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 Non ci resta che piangere non è solo il titolo del celebre film, ma è purtroppo il nostro stato d’animo attuale.
La cosa che rattrista di più paradossalmente non sono i risultati del campo, ma il come ci si è arrivati e soprattutto come la società tenti di nascondere i clamorosi errori commessi palesando anche un pizzico di superbia e arroganza, trovando terreno fertile con la compiacente stragrande maggioranza della stampa locale (fortunatamente qualcuno è rimasto ancora con la schiena dritta).
E così, dopo che la società nel mercato di gennaio è stata recidiva commettendo gli stessi errori commessi in estate e con l’aggravante di aver indebolito la squadra nelle partite topiche (cioè quelle di gennaio e febbraio con 5 scontri diretti consecutivi), altrettanto lo è stata la maggior parte della stampa locale, facendo tornare alla mente gli spettri di quanto accadde nell’epoca Paterna…
Fa rabbia vedere come si sia buttata alle ortiche la fortuna che ci ha assistito nel girone di andata nonostante le deludenti prestazioni offerte dalla squadra.
Arriviamo alla befana sbancando Firenze chiudendo il girone a 20 punti e ampiamente salvi e col mercato di riparazione alle porte dove ci si gioca la permanenza in A con i famosi 5 scontri diretti.
L’obiettivo era dunque capitalizzare questa fortuna e quindi rinforzare la squadra con pochi innesti mirati fatti di calciatori che fossero subito pronti a far fare il salto di qualità alla squadra, concentrandosi nella seconda parte del mercato alle varie dismissioni per sfoltire l’ampio organico cui il tecnico è chiamato ad allenare quotidianamente.
La realtà dei fatti invece dice che è avvenuto l’esatto contrario e i risultati ne sono la naturale conseguenza.
I primi tre scontri diretti (di cui due in casa) ci hanno visto sempre sconfitti subendo ben 11 reti e facendone appena due (entrambe su rigore), senza praticamente mai tirare in porta.
L’attacco più scarso della categoria, non è da meno la difesa che è la più perforata, siamo la squadra che ha subito più sconfitte e attualmente saremmo retrocessi.
Ma guai a parlare di mercato fallimentare perché la risposta è pronta, ovvero la futura vendita di Quintero e Weiss seguiti da mezza Europa: peccato però che questo non porti alcun punto in classifica, ma solo altro denaro alla società che se sarà investito come fatto finora, ci sarà da rabbrividire.
Non ci resta che piangere appunto, però non possiamo mollare a febbraio, non è nella nostra indole, non è da pescaresi.
La speranza è l’ultima a morire e ci auguriamo che già da domenica prossima, nella sfida di Palermo tra due squadre disperate, si possa uscire con un risultato positivo e continuare a lottare per mantenere la categoria.
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Inserita il: 05/02/2013
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