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Il Pescara torna alla vittoria dopo quattro partite e lo fa contro un Catania in superiorità numerica per più di un tempo.
Allo scadere risolve il sindaco "Sansovini" che con una botta di sinistro, sparata da circa 30 mt, fulmina Gillet e fa esplodere l'Adriatico.
In un Adriatico semivuoto si affrontano la squadra che ha fatto meno punti in casa e quella con il peggior rendimento in trasferta (solo due punti raccolti dagli etnei lontani dal Massimino).
Il Pescara ritrova Fiorillo tra i pali. In difesa assenti Fornasier e Pucino Baroni si affida a Salamon e Zuparic come coppia centrale. Laterali Zampano e Rossi. A centrocampo assieme a Memushaj preferito Selasi titolare a Brugman. Reparto avanzato affidato a Pasquato e Melchiorri. Marcolin si affida al 4-3-1-2 con Gillet tra i pali. Nel reparto difensivo Mazzotta e Schiavi che assieme al reparto offensivo con Maniero e Calaio' compongono il gruppetto degli ex biancazzurri.
Nella prima frazione di gioco a fare la gara è soprattutto il Pescara con Fiorillo praticamente disoccupato tra i pali. Le squadre si equivalgono ma è il Pescara a dare l'impressione di poter sbloccare il risultato. Prima è Politano a rendersi pericoloso con uno dei suoi giochi a rientrare ma al tiro arriva debolmente e Gillet blocca senza problemi. Il Pescara spinge e al 22′ vede annullarsi il gol del vantaggio per un netto fuorigioco di Bjarnason. La chiave della gara arriva al 42′ con il rosso per Pasquato che dopo un brutto fallo su Mazzotta prima becca il giallo e poi, per le reiterate proteste, prende il rosso. Pochi minuti e termina la prima frazione di gara.
Nella ripresa, nonostante l’uomo in più, il Catania non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Fiorillo e il Pescara ne approfitta. L'inferiorità numerica sembra non esistere e sono tante le ripartenze che portano verso Gillet. Da una di queste, con palla recuperata da Melchiorri, nasce il clamoroso incrocio dei pali di Bjarnason al 20'. Nel Catania il solo Rosina sembra dare segnali di vita. La girandola delle sostituzioni porta in campo Brugman, Sansovini e Gessa e il Pescara ne giova perchè un brutto Catania continua a soffrire la grinta dei biancazzurri e le veloci ripartenze. Marcolin manda fuori Maniero e Calaio' (tra i fischi) e inserisce Martinho e Barisic. Gli ospiti riescono a rendersi pericolosi soprattutto sui calci piazzati e infatti, in pieno recupero, i difensori biancazzurri pasticciano rischiando una clamorosa autorete. Poi al 46′, in area piccola, Martihno colpisce alle stelle una palla solo da appoggiare in rete. La gara sembra ormai arrivata alla fine con un pareggio ingiusto per i padroni di casa ma in campo c'è un certo Sansovini che decide di tornare a fare il "Sindaco" riprendendosi i tifosi e la città. Al minuto 48' il bomber romano, con una meravigliosa conclusione di sinistro dalla distanza, batte Gillet e manda all’inferno il Catania.
Tre punti meritati per un Pescara gagliardo sul quale spicca come sempre la prestazione difensiva di Salamon e quella generosa di Bjarnason.
Tabelino 27a giornata di ritorno serie B 2014-15 Domenica 22 febbraio 2015 ore 15:00 posticipo
PESCARA-CATANIA 1-0 (0-0)
Pescara (4-4-2): Fiorillo; Rossi, Župarić, Salomon, Zampano; Selasi (82′ Brugman), Memushaj, Bjarnason, Politano (76′ Gessa); Melchiorri (78′ Sansovini), Pasquato. A disp.: Aresti, Paolucci, Caprari, Pettinari, Boldor, Abecasis. All.: Baroni.
Catania (4-3-1-2): Gillet; Belmonte, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Sciaudone (54′ Castro), Rinaudo, Coppola; Rosina; Calaiò (85′ Barišić), Maniero (67′ Martinho). A disp.: Sauro, Odjer, Chrapek, Capuano, Terracciano, Escalante. All.: Marcolin.
Arbitro: Pairetto di Nichelino (Ass. Segna-Marinelli. IV Uff. Ripa)
Rete: 93’ Sansovini.
Note: Pomeriggio freddo. Vento e pioggia batente. Ammoniti: 39′ Selasi, 41′ Pasquato, 57′ Politano (P); 58′ Maniero (C). Espulso: Pasquato (P) al 42′ per proteste. Angoli: 8 a 7 per il Pescara. Recupero: 1' pt - 7' st
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Inserita il: 22/02/2015
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