: "Forse questa squadra non è all'altezza della categoria"; "Forse questa squadra potrebbe fare un mediocre campionato di B". Nessuno lo dice. E' Stroppa l'artefice di questa situazione, ma nessuno dice che, fin troppo evidente, la squadra, ovvero, gran parte di essa gli rema contro. Emblematici alcuni episodi nella partita di Verona: Quintero che va a rubare palla al suo stesso compagno, facendo rabbrividire gli stessi telecronisti, che sottolineano la reazione di Modesto: "Perchè vieni a prendere la palla quì?" Oppure Weiss che con campo aperto invece di involarsi, rallenta e si ferma facendo recuperare palla all'avversario. Nessuno che dica: "Cosa sta facendo la Società per risolvere questa situazione?" "Cosa ha fatto la Società dopo la prestazione di Torino?" NULLA, assolutamente nulla. Eppure era evidente, fin troppo, che molti elementi della squadra erano contro l'allenatore. Allora che si fa? E' ovvio no, si cambia tecnico. Ora si che abbiamo capito tutto. Pur essendo pescarese, obtorto collo, devo dire che questa, intendo Pescara, è una piazza dove si fagocitano tecnici come noccioline. I latini dicevano:" Omnium magistra in hac civitate". Cambiamo tecnico, e sicuramente lotteremo per un piazzamento in Champions league. Io invece dico di riscendere da quest'alta presunzione e essere solidali col tecnico chiedendo alla Società di prendere provvedimenti verso quei calciatori che pensano di far "fuori" un uomo educato, disponibile e soprattutto un buon tecnico calcistico.
Data:02/11/2012
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