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Il Pescara ha ripreso a correre. Con l’avvento in panchina di Serse Cosmi i biancazzurri, almeno sotto il punto di vista agonistico e dei risultati, sembrano aver cambiato passo.
7 i punti conquistati in 3 partite, che hanno influito positivamente sulla classifica – i play-off sono ad in tiro di schioppo – ma soprattutto sul morale e lo spirito di un gruppo precedentemente minato nelle proprie certezze dopo le 6 sconfitte consecutive.
Quest’ultime ormai alle spalle. Dopo il blitz in casa dello Spezia firmato da Sforzini, tornato al gol dopo 15 lunghi mesi di astinenza (ultima rete segnata con il Grosseto nella sfida contro la Pro Vercelli), il Pescara ora aspetta il Palermo per calare il tris in termini di successi consecutivi.
Ci spera anche il presidente Daniele Sebastiani che pensa al presente ma anche al futuro del club. Il massimo dirigente pescarese infatti ha avanzato la proposta al comune di prendere in gestione lo stadio Adriatico-Cornacchia e trasformarlo in un centro sportivo attivo 7 giorni su 7, in grado di produrre risorse da investire successivamente per la crescita della squadra. Sebastiani, in esclusiva per Tuttob.com, parla di questo e di tanti altri argomenti.
Pescara contro Palermo, una delle partite più interessanti della giornata. Lo spettacolo sarà assicurato?
“Lo si vedrà in campo se sarà una gara anche spettacolare. Sabato è sicuramente una partita importante perché si affrontano le due squadre che alla vigilia erano date per favorite. Il Palermo sta rispettando il pronostico, il Pescara un po’ meno. Però sia noi che loro arriviamo a questo appuntamento in un momento in cui stiamo abbastanza bene e mi auguro che sia una bella partita”.
Lei dice che il Pescara non sta rispettando i pronostici però molti addetti ai lavori continuano a ritenere i biancazzurri avversari temibili nella corsa alla promozione. Significa che potete dire la vostra fino alla fine?
“Il parere dei pronostici all’inizio ci davano per protagonisti. Purtroppo lo siamo stati nella prima e nella fase finale dell’andata quando eravamo li davanti. Poi abbiamo perso 6 gare consecutive e siamo usciti fuori dalla griglia play-off. Adesso ci stiamo riprendendo, l’organico è di prim’ordine ed i pronostici ci danno ancora come favoriti perché la squadra ha grandi potenzialità. Però nel frattempo ci sono state altre compagini, magari meno titolare, ma che si sono avvantaggiate dimostrando di poter stare li davanti. Non sarà semplice, noi dobbiamo vivere alla giornata e fare il meglio possibile. Poi i conti li faremo alla fine.”
Sette punti in 3 partite. Cosmi sta facendo bene soprattutto sotto il profilo psicologico o anche tattico?
“Sta facendo bene in entrambe le circostanze. Sicuramente ci serviva un impatto forte a livello psicologico, perché dopo 6 stop di fila non era semplice. Però dal punto di vista tattico penso che abbia rimesso le cose a poste, nel senso che la squadra è più quadrata e subisce di meno. Purtroppo in questo campionato è dimostrato che le squadre che giocano veramente bene a pallone ce ne sono veramente poche. L’unica squadra che mi ha colpito, che gioca in maniera veramente sbarazzina come facevamo noi due anni fa con Zeman – ovviamente rischiando anche di prendere gol – è il Crotone, che diverte e fa bene grazie a giovani di qualità. Per il resto tutte le altre formazioni pensano prima a non prenderle e poi a fare gol. Purtroppo in questo campionato è quello che paga. Anche noi nell’anno della promozione abbiamo fatto tanti gol ma avevamo 3-4 fenomeni che ora giocano in realtà ben più importanti. Ma non dimentichiamoci che abbiamo anche incassato tante reti.”
Sforzini può essere l’uomo in più del Pescara da qui fino alla fine del campionato? Con Marino non trovava spazio, Cosmi invece lo ha rilanciato e con lo Spezia ha ritrovato il gol. Si è definitivamente sbloccato?
“Sforzini senza problemi e infortuni è un valore aggiunto per la serie B. Non a caso lo abbiamo trattenuto anche in presenza di un’offerta importante, perché ci abbiamo creduto lo scorso anno e ci crediamo maggiormente in questo perché può farci fare il salto di qualità. Mi auguro che Fernando continui a crescere come sta facendo e sicuramente con lui ci toglieremo belle soddisfazioni.”
Nel calcio, e nella vita, con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Però, vedendo anche quello che sta facendo Cosmi, ha mai pensato che sarebbe stato meglio allontanare prima Marino? O ritiene di aver preso la scelta giusta?
“Quando le cose non vanno bene è sempre l’allenatore che paga. Non è giusto gettare la croce addosso ad una sola persona. Le colpe sono di tutti: dei giocatori, della società e dell’allenatore. Purtroppo non siamo riusciti ad invertire la rotta e nelle 6 partite che abbiamo perso in tutta onestà almeno 3 di queste gare potevamo pareggiarle, o addirittura vincerle, e si sarebbe parlato di un altro tipo di discorso. Purtroppo però quando le cose vanno male paga per tutti il tecnico. Marino comunque è un signor allenatore.”
Si aspetta il pubblico delle grandi occasioni?
“Mi auguro che i tifosi pescaresi tornino allo stadio in massa perché il Pescara ha bisogno del calore del pubblico. È una partita importante e spero che siano tanti i tifosi che sabato verranno allo stadio”.
Avete avanzato la proposta di poter prendere in gestione lo stadio Adriatico-Cornacchia. In Italia sono pochissime le società che portano avanti questo genere di iniziative. Quant’è concreta questa possibilità?
“E’ una domanda che dovresti rivolgere all’ente che ne è proprietario. In Italia ci sono tanti posti dove si prova a creare questo tipo di atteggiamento nei confronti delle squadre di calcio. Ed i comuni sono ben disposti a dare in concessione lo stadio alle società perché poi, di fatto, sono esse stesse che lo utilizzano accollandosi l’onere e togliendolo alla cittadinanza. Lo stadio pescarese, ai cittadini di Pescara, costa una bella cifra annua e non vedo quale potrebbe essere la necessità del comune di lasciarselo sulle sue spalle quando invece c’è una società che potrebbe vivere la settimana dentro lo stadio, che potrebbe far vivere tutto l’ambiente dell’impianto e cerando di farne un business da investire nella squadra stessa. Mi sembra che sul Corriere dello Sport c’è stato un articolo sull’assessore di Bari che ragionando con il curatore fallimentare abbia messo questo problema in cima alla discussione per l’acquisizione del Bari Calcio, cioè facendo intendere che chiunque voglia acquisire il club biancorosso deve farsi carico dell’onere di gestire lo stadio. Invece a Pescara pare il contrario, sembra che stiamo chiedendo chissà che cosa. Noi comunque la richiesta l’abbiamo fatta, aspettiamo di avere una convocazione per parlarne con tutti i capigruppo. Se questo non sarà possibile ci muoveremo in altre direzioni.”
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Inserita il: 17/03/2014
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