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 Il pari di Palermo può essere interpretato rispondendo al classico quesito del “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”.
Delle due riteniamo che il pari vada preso con ottimismo, quindi col bicchiere mezzo pieno perché sono stati diversi gli aspetti positivi della gara del Barbera.
Certo, si poteva vincere la partita visto che di fronte avevamo probabilmente la squadra attualmente più debole della categoria, col vantaggio maturato a venti minuti dalla fine e con lo stadio che rumoreggiava, i tre punti sarebbero stati una manna dal cielo, ma come detto preferiamo vedere il bicchiere mezzo pieno.
Infatti per prima cosa dobbiamo vedere in che modo ci siamo presentati a Palermo: col morale sotto i tacchi per i 4 KO consecutivi e con la squadra rabberciata dalle tante defezioni arrivate tutte proprio alla vigilia del delicatissimo match.
A questo aggiungiamo che affrontavamo in trasferta una squadra con l’acqua alla gola, col nuovo allenatore in panchina e che aveva l’obbligo di vincere lo spareggio salvezza che gli avrebbe concesso di agganciarci in classifica e probabilmente ci avrebbe dato il colpo di grazia minando tutte le (poche) certezze rimaste.
Invece la squadra ha mostrato progressi sia dal punto di vista tecnico-tattico che da quello fisico.
In difesa si è visto un buon Arci Bianchi a suo agio sia con Cosic che con Bocchetti, bene ha fatto anche Zauri al suo esordio in biancazzurro che ha fatto valere la sua grande esperienza.
A centrocampo D’Agostino inizia ad avere più minuti nelle gambe e di questo ne sta trovando giovamento tutta la squadra visto che la manovra appare sempre più fluida; bene anche Blasi che, nonostante l’irruenza, ha coperto bene la difesa assieme a Rizzo.
In avanti progressi anche per Caraglio che, nonostante non abbia ancora la forma perfetta, si è comunque battuto da solo in avanti per tutta la gara; Celik è stato quasi imprendibile e i cambi di Bergodi sono stati azzeccati vista anche la rete di Bjarnason (al suo secondo gol stagionale) arrivata poco dopo il suo ingresso in campo.
Sicuramente tutto questo non è sufficiente, ma la sensazione è che la situazione possa solo migliorare anche considerando i rientri dei vari Weiss, Quintero, Sforzini e del recupero di Sculli che sarà un’arma in più da non sottovalutare.
Certo è che pesano tantissimo i ko con Torino, Samp e Bologna; dovremo ancora affrontare tutte le big, ma d’ora in avanti non si dovrà pensare a far tabelle di marcia o puntare ipotetiche squadra da riprendere, l’unico pensiero dovrà essere lavorare sulla gara successiva cercando di fare più punti possibili e con l’aiuto di tutti.
Quindi già a partire dalla prossima gara col Cagliari ci aspettiamo che la squadra dia tutto come a Palermo, (la società ha fatto del suo abbassando i prezzi per riempire lo stadio), che la stampa eviti eventuali polemiche e non pensi al prossimo futuro e che i tifosi non facciano mai mancare il supporto alla squadra nei novanta minuti.
Solo così potremo dire di aver fatto tutto il possibile per salvarci: per fare processi e individuare i colpevoli dei tanti errori commessi avremo poi tutto il tempo, anche se non ci vuole molto a capirlo.
TUTTI UNITI PER SALVARCI, TUTTI UNITI PER CREDERCI ANCORA.
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Inserita il: 12/02/2013
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