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 Anche in terza serie, il campionato del Pescara è praticamente finito a ottobre, quando il primo posto era già un miraggio con la coppia Modena e Reggiana a farla da padrona, mentre noi cercavamo di affilare due passaggi col tanto inseguito Rizzo strappato con tutte le forze alla Triestina, operazione mal voluta da tutta la piazza ad eccezione degli addetti ai lavori che si sono dovuti ricredere solo a gennaio…
Il mercato estivo è stato fallimentare, ma la cosa è stata riconosciuta dai soliti addetti ai lavori, anche qui solo a gennaio, mentre per un girone hanno tentato di farci credere di avere una corazzata che avrebbe poi ripreso le battistrada, come da profezia del presidente che dopo aver “palleggiato di tacco con la B”, diede appuntamento a guardare la classifica a dicembre, quando invece il distacco è addirittura aumentato…
A gennaio con gli innesti a centrocampo di De Risio e Pontisso è stata messa una pezza e l’organico è migliorato (miracolo!) anche perché il centrocampo era sottodimensionato, ma non per questo siamo diventati una corazzata.
La scusa pronta è che in estate eravamo “ostaggio” dei contratti pesanti di chi non ha trovato posto altrove come a gennaio, dimenticandosi in primis di chi ha fatto sottoscrivere questi contratti, ma dimenticandosi anche che l’ultimo giorno di mercato è stato preso il nono e inutile attaccante come Marilungo (mandato poi via a gennaio), dimenticandosi di avere un centrocampo inadeguato sia numericamente che tecnicamente.
L’obiettivo si è così ridimensionato nel terzo posto, obiettivo alquanto imbarazzante per una piazza come la nostra reduce da ben due retrocessioni consecutive che invece avrebbe dovuto ammazzare il campionato per una immediata risalita, ma invece anche questo misero obiettivo rischia di sfumare.
Una squadra che non ha ancora un meccanismo oliato di gioco, che fa una fatica immane nel fare gol se l’avversario si chiude in difesa, non può ambire a vincere i play off dove su 28 squadre ne viene promossa 1 sola.
Se vinci a fortuna a Olbia dopo una pessima partita come quella pareggiata a Pesaro, se non sei in grado di vincere contro Teramo e Pontedera con la possibilità di agganciare il terzo posto, beh vuol dire che non hai la stoffa e le capacità per vincere questi play off: con ogni probabilità saremo in grado di passare un paio di turni, poi non è difficile ipotizzare che saremo buttati fuori, anche se da tifosi speriamo sempre nel miracolo…
D'altronde il calcio premia giustamente chi investe e dà continuità tecnica ad un organico per un progetto mirato al miglioramento sportivo, al contrario di chi continua a costruire organici a costo zero con prestiti e svincolati per poi ripartire ogni anno da capo.
Fin quando ci sarà questa proprietà che agisce in questo modo, il destino del calcio cittadino è questo, ovvero il nulla, basti vedere come è ridotto l’Adriatico.
Ma tanto durerà poco, ci hanno detto che ci sono gli americani che fanno la fila per comprarci e noi ci crediamo…
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Inserita il: 28/03/2022
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