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 Emozioni forti ieri sera all’Adriatico che non si vedevano da un po’: su tutte la contestazione della curva nord al presidente (il tempo ci dirà se sarà duratura come promesso o solo un fuoco di paglia), i 5 minuti finali da thrilling (Galano che sbaglia il rigore al 90’, gli ospiti che colpiscono il palo e Bocic che segna al 94’) e il ko del tecnico Braglia mai simpatico ai colori biancazzurri.
Oltre questo prendiamo di buono lo spirito e la voglia messa in campo dai biancazzurri letteralmente trasformati da Legrottaglie sotto questo punto di vista, mister che ha saputo leggere bene la partita e fare cambi giusti nonostante la panchina offrisse poco o nulla, infarcita da una nidiata di primavera.
Per il resto si è vista una squadra a cui manca terribilmente un centravanti (ormai da un intero girone visto che Tumminello andò ko proprio a Cosenza) e si è fatta sentire tantissimo anche la perdita di Machin che era l’unico in grado di dare imprevedibilità alle giocate, oltre che a trovarsi a meraviglia con Galano che è sembrato un po’ spaesato senza più la spalla con la quale hanno fatto faville nel girone di andata.
Alla fine è arrivata una vittoria che ci può anche stare, ma con tutta onestà il modesto Cosenza non meritava la sconfitta visto che i biancazzurri sono stati impalpabili per un’ora e molto probabilmente avremmo perso con una squadra un minimo più forte dei calabresi terz’ultimi in classifica.
Ma ora godiamoci quelle emozioni forti che abbiamo descritto all’inizio.
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Inserita il: 04/02/2020
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